“Sembra impossibile che Pomarico, a 25 Km da Matera, pur contando su un Patrimonio culturale di tutto rispetto non sia inserito in un circuito turistico, restando come molti altri paesi lucani fuori dagli itinerari che, collegati alla Capitale Europea della Cultura, potrebbero garantire nuove opportunità di sviluppo economico e di occupazione nei settori della cultura, dell’arte e del turismo.”
È quanto riportato in una nota degli organizzatori, diffusa da Tomangelo Cappelli della Direzione Generale della Presidenza della Giunta Regionale in cui si precisa che “Pomarico, con i suoi tesori, testimonia che anche nei più piccoli comuni della regione è racchiusa un’enorme ricchezza che chiede solo di essere promossa per far conoscere al mondo un patrimonio unico al mondo, come è quello della Basilicata. La valorizzazione turistica, infatti, potrebbe rappresentare l’ultima occasione per porre fine alla grave crisi economica, con i preoccupanti fenomeni di spopolamento, disoccupazione, emigrazione giovanile, denatalità, che attanaglia i paesi lucani caratterizzati da un triste processo di abbandono.”
“Infatti se è vero che Matera capitale Europea della Cultura 2019 – continua la nota – è la città che più profondamente esprime, nell’equilibrio perfetto di materia e spiritualità, il carattere magico della cultura lucana, è pur innegabile che gli stessi profondi valori sono riscontabili in tutti gli altri 130 comuni della regione che, ognuno per le proprie Eccellenze, merita il titolo di ‘Capitale’.
Ecco perché la Marcia dell’Amore per la Cultura sta diventando un’occasione unica per far conoscere, oltre Matera, anche gli altri borghi che sarebbero ben lieti di soddisfare la crescente ‘fame’ di Basilicata sempre più diffusa, anche grazie ai vari riconoscimenti internazionali, non ultimo quello del New York Times che l’ha individuata, come terza tra le 52 mete al mondo da visitare assolutamente.
La Marcia d’Amore per la Cultura, infatti, ha proprio il compito di far conoscere e valorizzare i Paesi/Presepi Lucani, con la creazione di Itinerari Emozionali coinvolgendo, innanzitutto scuole e giovani, e poi associazioni, proloco, amministrazioni e comunità, puntando sul brand emozionale ‘Viaggio al Cuore della Vita in Basilicata’, il Viaggio che ‘coccola’ e accompagna il viaggiatore contemporaneo alla ricerca della Felicità riscoprendo – attraverso l’autenticità della Lucanitas, la forza delle tradizioni e dei riti millenari, la genuinità di una cucina gustosissima – i veri valori della Vita, la cui consapevolezza è indispensabile per Vivere una Vita che Vale facendo della Vita stessa un’Opera d’Arte!
E, così, ancora una volta i veri protagonisti della marcia, che sta toccando i comuni lucani e che la settimana scorsa si è tenuta a Pomarico, sono stati i giovani ciceroni portando per mano i grandi alla scoperta dei tanti Tesori del loro paese: il nobile palazzo marchesale, la chiesa madre con la meravigliosa facciata barocca che si staglia verso l’alto con l’imponente campanile – e che, come sottolineato dal parroco Don Vito Burdo, necessita di immediati interventi di consolidamento delle fondazioni lungo la navata sud- le origini pomaricane di Antonio Vivaldi omaggiato con un formidabile balletto dei più piccini sulle note sempreverdi della Primavera vivaldiana, i personaggi illustri come don Pietrangelo Spera, il poeta Michele Fiore, il botanico Giuseppe Camillo Giordano, Francesco Caggiani medaglia d’oro al valor militare; eppoi il racconto del Miracolo del Grano e del Miracolo di San Francesco che ridà la vita ad una fanciulla in fiore, il più struggente dei tre miracoli del santo d’Assisi avvenuti in Basilicata, come riportato da Tommaso da Celano, agiografo del Santo Patrono d’Italia.
La marcia, profondamente sostenuta dall’amministrazione comunale, è stata allietata dalle note gioiose della Banda di Pomarico, e ha visto la partecipazione delle autorità civili e religiose, con la partecipazione di associazioni, proloco e tanti genitori.
Un plauso particolare agli allievi, capaci di emozionare tutti con coreografie e performances musicali e teatrali di alto livello, e agli insegnanti, sapientemente coordinati dalla dirigente Elena Labbate che, in sintonia con i principi dell’Accordo ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’, ha posto l’accento sul concetto di ‘prevenzione’, per richiamare l’attenzione sia sulla necessità di intervenire per tempo sulle precarie condizioni idrogeologiche dei nostri paesi al fine di evitare tragedie come quella verificatasi proprio a Pomarico con la recente frana, sia per promuovere, fin dalla tenera età, stili di vita più sani e corretti indispensabili per prevenire abitudini scorrette il cui costo sociale si fa sempre più elevato e diffondere comportamenti armoniosi per trasformare il modus vivendi in Ars Vivendi e permettere a tutti della propria Vita la più grande Opera d’Arte.”