Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dagli studenti del Liceo Artistico di Matera che rischiano un vero black out formativo perchè non potranno frequentare il corso integrativo richiesto per l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria.
Venti studenti del materano, dopo la maturità conseguita a luglio presso il Liceo Artistico “C.Levi “ di Matera, nonostante abbiano regolarmente effettuato la pre-iscrizione al corso integrativo che permette loro l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria e a quei corsi di specializzazione che richiedono un diploma di secondo grado della durata di cinque anni di studi superiori, rischiano un vero e proprio black out formativo.
La preside, la professoressa Cancellaro ha informato i ragazzi, malgrado un semplice avviso nella bacheca dell’istituto, che probabilmente il corso integrativo a Matera non ci sarà. Varie le ragioni ostantive, non ultima l’esistenza di notevoli difficoltà economiche; l’ingiustizia e il danno che questi studenti stanno subendo, trovandosi per così dire sospesi nel vuoto, è palese, e non necessita di numerose argomentazioni.
La situazione, nonostante l’ondata di tagli del governo centrale, non è la stessa in tutta Italia, così come nelle regioni limitrofe alla nostra, dove i corsi integrativi, finanziati regolarmente, partiranno tra qualche giorno. Nessun motivo può negare il diritto allo studio tanto meno giustificare che si tradiscano e si considerino studenti di serie B questi ragazzi.
Alcune istituzioni informate dei fatti si sono interessate alla questione ma non c’è più tempo da perdere: gli studenti e le loro famiglie hanno diritto di sapere che cosa li attende nell’immediato futuro.
Occorre dunque che il corso integrativo parta regolarmente, in quanto snodo fondamentale di un percorso formativo che non ostacoli in nessun modo gli studenti. Si fa presente che il corso in questione è parte integrante delle opportunità offerte a ciascun studente che decide di iscriversi, come hanno fatto i ragazzi in questione, al Liceo Artistico “C.Levi” di Matera. Inoltre è opportuno che le istituzioni tutte nonché il dirigente scolastico approntino con rapidità soluzioni anche alternative che comunque permettano ai 20 studenti, a parità di condizioni e senza alcun detrimento, di conseguire l’idoneità a partecipare ai concorsi e ad iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria.
Gli studenti del Liceo Artistico di Matera
In seguito alla nota inviata alla nostra redazione dagli studenti del Liceo artistico arrivano le precisazioni del dirigente scolastico dell’istituto. Il documento è sottoscritto dal dirigente scolastico Cancellaro.
Corso integrativo – 5° anno – per diplomati Licei Artistici con indirizzo quadriennale
Mi corre l’obbligo di precisare, essendo stata chiamata in causa da alcune testate locali, che il dirigente scolastico di qualsiasi Liceo Artistico Statale, su tutto il territorio nazionale, non ha alcuna competenza in merito alla istituzione di un corso integrativo ( 5° anno) per gli ex studenti diplomati nei Licei Artistici al termine del corso di studio quadriennale.
Detto corso viene istituito con decreto ministeriale anno per anno; successivamente, l’Ufficio Scolastico Regionale competente, a livello provinciale, verificate le condizioni utili per l’attivazione, emana decreto in tal senso, formulando l’elenco degli iscritti, nominando i docenti ed individuando la sede.
Si precisa inoltre, che l’anno integrativo, anche dal punto di vista didattico, non è di pertinenza alcuna dei Licei Artistici. Infatti, la sede universitaria competente nomina, annualmente, un docente universitario quale coordinatore di detto corso. Il coordinatore universitario provvede alla programmazione didattica e metodologica, alla verifica delle condizioni di ammissibilità ai colloqui finali, alle ammissioni, allo svolgimento dei colloqui e alla pubblicazione degli esiti.
Esprimo il mio dispiacere per le difficoltà delle famiglie e degli ex studenti, ma esprimo anche la mia profonda amarezza nel constatare quanto, anche nel mondo dell’informazione, si continui a parlare di scuola ignorando meccanismi e procedure che la caratterizzano. Non vale il lavoro continuo, umile, oneroso , difficile, potrei affermare, senza timore di essere smentita , di vera e propria trincea che il personale scolastico svolge giornalmente e in silenzio. Basta scrivere una lettera, anonima, magari anche con notizie false ( basterebbe una semplice telefonata di controllo per sapere che sono false) ed ecco subito si crea il caso e, guarda un po’, l’unico nome che viene fuori e che quindi appare agli occhi dell’opinione pubblica come la sola persona responsabile dell’inefficienza di un sistema è quello del dirigente scolastico.
Credo che questo sia ingiusto e, concludendo, mi permetto di suggerire ai colleghi, essendo anch’io una giornalista, maggiore comprensione e attenzione nei confronti del mondo scolastico.
Il dirigente scolastico, professoressa Filomena Patrizia Cancellaro
Sulla vicenda arriva anche la nota del Segretario Organizzativo Italia dei Valori, Michele Grieco
Il rischio che circa venti studenti del Liceo Artistico “C. Levi“ di Matera siano costretti ad “emigrare” in altre regioni per poter frequentare l’anno integrativo previsto dall’ordinamento scolastico, al fine di essere in regola con una eventuale iscrizione a qualsiasi indirizzo universitario, risulta paradossale per un capoluogo di Provincia che in questi anni ha notevolmente investito per l’istituzione di corsi universitari, arricchendo notevolmente la propria offerta formativa con la creazione, tra l’altro, dei corsi in Beni Culturali e Architettura.
Questo ennesimo rischio rientra in quel processo di impoverimento culturale che una regione, la Basilicata, e un capoluogo di Provincia, qual’è Matera, candidata a Capitale europea della cultura 2019, non possono permettersi.
E’ necessario che tutti gli organi competenti, Provincia, Direzione scolastica provinciale e regionale, si attivino al più presto, per mettere in campo tutte le procedure necessarie per realizzare quello che è, a tutti gli effetti, un atto di “garanzia” di “diritto allo studio” invocato da studenti che chiedono solo di potersi dotare di strumenti culturali utili per affrontare in maniera adeguata l’eventuale iscrizione accademica o per meglio posizionarsi nel difficile mondo del lavoro.
Per una Regione che vede una fuga sempre maggiore di quella che senza ombra di dubbio può essere definita la risorsa fondamentale per attivare una crescita oltre che culturale anche economica, ovvero i giovani studenti, è assolutamente necessario un sostegno sempre più corposo e meglio dedicato a tutte quelle attività culturali e di ricerca, che più che mai in questo momento richiedono risorse, impegno e attenzione.
Segretario Organizzativo Italia dei Valori Michele Grieco.
Nelle foto gli studenti del Liceo Artistico protestano davanti al Provveditorato agli studi (foto www.sassilive.it)
Questa notizia è una vergogna
Intanto apriamo sale jackpot dove ignoranza e insiddisfazione per il futuro
ci portano a giocare pensando di diventare ricchi dietro un chiaro progetto/supposta dello stato
per prelevarci dei soldi dalla nostra depressione
Unico modo per difenderci è studiare
Ma il loro obbiettivo proprio per regioni del sud è lasciarci nell’ignoranza
e così manipolarci poi con un piacere di qua e uno di là
Ma non è un piacere quello che ci fanno di rado se questo è un diritto che ci spetta
e se per lo più lo abbiamo pagato
Più triste è vedere come una notizia sulla sala Jackpot ha 15 mi piace e questa 0
Sveglia che l’ignoranza dà loro la possibilità che serve a manipolarci
In piazza o salite su qualcosa non mollate fino a quando non vi fanno studiare