Domenica 14 luglio 2019 è in programma l’evento “L’utopia del Conte” a Campomaggiore.
Un percorso culturale di valorizzazione del borgo di Campomaggiore vecchio, attraverso una rievocazione storica che prevede una replica degli stili di vita del villaggio, città di fondazione voluta e pianificata dalla famiglia Rendina. E’ l’evento battezzato “L’utopia del Conte” a cui sta lavorando l’Amministrazione di Campomaggiore che si svolgerà domenica 14 luglio nel Borgo antico di Campomaggiore, in linea con il fine del progetto “Matera 2019 Capitale per un giorno”. Sarà un momento – anticipa il sindaco Nicola Blasi – dedicato al nostro piccolo centro, custode di una memoria, di un esempio oggetto in questi anni di attenta rivalutazione. La storia emblematica di Campomaggiore vecchio con il disegno visionario di una nobile famiglia: i Rendina che tra il 1741 e il 1885 generò uno sviluppo demografico ed una capacità attrattiva del borgo. Una “città ideale”, concepita secondo criteri innovativi per il tempo e con una visione antesignana di alcune correnti filosofiche che richiamano al socialismo utopico, tanto da essere poi definita: “Città dell’Utopia”.
Quella cittadina ideale divenne uno straordinario esempio di sviluppo rurale e il Conte Teodoro l’artefice di un vero e proprio modello innovativo di progresso all’avanguardia rispetto al resto della Basilicata.
Tuttavia, quel sogno, che aveva offerto una casa di pietra, un campo da lavorare e la garanzia del pane quotidiano a un’intera comunità, venne infranto, a causa di una violenta frana, tra il 9 e 10 febbraio del 1885.
Abbandonato per la ricostruzione del nuovo e attuale paese a quattro chilometri di distanza e 300 metri più in alto e in preda al degrado per lunghi anni, è rimasto un insediamento di grande suggestione.
Di quell’esperienza restano ancora le vestigia: i ruderi delle significative strutture architettoniche tra cui il Palazzo Baronale, la Chiesa neoclassica, e parte delle abitazioni messe in sicurezza.
Quindi la mattinata di domenica 14 luglio sarà allietata dalla Banda che sfilerà nel paese nuovo, saranno possibili visite guidate al museo multimediale dedicato alla storia di Campomaggiore antico, con la sua vicenda legata all’utopia sociale voluta dalla famiglia Rendina.Lì vengono narrati ed evocati i momenti storici del Comune in modo da suscitare attenzione e curiosità nel turista e consentirgli una visione immersiva e ludico didattica.
Alle 18:00, tutti giù al borgo antico, ove l’abitato del vecchio paese, già suggestivo per il recupero e la riqualificazione di alcune parti, rinascerà a vita nuova grazie all’intraprendenza e all’amore dei cittadini nei confronti della propria terra. Nell’occasione alcuni abitanti lo ripopoleranno in prima persona con costumi d’epoca, attrezzi e usanze del ‘700, facendo rivivere al visitatore le stesse atmosfere della Città dell’Utopia del Conte Teodoro Rendina.
Quindi, si assisterà a tre momenti di rievocazione storica con altrettante situazioni che faranno rivivere episodi fondamentali dell’epoca a cui si riferisce la manifestazione. Oltre alla celebrazione del passato, il momento si avvarrà anche della proiezione serale nel borgo antico di un video appositamente elaborato sulla conformazione urbanistica del sito, innovativa per l’epoca, nonché sulla vita e sui costumi dell’abitato al tempo della sua fondazione.
Il programma in dettaglio
Domenica 14 luglio, fin dalla mattinata si potrà assistere, nel borgo abitato, alla musica della Banda che sfilerà nel paese nuovo, in cui saranno possibili visite guidate al museo multimediale dedicato alla storia di Campomaggiore antico, con la sua vicenda legata all’utopia sociale voluta dalla famiglia Rendina. Lì vengono narrati ed evocati i momenti storici del Comune in modo da suscitare attenzione e curiosità nel turista e consentirgli una visione immersiva e ludico didattica.
Alle 19:00 apriranno i cancelli del borgo antico, ove l’abitato del vecchio paese, già suggestivo per il recupero e la riqualificazione di alcune parti, rinascerà a vita nuova grazie all’intraprendenza e all’amore dei cittadini nei confronti della propria terra. Nell’occasione alcuni abitanti lo ripopoleranno in prima persona con costumi d’epoca, attrezzi e usanze del ‘700, facendo rivivere al visitatore le stesse atmosfere della Città dell’Utopia del Conte Teodoro Rendina.
Il calendario del pomeriggio giornata del 14 luglio, a partire dalle ore 19, prevede il seguente svolgimento:
– Saluti istituzionali alla presenza del Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 Salvatore Adduce, dai Sindaci di Bitonto e di Campomaggiore che si incontrano per riannodare un rapporto nel segno dell’identità del territorio e sul tratteggio della figura del Conte Teodoro Rendina a Campomaggiore ed Antonio Planelli a Caserta, illustrata dal giornalista bitontino Marino Pagano.
– Saluto e concessione della cittadinanza onoraria di Campomaggiore a Don Peppino Filardi, sacerdote e storico del borgo;
– inizio rievocazione storica con i cittadini del posto che divengono per l’occasione figuranti in costume per le vie del borgo e simuleranno la vita e le attività del tempo;
– alcuni momenti di narrazione a cura dell’associazione “Una Musica Può dire” che ripercorrerà le tappe fondamentali dei personaggi più importanti dell’epoca (il Conte Rendina, la Marchesa Proto);
– allestimento multimediale con proiezione continua delle scene del luogo così com’era originariamente prima della frana del 1885;
– concerto musicale che ripercorre melodie del 700 e dell’800.
Il tutto condito dai sapori delle attività enogastronomiche del paese che proporranno al visitatore i prodotti tipici dell’epoca per le strade del borgo antico.
Lug 11