Nella serata di lunedì 30 luglio 2012 al borgo La Martella è stata realizzata una iniziativa che, se curata e sostenuta dai cittadini e dalle autorità competenti, potrà rivelarsi ricca di significati per la vita del borgo e per le aspirazioni della città di Matera. Il Comitato per Matera 2019 insieme con l’Associazione locale, in coincidenza della tradizionale festa della crapiata del 1 agosto, hanno organizzato la “visita guidata” del borgo durante la quale si sono intrecciati rievocazioni di carattere storico – sociologico con approfondimenti di carattere architettonico ed urbanistico. Simpatici ed efficienti i “banditori” hanno raccolto in piazza non solo donne e uomini del posto, figli, nipoti e pronipoti dei primi assegnatari, ma anche persone che avevano solo il gran piacere e desiderio di rievocare e raccontare la storia di Matera, il mito della civiltà contadina: tutti poi intenzionati a tentare un collegamento del passato al futuro prossimo della vita del borgo e di Matera.
Insieme si è riscoperta la bellezza della piazza, si è potuto ammirare il valore architettonico e la centralità della chiesa, molti hanno apprezzato la funzionalità della scuola ma tutti hanno contemplato pensosi il cineteatro, nella speranza che possa finalmente spingere alla rinascita del borgo e contribuire così allo sviluppo di Matera. Molti sono apparsi entusiasti per aver riscoperto luoghi e storie che non conoscevano o che portavano assopite nel loro animo. Al termine della visita è stato proiettato un video sulla situazione socio-economica di Matera all’inizio degli anni ’50 e sulla costruzione del borgo rurale; un video prezioso anche perchè arricchito da commoventi interviste a Friedmann e a Quaroni. In chiusura della serata il sindaco ha messo in risalto la volontà dell’Amministrazione di riprendere il cammino per la ricostruzione della ” comunità”: poiché, in definitiva, che altro significa poter aspirare a diventare capitale della cultura europea se non diffondere, nella coscienza di quanti più cittadini è possibile, la consapevolezza della necessità di coltivare ogni giorno, con lo studio, il lavoro e il comportamento , la memoria del passato per progettare un futuro migliore?
Francesco Francione