Il materano Francesco Salvatore, Presidente dell ‘Associazione Culturale Matera 2019 e componente del comitato scientifico Matera 2019, ha inviato alla nostra redazione la lettera aperta con cui si rivolge al direttore artistico Joseph Grima. Di seguito la nota integrale
Lettera aperta a Joseph Grima
“….per guidare il Carro della Bruna serve grande capacità, grande coraggio ma servono sopratutto conoscenza degli eventi, freddezza e convinzione ed ancora rispetto e devozione. Soprattutto devozione alla Festa, alla Madonna, alla Città.”
Matera è una città capace di farti innamorare al primo sguardo, capace di rapirti ed ammaliarti, ma che nasconde segreti ed insidie millenarie che solo conoscendo le tradizioni, le volontà, le aspirazioni è possibile gestire e superare.
Matera una città capace nei secoli di reinventarsi perchè è scritto nel DNA, perchè i materani nel loro “giorno più lungo” sono capaci di ammirarsi, criticarsi, contestarsi ma al tempo stesso di difendersi, onorificarsi e poi distruggersi davanti al Mondo intero. Così come la storia più recente ci ha insegnato: dallo spospolamento del sassi, agli esperimenti urbanistici, alle scoperte culturali ed alla iscrizione nelle liste Unesco, sino all’IDEA, un pò folle, di Candidarsi a Capitale Europea della Cultura.
Ma la storia ci ha anche insegnato che ogni volta i materani, così come può succedere ad un uomo che al cospetto di una donna sublime, la nostra Matera, perda il senso delle proprie capacità e resti in attesa di un “aiutino” per recuperare fiducia, si siano dimenticati delle proprie asperienze e delle proprie professionalità recuperando il senso di appartenenza solo quando era ormai troppo tardi, assistendo inermi ai trionfalismi del momento dei colonizzatori di turno.
Oggi no.
L’IDEA di Candidatura a Capitale Europea della Cultura non può prescindere dalla città, dai materani e dalle loro aspirazioni.
Non può bastare un CV di tutto rispetto ed esperienza internazionale a lanciare Matera verso il titolo ambito quanto ambizioso.
Solo il carisma della città, misto alla voglia di riscatto dei materani, sommato ad un percorso con una governance condivisa e partecipata, in un mix esplosivo come un big bang primordiale, potranno essere il fare illuminante capace di evidenziare agli occhi della commissione selezionatrice la volontà di cambiamento che l’IDEA ha avuto il merito di sollevare.
Queste sono le riflessioni che come materano promotore del percorso sin da quanto nessuno immaginava che potesse esserci la minima speranza di riuscita, avrei voluto raccontare al neo Direttore Artistico Joseph Grima al suo arrivo a Matera. Ma avrei voluto dirgli anche, questa volta in qualità di Presidente dell ‘Associazione Culturale Matera 2019, nella quale si sono incontrate le intelligenze e professionalità locali, per discutere di come presentare il percorso senza violentare la psicologia di una città nella quale il disagio economico, sociale, politico sono tutt’oggi evidenti, avrei voluto dirgli che le stesse professionalità sono a sua disposizione, a partire dal Mº Giovanni Pompeo Direttore Artistico del Progetto Culturale “CADMOS:alla ricerca di Europa”, che avrebbe potuto raccontargli di come fosse già in essere un esperimento di partecioazione condivisa per la progettazione culturale finalizzata alle buone pratiche di utilizzo dei fondi pubblici.
Ma oggi le riflessioni contenute in questa lettera aperta riguardano più che altro uno stato d’animo di delusione, in quanto immaginavo, sulla base della mia esperienza e della mia educazione, che il neoDiirettore Artistico al suo arrivo a Matera, dopo i cerimoniali tecnico/politici, avrebbe chiesto di incontrare, se non altro per guardare negli occhi chi ha riposto in lui una fiducia importante, il Comitato Tecnico Scientifico che ne ha valutato le competenze e lo ha selezionato.
Sarebbe stata l’occasione per condividere l’intero percorso sino ad ora svolto e per presentare al gruppo di lavoro la sua idea di attività condivisa e partecipata.
Un suggerimento vogliamo comunque darglielo: Matera ha già vinto la sua partita.
Se è vero che oggi nelle tasche dei materani ci sono pochi soldi e altrettanto vero che in ogni casa c’è un Dossier nel quale è scritto con precisione qual’è l’IDEA di sviluppo culturale, sociale ed economico da percorrere nei prossimi quattro anni. E che posta alla base questa considerazione, il lavoro che lo attende non è tanto quello di buttar giù una lista della spesa per acquistare gli eventi del cartellone 2019, ma bensì quello di diventare l’animatore del fermento culturale per trasformarlo in industria creativa capace di generare nuovo benessere.
Ma in conclusione dico, anche, alla politica, ai burattinai di lasciare che l’intelligenza di Joseph Grima si fonda con il genius loci senza interferire, di guardare con attenzione agli eventi che stanno animando la città in questi giorni, perchè pare che questa volta i materani siano ben consapevoli delle proprie possibilità.
A presto incontrarLa Direttore Grima…….
Francesco Salvatore presidente associazione Matera 2019