Favorire il dialogo interreligioso per consolidare la pace e favorire lo scambio di esperienze, riflessioni su cultura, sostenibilità, solidarietà, integrazione in una fase difficile nei rapporti tra Stati e popoli. Con questo obiettivo, sono cominciati a Matera gli appuntamenti di “Pax Mater, Madre Pace, Mother Peace”, una intera settimana di convegni, confronti ed eventi che vivranno il momento centrale il prossimo 21 settembre per la Giornata internazionale della pace. L’iniziativa – promossa dalla Fondazione “Città della Pace per i bambini della Basilicata” – è stata illustrata stamani nella Sala degli Stemmi dell’Arcivescovado: è stato evidenziato il consolidato ruolo di Matera come Città della pace e del dialogo anche nell’anno da Capitale europea della cultura 2019.
Una mostra di scultura nei Sassi per celebrare il legame religioso tra le comunità cristiane, ebraiche e islamiche. Matera come luogo di dialogo interreligioso attraverso l’arte e la scultura.
E’ la proposta lanciata dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, nel corso dell’incontro del Summit europeo ebraico-islamico organizzato nell’ambito di Pax Mater, l’iniziativa ideata dalla Fondazione Città della Pace del Premio Nobel Betty Williams.
All’incontro, che si è svolto nella Sala degli Stemmi del Palazzo arcivescovile, hanno preso parte, oltre all’Arcivescovo di Matera-Irsina, Giuseppe Caiazzo e al Sindaco di Matera, 29 leader religiosi provenienti da tutta Europa riuniti nel Consiglio dei capi delle comunità ebraico-islamiche europee. I lavori sono stati introdotti e tradotti dall’Imam di Milano, Yhaya Pallavicini, Presidente del COREIS (Comunità religiosa islamica italiana).
“Matera – ha sottolineato De Ruggieri – è patrimonio Unesco, Capitale europea della Cultura, ma è anche Città della Pace. Questi luoghi che rappresentano una geologia esistenziale, sono stati il crocevia di incontri tra culture e religioni differenti. Matera può essere il punto di incontro culturale tra queste diverse sensibilità costruendo e riproponendo la sacralità dell’uomo e dando dignità ai valori dell’uomo perché solo così si possono trasformare le barriere in ponti. Un giorno Fausto Melotti mi disse che nelle grotte dei Sassi le sue opere rientravano nel ventre materno. L’idea è che Matera possa ospitare, attraverso la scultura, un momento di sintesi culturale tra le tre le confessioni religiose figlie di Abramo. Vorrei cioè che nei Sassi si possa tenere ogni anno un appuntamento in cui artisti Cristiani, Ebrei e Islamici possano far dialogare i popoli attraverso l’estetica, l’arte e la plasticità delle loro opere”.
L’intervento del Sindaco è stato molto apprezzato dai leader religiosi presenti che si sono detti disponibili a portare avanti questa idea e a renderla concreta.
Di seguito il saluto di Monsignor Pino Caiazzo alla delegazione interreligiosa di ebrei e musulmani
Benvenuti a Matera, Signori Rabbini e Reverendi Imam. Benvenuti in questo Salone degli Stemmi che nel corso dei secoli è stato testimone di quanto è stato scritto e detto per creare “ponti di pace”, di fraternità, di comunione.
Benvenuti nella nostra terra di Basilicata che da sempre ha favorito l’incontro tra le diverse culture, le etnie, le religioni.
Benvenuti nella città dei Sassi e nella Lucania, dove gli Ebrei per lunghi secoli sono stati presenti con diverse Giudecche.
