La lezione “Upcycling City: dai rumori ai suoni della sostenibilità” tenuta da Consuelo Nava, Giuseppe Mangano e Domenico Lucanto ha inaugurato nel giardino dell’Hotel del Campo a Matera la settimana di eventi nella città dei Sassi per la sezione Gezziamoci Takes The Green con la
Consuelo Nava, che dirige ABITAlab un laboratorio sui temi della sostenibilità e dell’innovazione per l’Architettura Avanzata e il Progetto Rigenerativo è stata protagonista dell’incontro per Gezziamoci con gli architetti Giuseppe Mangano e Domenico Lucanto, ricercatori di ABITALab, per una nuova e possibile narrazione della dinamica dei processi sostenibili che possono essere innescati nello spazio dell’abitare la città, le aree di margine, i paesaggi sensibili quando questi hanno la necessità di ritrovare una nuova identità e sicurezza sociale e ambientale per non subire un degrado irreversibile o per rispondere alle nuove crisi, prodotte per esempio dai cambiamenti climatici.
Durante la lezione sono state presentate alcune esperienze di laboratorio creativo che hanno coniugato pensieri “di reazione e adattamento” della città di Reggio Calabria a performance artistiche di musica e danza con la partecipazione e il coinvolgimento di cittadini, attori, musicisti, ballerini, artisti.
Consuelo Nava ha dichiarato: “Sono convinta che la traccia costitutiva del Jazz – che sta nell’improvvisazione – abbia molto a che fare con la necessità di un’azione proattiva di ognuno di noi e delle comunità per affrontare in maniera giusta la dimensione della transizione che riguarda modelli di vita, qualità degli spazi, cambiamento dei paesaggi. Reagire al cambiamento non può essere solo figlio di un processo tecnico o scientifico: la dimensione cognitiva e umana dei comportamenti è assai più capace di produrre cobenefici e sensibilità immediate dell’osservazione pedissequa di processi regole, criteri, norme. Ci chiederemo se sia quindi possibile rispondere agli imprevisti (per quanto ormai previsti…) con un atto creativo di sana e sostenibile improvvisazione, per poi far perdurare l’azione sostenibile e positiva con la condivisione di modelli collettivamente scelti e agiti…proprio come il Jazz insegna…”
La fotogallery dell’incontro (foto Enza Doria)