Alla vigilia di Natale ancora un nuovo ritrovamento di una preziosa Lontra europea vittima del traffico veicolare lungo la strada provinciale Matera-Metaponto. A seguito di una segnalazione pervenuta al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) del materano è stato subito effettuato un sopralluogo sul posto per rintracciare e recuperare subito la carcassa dell’esemplare, evitandone la distruzione o la scomparsa, e destinare i suoi resti alla ricerca scientifica che va avanti da alcuni anni grazie anche all’apporto di diversi campioni recuperati da vari centri recupero, autorità sanitarie, organi di polizia ed enti parco con modalità analoghe.
Il responsabile del CRAS Matteo Visceglia ha dichiarato: “La segnalazione purtroppo è arrivata la vigilia di Natale, e già questo prefigurava qualche difficoltà operativa per eventuale intervento di recupero secondo i protocolli standard. Abbiano accertato che erano trascorse circa 24-36 ore dall’investimento e non era stata effettuata alcuna segnalazione agli organi di polizia da parte di automobilisti, perciò ci siamo attivati come CRAS e abbiamo innanzitutto cercato di verificare se a distanza di tante ore la carcassa fosse ancora sul posto ed in stato di sufficiente integrità. Una volta individuata, per evitare ogni rischio di distruzione da parte di veicoli o animali necrofagi, abbiamo provveduto, come in altre occasioni, al recupero e all’immediata conservazione in un congelatore. Contestualmente abbiamo informato del recupero il servizio veterinario ASM territorialmente competente per ogni procedura autorizzativa al trasferimento della carcassa presso la sezione di Matera dell’IZS Istituto Zooprofilattico Sperimentale per gli accertamenti sulle cause di morte e per le varie analisi di approfondimento effettuate nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Azione per la Conservazione della Lontra in Italia a cui il nostro CRAS sta da anni offrendo la propria collaborazione per quanto di propria competenza”.
Il sito di ritrovamento coincide con un altro in cui era stata rinvenuta un’altra Lontra la scorsa estate. Stessa strada e stesso punto confermando la pericolosità di quel tratto e non si esclude che altri esemplari non siano stati segnalati, come spesso succede. In Basilicata, sulla base dei dati di mortalità della Lontra che si stanno puntualmente raccogliendo da alcuni anni su alcune strade, ormai sappiamo che vi è un forte impatto sulla conservazione della Lontra determinato proprio dal cosiddetto “road killing”.
La rete stradale spesso corre parallela o vicina ai fiumi, laghi, canali di bonifica, bacini naturali o artificiali di raccolta delle acque ed altre zone umide, tutti importanti habitat utilizzati dalla specie come aree trofiche e di riproduzione, e perciò rappresenta spesso una vera e propria trappola mortale per tanti esemplari. Solo nel 2018 il CRAS materano è intervenuto per il recupero di 3 esemplari di cui ne ha avuto notizia, di cui due in provincia di Matera ed uno in provincia di Potenza. Occorre una maggiore sensibilità da parte di automobilisti ma anche una certa conoscenza della specie che va innanzitutto identificata correttamente prima di poter attivare la macchina del recupero.
La Lontra è considerata specie di elevato interesse naturalistico in Italia, considerata “In Pericolo” secondo IUCN, inserita quindi nella Lista delle specie a maggior rischio di estinzione in Italia e perciò tutelata da molte leggi e normative nazionali ed europee. Esiste un Piano Nazionale di Azione che prevede importanti iniziative tra cui il monitoraggio dell’impatto del traffico veicolare sulle popolazioni locali. L’areale italiano della specie é ancora molto frammentato sia a causa di estinzioni storiche in alcune zone che della presenza di vari ostacoli agli spostamenti da un sito ad un altro. Le strade sono infatti ostacoli ai loro movimenti sul territorio e rappresentano attualmente uno dei principali fattori di minaccia per questa specie.
In Italia sono presenti due macroaree principali: la piú grande comprende Basilicata, Campania, Calabria e Puglia mentre la piú piccola comprende il Molise e parte dell’Abruzzo. La regione italiana che ospita la più importante popolazione di Lontra è la Basilicata ma attualmente poco o nulla viene fatto per mitigare concretamente gli impatti negativi che le infrastrutture viarie producono.
Chiunque noti lontre ferite o morte sulle strade è pregato di segnalarlo alle autorità competenti o agli organi di polizia affinchè venga effettuato il soccorso o il recupero del corpo per motivi di ricerca scientifica. In caso di difficoltà possono essere contattati i CRAS che, compatibilmente con la propria situazione gestionale, potranno eventualmente attivarsi per supportare o coordinare le operazioni di recupero e di trasferimento presso i laboratori di ricerca.
Nella foto di Matteo Visceglia del Cras Matera la lontra travolta sulla strada Matera-Metaponto