Vorrei ricordare, in questa sede, Carlo Levi, presente in due periodi diversi: nel 1934 per due mesi e nel 1935 quando venne condannato al confino nella nostra terra. Qui, da noi, venne ispirato a scrivere pagine di vita che hanno lasciato impresso per sempre il sigillo: Cristo si è fermato a Eboli, è l’opera più conosciuta. Infatti, ambientatosi tra i Sassi di Matera, realizzò tante opere come: i quadri Lucania ’61, le poesie Il bosco di Eva, l’invenzione della verità, l’Imitazione dell’Eterno. Grazie a Carlo Levi la nostra terra e le miserie disumane del Sud vennero conosciute. Grazie a lui, di certo, iniziò un processo di riscatto della nostra terra e di Matera fino ad essere proclamata Patrimonio dell’Umanità e città Europea della Cultura. Sulla sua tomba a Roma, come vuole la tradizione ebraica, sono stati posti dei sassi. Noi lucani, in particolare noi materani, aggiungiamo un altro significato: i Sassi di Matera sono per sempre con lui e noi siamo eternamente riconoscenti per come ci ha amati, serviti, aiutati.
La presenza arabo-musulmana è state una parte integrante del patrimonio storico e della cultura della nostra terra. Una presenza più consistente, mi risulta, ci sia stata a Tricarico e a Tursi. Molte nostre parole dialettali sono di origine araba, anche se non abbiamo una vera e propria presenza dell’Islam nella nostra terra.
Carissimi, penso che la vostra presenza a Matera sia da leggere secondo questo pensiero di Papa Francesco: «In un mondo globalizzato, dove sembra sempre più facile scavare distanze e rintanarsi nei propri interessi, siamo chiamati a impegnarci per congiungere fra loro le persone e i popoli»
«È urgente elaborare assieme memorie di comunione, tessere trame di pacifica convivenza per il futuro: le religioni, se non perseguono vie di pace, smentiscono sé stesse. Esse non possono che costruire ponti: le nostre differenze non devono metterci gli uni contro gli altri» (Papa Francesco).
Se ci ritroviamo insieme, Ebrei, Cristiani, Musulmani è per dire che le nostre differenze non ci metteranno mai l’uno contro l’altro, perché il “Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe”, ci invita a quella fraternità che nasce dal riconoscimento di una comune paternità, quindi figli dell’unico Dio. Questo ci sta aiutando a liberarci dai fardelli della diffidenza e da quei fondamentalismi che spesso sfociano nell’odio e che offendono il nostro credo: nulla hanno a che fare con quanto, nella diversità di professione di fede, crediamo e nei segni e simboli ai quali siamo legati manifestando l’identità di Ebrei, Cristiani, Musulmani. A Matera si aggiunge un altro pilastro per essere, per dirla con Papa Francesco, “ponti di dialogo, mediatori e creativi di pace”.
Il Concilio Vaticano II, nella Dichiarazione Nostra aetate dice al paragrafo 2: «La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo» nelle religioni. «Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini» (Dichiarazione Conciliare Nostra aetate, paragrafo 2, del 28.10.1965).
Al paragrafo n. 3 afferma: la Chiesa cattolica guarda «con stima i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno».
Il n. 4 di Nostra aetate è dedicato alla religione ebraica. Sintetizzo il pensiero. Si mette in evidenza come la Chiesa e l’insegnamento di Gesù e la missione degli apostoli hanno le loro radici nella tradizione ebraica, a partire cioè dall’alleanza mai revocata che Dio stipulò gratuitamente con il popolo eletto, Israele, attraverso il patto con Abramo e Mosè. C’è un grande patrimonio spirituale che sicuramente avvicina cristiani e ad ebrei ma nello stesso tempo deve promuovere e raccomandare tra loro la mutua conoscenza e stima. Questo sarà possibile in modo particolare con gli studi biblici e teologici e attraverso un fraterno dialogo. (Lumen Gentium n. 16).
Mi permetto ricordare come sulla scia della Lumen Gentium, sono stati tanti i documenti che la Chiesa ci ha messo nelle mani come ricchezza e patrimonio spirituale per continuare quella spiritualità del dialogo necessaria e indispensabile.
Cito l’enciclica Ecclesiam suam di Paolo VI; la Nostra aetate, la Redemptor hominis, la Dominum et vivificantem, la Redemtroris missio di S. Giovanni Paolo II; Benedetto XVI e Papa Francesco hanno continuato e stanno ulteriormente mettendo a fuoco quanto la Chiesa in questi ultimi 60 anni ci ha regalato.
