La voglia di fare movimento, di star bene, di scaricare le tensioni e lo stress che il continuo viavai della settimana procura, fa sì che il gruppo di partecipanti dell’Associazione “Matera Cammina” incrementi di volta in volta. Il tutto non solo è frutto di professionisti che ad ogni appuntamento si prestano al meglio per garantire un risultato ottimale delle attività che si svolgono, ma di sicuro, spesso, anche una splendida giornata soleggiata ed una buona compagnia permettono di apprezzare ancor più le ricchezze del nostro territorio.
L’appuntamento di domenica 15 febbraio si è svolto in una zona nota come l’anello di Agna, sita appunto nel Rione Agna di Matera. Partiti da Piazza delle Costellazioni alle ore 10, sono stati eseguiti come di consueto esercizi di riscaldamento, poi ci si è avviati lungo l’anello, così chiamato per il tipo di percorso a forma circolare di circa 3-4 km costeggiato da una ricca vegetazione ed alberi d’ulivo. La camminata si è poi conclusa con esercizi di tonificazione, di stretching del distretto degli arti superiori ed esercizi di respirazione condotti dalla professoressa Vittoria Renzi. È stato poi possibile visitare, per chi lo volesse, un posto addentrato nella murgia materana adiacente all’anello di Agna, ovvero la Grotta dei Pipistrelli, situata sulla sponda destra della gravina, costituita da antri e caverne, che secondo molti studiosi è stata sede stabile di abitazioni dall’epoca paleolitica al Neolitico ed i cui reperti archeologici rinvenuti sono conservati presso il Museo Ridola della città.
Osservando attentamente la grotta al suo interno, è stato possibile notare come questa grande cavità rocciosa fosse a sua volta costituita da una seconda grotta nella sua parte bassa, denominata grotta Funeraria, che presenta una struttura costituita da un corridoio terminante in un ambiente ipogeo destinato alla sepoltura dei defunti; da racconti popolari, pare che questa grotta all’epoca fosse una chiesetta cristiana distrutta dal Re Barbarossa dopo avervi seppellito una sua figliola, celandovi insieme un gran tesoro che non è però mai stato ritrovato.
Ancora una volta il camminare ha rappresentato un momento non solo di tonificazione del corpo, ma anche di socializzazione e svago; si sono potuti osservare, infatti, i tanti effetti che l’attività fisica, lo sport, il movimento produce non solo sul corpo e sulla psiche ma anche dal punto di vista dermatologico. Come si evince dalle parole pronunciate dalla dermatologa Giuseppina D’Aria a TRM, fare movimento aumenta la gettata cardiaca, la perfusione ematica a carico di tutti gli organi e gli apparati tra cui la pelle che è caratterizzata da un plesso vascolare ricco e complesso; questo permette di avere una maggiore disponibilità di nutrienti, di ossigeno a livello cellulare comportando un miglioramento del metabolismo cellulare che produce a livello dermico fibre elastiche e collagene. Questo si traduce in un rinnovamento cellulare, che a sua volta comporta una produzione di cellule più giovani, una pelle maggiormente sana, nutrita e visibilmente bella. Allo stesso tempo, l’attività fisica, il movimento conferiscono un atteggiamento di positività, di ottimismo, di energia vitale che si ripercuote sul nostro equilibrio psico-emotivo: si riducono infatti gli effetti di cortisolo, l’ormone prodotto dallo stress, aumentano al contrario i livelli di endorfine, che sono invece gli ormoni della felicità e questo aspetto è particolarmente importante per preservare tutte le funzioni cognitive. Inoltre, le persone che fanno movimento vengono percepite come più simpatiche, più socievoli e attraenti in quanto aumenta l’autostima, la qualità della vita e la componente psicoemotiva gioca un ruolo strettamente correlato con la pelle, in quanto pelle e psiche comunicano tra di loro: la pelle, infatti, è l’unico organo che deriva dallo stesso foglietto embrionale da cui deriva il cervello e di estrema importanza è la metafora che la dottoressa D’Aria ha riportato, che vede cute e cervello come due gemelli siamesi che convivono in tutta la vita intrauterina, strettamente legati e che sono destinati a separarsi alla nascita, il cervello verrà ingabbiato nella scatola cranica e la pelle sarà invece libera di interagire col resto dell’universo e saranno destinati a rincorrersi durante tutta la vita, da qui nasce poi il termine “amici per la pelle”, che sottolinea appunto la continua interazione che corpo, pelle e psiche portano avanti nella vita.
Il prossimo appuntamento si terrà domenica 22 Febbraio nel Parco IV Novembre alle ore 10. Si consiglia un abbigliamento comodo e un materassino per gli esercizi.
Per consultare il programma delle attività e gli appuntamenti, visitare il gruppo facebook “Matera Cammina”.