Il 27 maggio la SSML Nelson Mandela anche quest’anno ha avuto l’onore di ospitare, come ormai di consueto, un seminario destinato alle tematiche traduttologiche durante il quale è intervenuta come gradita ospite una francesista, ricercatrice e traduttrice letteraria, docente presso il DIRIUM di UniBa, Ida Porfido.
Il seminario, organizzato dal Co-Direttore, Francesco De Girolamo, docente di traduzione inglese e francese, si inserisce in un’ottica di formazione volta a fornire agli studenti della SSML tutto quel bagaglio di competenze teorico-pratiche e abituarli alla riflessione linguistica collegata al processo traduttivo.
Alla presenza del professor Michele Goffredo, presidente del comitato tecnico scientifico, e del Direttore della SSML Nelson Mandela, il professor Pasquale Toce, il Co-Direttore ha presentato agli studenti il programma e le finalità della giornata. L’obiettivo della giornata di studio era discutere e far luce sui limiti e le potenzialità della traduzione e della lingua verso la quale si traduce, di concetti come perdita e compensazione, questioni con i quali i traduttori – specie in ambito letterario, ma non solo – devono sempre fare i conti.
La professora Ida Porfido ha presentato in una lectio, aperta a tutti gli studenti della SSML, le specificità della scrittura di un autore contemporaneo francese Xavier Bazot, dallo stile tanto singolare quanto ermetico che comporta innumerevoli problemi legati alla resae all’accettabilitàper il traduttore che volesse cimentarsi nella traduzione di pagine tanto dense. L’analisi proposta dalla relatrice ha spinto tutti gli studenti – inclusi coloro che non studiano il francese – ad analizzare non solo la specificità della scrittura, ma soprattutto la resa in italiano, sottolineando quanto la traduzione e soprattutto la lingua debbano piegarsi, in alcuni casi, alle unicità dello stile dell’autore.
Coadiuvata dal Co-Direttore, che ha sottolineato la rilevanza di analisi critiche come quella della giornata odierna, Porfido ha saputo condensare in un intervento conciso e concreto saperi e buone pratiche che derivano dalla sua esperienza sul campo, destinate a formare i traduttori di domani.
Il seminario è stato inoltre occasione per presentare alla comunità accademica un progetto di traduzione curato dal professor De Girolamo, e reso possibile grazie alla collaborazione dei ragazzi del corso di traduzione inglese del secondo anno per l’a.a. 2022/23: l’adattamento teatrale in italiano di A Christmas Carol, celebre opera di Dickens. Il progetto, realizzato in modalità collettiva e coordinato dal Co-Direttore, ha visto protagonisti gli studenti che si sono cimentati nell’adattamento teatrale dell’opera, che attualmente è pronta per una prima revisione, e che dovrebbe confluire in una pubblicazione. Un progetto ambizioso, che vede coinvolti in prima linea gli studenti e che li proietta in una dimensione nuova: quella della professione. Divisi in team, gli studenti hanno collaborato infatti alla realizzazione dell’opera, sotto la guida del professor De Girolamo, già curatore di un progetto analogo – l’adattamento dal francese del Petit Prince edito da Les Flâneurs.
La voce degli studenti e la presentazione di questo lavoro in fieri hanno reso evidente due aspetti essenziali per i professionisti di settore: la coesistenza di teoria e pratica, la necessità di formare dei linguisti che abbiano, sempre, a disposizione un bagaglio di competenze che possa trasformarli nei professionisti di domani. Ed è grazie a giornate come queste, al generoso e costante contributo dei docenti e della ricerca, e alla volontà dei professionisti di domani che il sapere progredisce. Esigenza alla quale la SSML Nelson Mandela, da anni ormai, risponde con prontezza e fervore.