Matera 2019, Nino Sangerardi: 470 mila euro per la cerimonia finale con Gabriele Salvatores. I costi degli eventi da luglio a settembre 2019.
L’ultima messa in scena di Matera capitale europea della cultura, anno 2019, verrà diretta dal signor Gabriele Salvatores, regista, sceneggiatore, interista, con “ Mediterraneo” nel 1992 ottiene il Premio Oscar al miglior film il lingua straniera. Dunque film, il cinema è tutt’altra storia.
Manifestazione fissata per venerdì 20 dicembre. Consiste in una grande serata che a partire dall’esperienza di Italy in a day realizzerà un progetto digitale dal titolo Europe in a day”. Ovvero la grande piazza centrale della Città dei Sassi “diventerà un grande specchio su cui si potranno ammirare le immagini di tutte le più importanti espressioni della cultura europea inviate a Matera da migliaia di giovani del Vecchio Continente”si legge nel documento vergato dai manager della Fondazione Matera Basilicata 2019.
La festa è sovvenzionata con 270 mila euro dal Ministero Beni Culturali e 200 mila euro da “altri finanziamenti”. Tra le voci di spesa 150 mila euro in Tecnologie,70 mila per costi artistici e 50 mila riguardo promozione e comunicazione.
Nel corso del periodo luglio-settembre scorso a Matera e dintorni sono stati realizzati interventi teatrali, concerti musicali, “originali allestimenti e city dressing”.
Per esempio,gli appuntamenti con personaggi con cui si “mira a coinvolgere pubblici variegati con l’obiettivo di portare ancora a Matera nomi di caratura internazionale”. Molto bene.
Ed ecco 150 mila euro impegnati dallo Stato e spesi in questo modo: 40 mila Stefano Bollani pianista e compositore, 50 mila per Jova Beach Party di Lorenzo Jovanotti Cherubini rappere cantautore che si è esibito sulla spiaggia di Policoro, 30 mila festa europea della musica, 20 mila accoglienza e 10 mila organizzazione.
Invece è costato 150 mila euro “Trenodia” : 30 mila processo di co-creazione, 60 mila costi artistici e 60 mila approntamento.
Progetto itinerante del cantante Vinicio Capossela. Questi ha ideato in esclusiva per la Fondazione Matera Basilicata un percorso dedicato alla rivalutazione della musica popolare del Sud “…a partire dai saperi e dalle tradizioni più profonde e segrete, come le lamentationes con cui la comunità piangeva i propri mali e ripensava al proprio destino a venire. Capossela insieme alla sorella Mariangela hanno lavorato con le comunità locali con cui hanno costruito otto grandi performances concludendo con uno spettacolo in cui musica,teatro e letteratura si fondono con ospiti nazionali e europei di prestigio”.
Già, rappresentazione finale.
Si può dire che in questa epoca delle passioni tristi l’importante è divertirsi da morire, contenti di essere oppressi nonché succubi della tecnologia che libera dalla fatica di pensare?
Nino Sangerardi