“L’ultima foresta incantata” ha radunato i nove partner del progetto. finanziato da Fondazione Con il Sud, all’Oasi WWF di Policoro per presentare il racconto del suo primo anno di attività.
Per salvare l’ultimo lembo di bosco planiziale dell’Italia meridionale e probabilmente uno dei pochissimi rimasti nel sud Europa, il progetto ha avviato un’intensa attività di studio, censimento e monitoraggio sui quali poi verranno effettuati piccoli interventi idraulico forestali per cercare di ripristinare le condizioni originarie ideali allo sviluppo del bosco igrofilo ed in particolare della Farnia (Quercus robur), la specie più minacciata ed a rischio di estinzione.
All’incontro sono intervenuti anche i sindaci di Policoro Enrico Mascia e di Rotondella Gianluca Palazzo, l’assessore regionale Rocco Leone e il direttore dell’Apt Antonio Nicoletti. L’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa ha consegnato a un videomessaggio il suo pieno sostegno all’iniziativa di recupero e riqualificazione dell’area. Sostegno confermato dall’assessore Leone, convinto della necessità di dover consegnare integro alle giovani generazioni un habitat così raro e prezioso. Un impegno condiviso dal direttore dell’Apt che del turismo en plein air ha fatto il motore della ripartenza.
I diversi aspetti del progetto sono stati illustrati da Maurizio Rosito (Legambiente Montalbano), Antonio Colucci (Organizzazione Aggregata WWF Costa Ionica Lucana), Francesco Ripullone (docente Università degli Studi della Basilicata), Andrea Piotti (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Bioscienze e Biorisorse), Gianluca Cirelli (Organizzazione Aggregata WWF Costa Ionica Lucana), Remo Bartolomei (Centro Studi Appennino Lucano), Fabio Quinto(Legambiente Montalbano).
Tante le belle scoperte che questa prima fase del progetto ha regalato. Circa 50 gli esemplari di Farnia censiti e mappati nel bosco Pantano, poco meno di 500 i semi raccolti, piantumati in vaso e conservati in serra presso un vivaio locale. Saranno queste piantine giovani il bosco del futuro.
Altrettante sorprese ha regalato il monitoraggio faunistico di mammiferi, rettili e anfibi nelle aree interessate dal progetto. Tra gli abitanti de “L’ultima foresta incantata” una lontra con i suoi tre piccoli e una coppia di lupi.
A conclusione dell’attività di studio il progetto, della durata complessiva di 36 mesi, prevede piccoli interventi idraulico-forestali per cercare di migliorare le condizioni idriche ideali allo sviluppo del bosco igrofilo e la creazione di un orto botanico che consentirà di ricreare le fisionomie vegetali principali da utilizzare a scopo didattico e turistico.
Nove i partner del progetto: Legambiente Montalbano, Organizzazione Aggregata WWF Costa Ionica Lucana, Università degli Studi della Basilicata, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Bioscienze e Biorisorse – Bari, Amministrazione Provinciale di Matera, Associazione culturale “I Colori dell’Anima”, Associazione Protezione Civile Gruppo Lucano – Viggiano, Centro servizi impresa soc. coop e Centro Studi Appennino Lucano.
A completare una giornata immersi nella natura un intero pomeriggio “sul campo” con le escursioni gratuite nel bosco in bike e nel retroduna in trekking.