Il 19 gennaio 2018, un anno esatto prima della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura che si terrà il 19 gennaio 2019, la Fondazione Matera Basilicata avvia il conto alla rovescia verso questa importante data con la grande festa collettiva del “Meno uno”.
Nelle giornate del 19 e 20 gennaio prossimo, tutti gli abitanti della città di Matera e della regione Basilicata, insieme ai cittadini temporanei, saranno chiamati ad unirsi al cantiere culturale verso il 2019 collaborando alla costruzione di un enorme architettura in cartone, ideata dall’artista visivo Olivier Grossetête, che ha lavorato con altre Capitali europee della cultura e Festival europei. Un monumento alla condivisione e alla partecipazione eretto dagli stessi cittadini, da persone di tutti i generi ed età che prendono parte al processo di costruzione e contribuiscono ad una creazione collettiva. Un’architettura effimera, eretta senza macchinari o carrucole, ma solo ad opera dei partecipanti, invitati ad assemblare scatole di cartone sfruttando l’energia del corpo e il collante della solidarietà; una performance di livello europeo con delle similitudini con la tradizione materana, fortemente simbolica per il progetto Matera 2019 e per la città di Matera. La struttura infatti, dopo aver preso vita grazie alla collaborazione dei cittadini, verrà smontata dagli stessi in maniera corale, attraverso un’azione di recupero dei materiali da destinare al riciclo.
La costruzione dell’architettura in cartone comincerà alle ore 10:30 del 19 gennaio in Piazza Vittorio Veneto a Matera e proseguirà fino all’imbrunire. Alle 19:19 uno spettacolo trasformerà il cantiere in una grande festa collettiva. Il giorno successivo, 20 gennaio, sempre alle 10:30, all’ombra dell’imponente struttura, la piazza si trasformerà in un grande palco da cui le realtà creative lucane selezionate per la realizzazione della metà del programma culturale di Matera 2019, illustreranno al pubblico le modalità di coinvolgimento dei cittadini nelle varie progettualità. Ad animare questo momento di importante confronto saranno due grandi nomi della radio, entrambi di origine lucana: Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Radio2 e Doris Zaccone, voce di Radio Capital. Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, i cittadini saranno chiamati a smontare tutti insieme la grande architettura e a collaborare al conferimento dei materiali per il riciclo.
La comunità sarà protagonista anche della fase di preparazione dell’evento, attraverso dei laboratori in cui verranno costruiti i mattoni di cartone necessari a realizzare la grande architettura. Le attività laboratoriali si svolgeranno dal 15 al 18 gennaio presso la Mediateca Provinciale, sia di mattina che nel pomeriggio, e vedranno in particolare il coinvolgimento degli studenti delle scuole materane e delle associazioni del territorio, guidati e coordinati da tutor e dallo staff di Matera 2019.
«Attraverso questa festa collettiva e partecipata – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – avviamo il cantiere culturale verso l’anno di Matera da Capitale Europea della Cultura, presentando alla comunità il 50% della produzione culturale del 2019, che sarà realizzata dai project leader della scena creativa lucana selezionati dopo un intenso percorso di build-up iniziato l’estate scorsa. Matera 2019 sarà una delle prime Capitali Europee della Cultura a realizzare sul territorio ben metà del programma culturale. Il conto alla rovescia avviato il 19 gennaio avrà cadenza mensile: ogni 19 del mese realizzeremo un grande evento che fungerà da test per gli appuntamenti del 2019, coinvolgendo tutti i cittadini, residenti e temporanei. Con orgoglio possiamo affermare che Matera 2019 non è in ritardo: presentiamo infatti metà del programma culturale con un anno di anticipo rispetto alle altre Capitali Europee della Cultura».
Non vogliamo “l’effimero”.
Convegni, open, dibattiti, officine, laboratori, incontri… tante chiacchiere e ancora chiacchiere. Il territorio vuole vedere opere e cantieri REALI E CONCRETI duraturi nel tempo e che portino sviluppo socio economico, lavoro e ricchezza distribuita: Teatro, università, strade, ferrovia, sanità… Basta chiacchiere!