Anche Matera 2019 ha partecipato alla settimana internazionale dei Beni culturali e Ambientali Florens 2012 in corso di svolgimento a Firenze. In particolare, al focus “Museo / Territorio” sono stati chiamati, fra gli altri, a proporre una relazione Paolo Verri, direttore del comitato Matera 2019, Maurizio Cecconi, AD di Villaggio Globale e direttore della candidatura di Venezia come capitale europea della cultura 2019, Maurizio Venturi dell’IBM Smarter Cities Team e Paolo Nesi dell’Università di Firenze. Nel corso della tavola rotonda si è discusso della relazione tra musei, cultura e smart cities.
Il fil rouge di Florens 2012 è il tema della produzione culturale, affiancato da quello dell’identità competitiva dei beni culturali, che verrà sviluppato nelle ricerche del Forum, nelle case history e nelle lectio magistralis. Le ricerche faranno emergere una visione unitaria dei beni culturali: dal paesaggio agli archivi storici, dalla gastronomia all’artigianato, dall’archeologia alla moda, all’agricoltura al design. Sotto l’egida della cultura verrano connessi, interpretati e divulgati l’aspetto storico, sociale e artistico legati indissolubilmente e biunivocamente a quello economico/produttivo.
La finalità del Forum Internazionale e delle iniziative di Florens 2012 è, attraverso esempi mutuabili, motivare e promuovere un’economia basata sulle risorse culturali e ambientali mediante una proficua combinazione di saperi, atta a creare una nuova golden economy legata ad un sostenibile sviluppo industriale di lungo termine della quale poter avvalersi anche per far fronte alle attuali emergenze economiche. L’obiettivo è creare nell’opinione pubblica, ma soprattutto negli amministratori della cosa pubblica, una nuova sensibilità su queste tematiche per ripristinare lo stretto e corretto rapporto tra produzione e conoscenza: il ritorno economico della cultura.
Nel corso del suo intervento Verri ha proposto di focalizzare con chiarezza l’uso delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno. “Nelle città d’arte italiane – ha detto il direttore del Comitato Matera 2019 – si può e si deve costruire un progetto di accoglienza e informazione a tutti gli ospiti italiani e stranieri che la pagano. Si tratta di dire con chiarezza a cosa servirà quella tassa e di chiedere l’iscrizione volontaria a una mailing list “di scopo” grazie alla quale entrare a far parte di una specifica community e diventare davvero “cittadini temporanei”.
Inoltre, Verri ha proposto di lavorare alla creazione di volontari del web che aiutino i territori a raccontarsi come si sta sperimentando a Matera. Si tratta di formare cittadini, visitatori, giovani, anziani, dare loro più informazioni prima che arrivino in un luogo e dopo che l’hanno lasciato. E’ una grande chance della rete che bisogna saper cogliere”.