Marino Trizio in una nota chiede che venga pubblicato il bilancio relativo al 2014 del Comitato di Matera 2019. Di seguito la nota integrale.
Matera Capitale Europea della Cultura 2019: tutto ok?
Che la città di Matera sia stata proclamata Capitale Europea della Cultura per il 2019 rappresenta un risultato importante. Che il percorso che ci porterà al 2019 vada sostenuto è fuor di dubbio e ognuno deve fare la sua parte in modo trasparente e nell’interesse dell’intera comunità.
Tuttavia, come già abbiamo sottolineato nel 2013, ancora rimane qualche perplessità, sul percorso sviluppato sino ad oggi, in primo luogo per quel che riguarda uno dei criteri attraverso i quali viene selezionata la Capitale Europea della Cultura: il “coinvolgimento della città e dei cittadini”.
Come riportato dalle linee guida, “attraverso tale criterio, la Commissione Europea incoraggia la partecipazione dei cittadini residenti nella città e nei dintorni e mira a suscitare il loro interesse e entusiasmo per costruire una Capitale europea della cultura che sia partecipativa, cioè che coinvolga in modo attivo l’intera popolazione della città interessata, della regione e di altri luoghi più lontani. Spetta alla città il compito di sviluppare un progetto equilibrato che valorizzi gli aspetti specifici della città stessa, che sia attrattiva, cioè in grado di catalizzare non solo la popolazione locale e nazionale ma anche i turisti stranieri”. Esaminando quanto è stato fatto finora, non ci sembra che la partecipazione della cittadinanza sia stata adeguatamente incoraggiata e perseguita. Sia il primo dossier consegnato il 19 settembre 2013, sia il secondo e definitivo dossier di candidatura di Matera 2019 sono documenti in cui i cittadini, gli “abitanti culturali”,come siamo definiti e dovremmo diventare, non hanno avuto molta voce in capitolo, così come il Report del primo incontro post- designazione previsto il 16 settembre prossimo a Bruxelles, del quale i cittadini non ne sono a conoscenza. Tra l’altro, il Report, come altri documenti che si trovano sul sito, lo trovate solo in inglese. Forse bisognerebbe fare qualche sforzo in più perché la partecipazione dei cittadini nel loro insieme non sia utilizzata solo per essere esibita nei dibattiti pubblici, ma venga favorita ed attuata realmente, con ogni strategia. Molto probabilmente dovremmo un pò approfondire il significato di partecipazione, che a molti sfugge. Un altro aspetto altrettanto importante riguarda i fondi utilizzati e spesi sino ad oggi. Un percorso che ha condotto alla designazione e poi alla proclamazione di Matera come capitale della cultura europea non può prescindere da un atto di trasparenza, che renda pubblico tutto quel che riguarda l’erogazione e la destinazione dei fondi stanziati. Nel 2013 chiedemmo la pubblicazione del bilancio 2012- richiesta che suscitò una serie di polemiche peraltro inutili, essendo il bilancio un atto dovuto, un atto di legalità e di trasparenza- e di specificare quanto segue:
- l’entità dei fondi stanziati sino a quel momento e i soggetti erogatori
- i compensi di ciascun componente del gruppo di lavoro con a capo il dott. Verri
- i compensi di ciascun componente del comitato scientifico
- tutte le iniziative realizzate con il relativo costo
- viaggi “ di rappresentanza e promozione”e relativi partecipanti
- elenco delle associazioni o consulenti che hanno prestato la loro opera, criteri per la loro selezione e relativi compensi
- costo dei quattro mediatori culturali
- elenco delle spese generali dell’intera struttura organizzativa
Sul sito troviamo il bilancio 2013, ma anche questa volta senza le suddette specifiche. Siamo a settembre 2015 e del bilancio 2014 non vi è traccia: chiediamo pertanto l’immediata pubblicazione del bilancio 2014, in forma analitica: si tratta di fondi pubblici, è giusto che la città sappia. La partecipazione comincia dalla conoscenza, anche degli aspetti economici. La trasparenza degli atti e delle azioni è parte integrante e fondamentale di un percorso civile e culturale, imprescindibile per una città che è stata proclamata Capitale Europea della Cultura.
Marino Trizio