“Carmen è una ragazza che mai si è arresa e mai lo farà. Dedita allo spirito di sacrificio e con una grande forza di volontà. Soprattutto è una ragazza che non ha mai chiesto commiserazione. E fa bene. Così come fa bene ognuno di noi a non volerne. Perché è la Basilicata tutta a non voler vivere di commiserazione. Noi lucani viviamo di atti di coraggio, di testa alta e schiena dritta, di capacità di discutere anche quando è difficile farlo, anche quando ci sono salite impervie. Da quello sforzo, a volte disumano, si può arrivare a scrivere una pagina importante per sé e anche per gli altri. E credo che tu, Carmen, oggi lo abbia fatto”. Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, in apertura della cerimonia di consegna della prima borsa di studio, istituita grazie al Fondo Futuro Unibas, che si è svolta questa mattina nell’Aula Magna del Campus di Macchia Romana di Potenza.
“Specialmente in un tempo difficile, come quello che stiamo vivendo, in cui non sempre c’è armonia nella comunicazione e la cronaca nazionale sembra concorrere a demolire una regione e la sua società – ha proseguito Pittella – dobbiamo trovare le risorse, le energie, le note caratteriali per resistere, continuare ad avere la schiena dritta, provare a parlare anche quando non si è capiti o creduti. E dobbiamo provare a farlo attraverso la simbologia, gli esempi. Oggi l’Università, con Carmen, ci consegna un esempio di virtuosismo. La cifra di uno straordinario avanzamento verso la civiltà dei diritti, l’inclusione, la capacità di fare integrazione. E’ una battaglia da combattere insieme: quella di consegnare a persone come Carmen una ‘cassetta degli attrezzi’, tutte le opportunità per poter conseguire risultati come è giusto che sia, alla pari di altri magari più fortunati. Credo che questo – ha concluso il Governatore lucano – sia un dovere civico ed istituzionale da recuperare”.
“Oggi è una bella giornata di festa – ha detto la Rettrice dell’Unibas Aurelia Sole – per Carmen che si è laureata brillantemente con il massimo dei voti e adesso, grazie a questo Fondo, potrà proseguire le sue attività di ricerca. Ma è una festa anche per tutti i giovani: la vera energia di questo territorio. Tutte le istituzioni, a partire dall’Università, sono chiamate a fare di tutto per sostenerli: se a loro non riusciamo a garantire il futuro, non ne avremo neanche noi. Un ateneo pubblico come l’Unibas – ha concluso la Rettrice – è per sua definizione un luogo aperto, libero e che deve continuare a garantire opportunità per tutti”.
“Dobbiamo fare un salto concettuale: dal curare al prendersi cura”. Ha detto il consigliere regionale Luigi Bradascio, presidente della IV Commissione consiliare Politica sociale. “Tutte le persone affette da malattie gravi hanno davanti una strada in salita. Queste persone straordinarie sono da prendere ad esempio. Carmen in particolare – ha proseguito Bradascio – è la testimonianza vivente del fatto che non ci sono scuse per evitare di fare il proprio dovere. Che la malattia non può condizionare il suo cammino. Che non ci si rassegna alle difficoltà”. Nel far riferimento, tra l’altro, al “lavoro di grande umanità che sta svolgendo il Dipartimento regionale alla Salute per il collegamento alla Rete nazionale ed europea delle malattie rare” Bradascio ha, infine, rimarcato che “il processo di riforma del sistema sanitario implica inevitabilmente uno spostamento di risorse, dalla dimensione ospedaliera a quella dell’assistenza domiciliare. E, al tempo stesso, un rafforzamento delle attività terapeutiche in favore di quanti sono affetti da malattie gravi”.
Ha commosso tutti. E ha strappato fragorosi applausi la vincitrice per l’anno 2016 della borsa di studio post lauream prevista dal Fondo Futuro Unibas. Laureata in Biotecnologie e paziente del Centro di fibrosi cistica del San Carlo, Carmen Scieuzo all’affollata platea ha tenuto a sottolineare che “prima viene il merito, poi la fibrosi cistica”. “Non saranno certo le difficoltà quotidiane a cui sono abituata – ha detto – a frenare il mio impegno e la mia passione per il mondo della ricerca. Così come non ho posto freni o limiti al mio percorso accademico continuerò a farlo anche per il proseguo delle mie ricerche”. E concludendo ha, poi, citato Nelson Mandela: “un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”.
La pergamena attestante la borsa di studio riconosciuta a Carmen è stata consegnata dal testimonial della Lega Italiana Fibrosi Cistica, l’attore Marco Bocci, che ha lanciato l’invito ai giovani a spendere parte del loro tempo in attività di volontariato a sostegno dei tanti operatori che ogni giorno sono indispensabili a quanti sono affetti da patologie gravi. Tra gli ospiti d’eccezione anche Livia Azzariti, medico e conduttrice di Rai Uno, che ha coordinato gli interventi. E Laura Valente, artista e moglie di Pino Mango, a cui una gremita Aula Magna ha tributato un lungo e caloroso applauso per l’impegno di entrambi al fianco di Lega e Fondazione Fibrosi Cistica. Intervenuti anche Gianna Puppo Fornaro, presidente Lega italiana Fibrosi Cistica; il professor Faustino Bisaccia, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Unibas, e la professoressa Patrizia Falabella che, insieme al professor Josè Terrazzano, per prima ha lanciato l’idea di “un Fondo speciale per ragazzi meritevoli e altrettanto speciali”. Con un video messaggio ha voluto esser partecipe della giornata anche l’europarlamentare lucano Gianni Pittella che ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa che ha consentito la costituzione di un Fondo per studenti meritevoli e affetti da patologie gravi.
L’evento di questa mattina, patrocinato dalla Regione Basilicata, ha visto anche la partecipazione di rappresentanti del mondo medico e della ricerca. Il direttore generale dell’Ospedale San Carlo di Potenza, Rocco Maglietta, ha evidenziato che “c’è un pezzo importante del San Carlo, qui, oggi. E non solo il dottor Ignazio Olivieri, Direttore del Dipartimento di reumatologia, e Donatello Salvatore, responsabile del Centro regionale Fibrosi Cistica, che hanno tenuto le loro relazioni scientifiche. Anche la referente delle malattie rare in Basilicata, la dottoressa Antonella Angione, referente regionale del Registro nazionale Malattie Rare, è un nostro dirigente medico. E come tanti dei nostri – ha concluso Maglietta – ci mette quell’impegno e quella passione che fanno la differenza che è, poi, la lezione fondamentale che ci ha dato oggi Carmen”.