Sabato 31 marzo 2012 la città di Matera aderisce all’Ora della Terra spegnendo piazza San Pietro Caveoso e pertanto l’Amministrazione comunale provvederà a spegnere le luci in Piazza San Pietro Caveoso dalle ore 20.30 alle 21.30.
Il Comune di Matera aderisce alla manifestazione “L’Ora della Terra” (Earth Hour) promossa in tutto il mondo dal Wwf. Lo rendono noto il sindaco, Salvatore Adduce, e l’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Falcone.
“Abbiamo deciso di aderire a questo evento mondiale – afferma Adduce – al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica locale sui temi del cambiamento climatico. Dal nostro canto, le scelte adottate dall’Amministrazione comunale si muovono in direzione della sostenibilità ambientale. Come la convenzione con la Società energetica lucana con la quale abbiamo avviato un percorso di riduzione e razionalizzazione dei costi energetici, di diffusione e promozione dell’efficienza energetica e dell’utilizzo sostenibile delle risorse energetiche e naturali”.
“Si tratta – afferma Falcone – di una manifestazione simbolica rivolta ad accompagnare le azioni concrete messe in campo dalle istituzioni pubbliche e private. E data l’importanza dell’iniziativa abbiamo deciso di parteciparvi spegnendo un luogo simbolico e patrimonio mondiale dell’Umanità come i Sassi di Matera. In particolare, spegneremo le luci in Piazza San Pietro Caveoso per promuovere azioni concrete finalizzate a realizzare un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico”.
Pertanto sabato 1 marzo, si provvederà a spegnere le luci in Piazza San Pietro Caveoso dalle ore 20.30 alle 21.30.
L’Ora della Terra (Earth Hour) è il grande evento globale WWF per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese.
Dopo la prima edizione 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la ‘ola’ di buio si è diffusa in ogni angolo del pianeta e nel 2011 è letteralmente esplosa, complice il tam-tam su web e social media, coinvolgendo quasi quasi 2 miliardi di persone, 5200 città e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 Nazioni, monumenti simbolo come Piazza Navona, il Colosseo, il Duomo di Milano, ma anche la Tour Eiffel, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, la ruota panoramica di Londra (London Eye), il Ponte sul Bosforo, le avveniristiche Kuwait Towers, le Cascate Victoria e il grattacielo più alto di Pechino, coinvolgendo comuni cittadini, testimonial, istituzioni e imprese a intraprendere azioni concrete per ridurre la propria impronta sul pianeta. (Tratto dal sito www.wwf.it).
Manifestazione Wwf “Ora della Terra”, dichiarazione assessore regionale all’ambiente Vilma Mazzocco. Per l’assessore all’Ambiente si tratta del più grande evento globale di lotta al cambiamento climatico.
«Un’ora di buio per un futuro sostenibile. Spegnere le luci è un simbolo del nostro impegno per garantire energia sostenibile a tutti. Di fronte alla minaccia dei cambiamenti climatici, dobbiamo impegnarci tutti a ripensare il nostro stile di vita, di produzione e di consumo, modificando abitudini individuali e collettive che minacciano la sopravvivenza della specie umana e degli ecosistemi. L’Ora della Terra organizzata dal WWF in tutto il mondo non è un momento rituale. E’ una “chiamata all’azione” per il pianeta». Commenta così Vilma Mazzocco, assessore regionale all’Ambiente della Regione Basilicata, il più grande evento globale di lotta al cambiamento climatico. Domani, dalle ore 20.30 alle ore, 21.30 verranno spente simbolicamente le luci di monumenti e luoghi simbolo in tutto il pianeta per sensibilizzare l’umanità riguardo lo spreco energetico.
«L’Earth Hour – continua la Mazzocco – avviene due giorni dopo la chiusura della conferenza Planet Under Pressure, (Pianeta sotto pressione) tenutasi a Londra, dove più di 3.000 scienziati hanno fatto il punto sull’impatto delle attività umane sul pianeta e sulle ricadute dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare e idrica e, più in generale, sulla salute umana. Cosa è emerso? Che siamo vicini ad un pericoloso punto di non ritorno: dobbiamo impattare meno e mitigare di più. Urge, quindi, uno stile di vita globalmente più sostenibile».
«Si tratta di un evento che quest’anno assume un significato particolarmente importante. A giugno i grandi della Terra convergeranno a Rio de Janeiro per lanciare proprio lo “Sviluppo Umano 2.0”, fondato sulla nuova economia sostenibile. E‘ necessario ribadire l’importanza del legame tra la nostra vita e il buon funzionamento degli ecosistemi che ci assicurano acqua, aria, cibo, risorse. Dobbiamo cambiare la nostra economia e andare verso una green economy fondata sulla de-carbonizzazione, sull’uso efficiente delle risorse, sull’equità sociale. E per farlo dobbiamo ripartire dalle città».
«Le città, infatti, sono i maggiori consumatori di risorse naturali e i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici – conclude l’assessore lucano – ma sono anche le prime vittime. Rendere sostenibili i sistemi urbani è una delle sfide più importanti per assicurare un futuro all’umanità, una migliore qualità di vita e una più equa distribuzione delle risorse».
sarà una scusa per risparmiare, visto che ormai le luci di sant agostino e san pietro barisano sono fulminate da un anno e non si fa nulla, o visto che con i nostri soldi si compra la bmw!! DIMETTITI ADDUCE CI STAI ROVINANDO!!
sei un qualunquista e mischi le scorze con le fave. Patetico
se io sono un qualunquista e patetico solo per un commento sul web, (che a te possa piacere o meno), be con questi tuoi pregiudizi affrettati, ti dimostri più patetico e qualunquista di me.. o magari ti manca un cromosoma? lecchino del potere..