Il dialogo interreligioso fa parte della missione evangelizzatrice della Chiesa cattolica, favorendo l’incontro tra fedi diverse per la conversione reciproca verso l’unico Dio che riconosciamo come nostro Padre.
Grazie per questa gradita visita, per la vostra presenza nella nostra città, per il vostro dialogare, segno di incontro e non di scontro, di amicizia, di fraternità.
Shalom (שלום), Salam (سلام), Pace a tutti.
†Antonio Giuseppe Caiazzo
Matera per una settimana sarà la principale sede europea per il dialogo interreligioso per la pace in corrispondenza del 21 settembre, giornata internazionale della Pace istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale dell’ONU.
La Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, presieduta dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams, insieme ad una serie di prestigiosi partner ha infatti deciso di celebrare per la prima volta nel 2019 la giornata internazionale della pace a Matera, capitale Europea della Cultura, ritenendo che la cultura, insieme all’eliminazione delle disuguaglianze, allo sviluppo sostenibile ed al dialogo multi religioso sia uno dei pilastri per la costruzione di un mondo pacifico.
La Pace non è quindi intesa come assenza di conflitti, ma come attività complessa di riconoscimento e conciliazione dei contrasti attraverso gli strumenti del dialogo e del confronto, per la costruzione di una società più equa nella quale sia possibile prevenire e superare le disuguaglianze economiche, lo sfruttamento degli esseri umani, considerando i cambiamenti climatici come elementi di crisi ed operano per evitare e risolvere i contrasti religiosi troppo spesso utilizzati come pretesti per giustificare azioni violente.
Da questa convinzione nasce l’idea di PAX MATER / MADRE PACE / MOTHER PEACE: una settimana di seminari, convegni, mostre, spettacoli, riflessioni che coinvolgono istituzioni, leader religiosi europei, esponenti dell’associazionismo e della società civile, premi Nobel per la Pace, opinion leader e protagonisti del mondo della cultura per declinare la visione di una possibile nuova società basata sul concetto di Pace.
Per celebrare la giornata mondiale della pace, dal 16 al 22 settembre, avranno luogo due importanti manifestazioni:
• il Summit Europeo ebraico islamico, organizzato dal Muslim Jewish Leadeship Council (MJLC), che vedrà la partecipazione di 30 leader religiosi provenienti da tutta Europa e prevede:
o il 16 settembre l’assemblea annuale di MJLC presso l’ex chiesa dell’Ospedale di San
Rocco; o il 17 settembre nella mattinata un incontro istituzionale con il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e con il Vescovo della diocesi di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo; nel pomeriggio, dalle ore 16,30, si terrà una tavola rotonda aperta alla cittadinanza, presso l ‘Auditorium Gervasio del Conservatorio con il saluto dell’Assessore Giampaolo D’Andrea, l’intervento dei rappresentanti del Muslim Jewish Leadeship Council tra cui: il Mufti emeritus Mustafa Ceric (Bosnia) – Presidente onorario MJLC, il Rabbino Lody Van de
Kamp (Olanda) – vice presidente MJLC, l’ Imam Yahya Pallavicini (Italia) – vice presidente MJLC, il Rabbino Ariel Finzi (Italia) – rabbino capo per l’Italia Meridionale e la Rettrice dell’Università di Basilicata Aurelia Sole. Concluderà i lavori l’Intervento del Premio Nobel per la Pace e Presidente della Fondazione Città della Pace Betty Williams.
• Sud Earth, festival multiculturale di danza, teatro e musica che ha come capofila ARCI Basilicata e come partner l’Associazione Culturale Krikka, il CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli
Venezia Giulia, l’ASD Rionero in Arte e la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata. Gli spettacoli in programma, che coinvolgeranno i rifugiati ospiti dei progetti SPRAR della Provincia di Potenza, della Città di Matera e del Comune di Pietragalla, sono cosi articolati:
o il 19 settembre presso Piazza San Francesco alle 21,00 avrà luogo lo spettacolo di danza dal titolo “Zorba il Greco” realizzato da ASD Rionero in Arte, con la compagnia Danzaimmaginazione e i costumi di scena realizzati dai rifugiati accolti dalla Coop.
Sociale il Sicomoro con MEST; o il 21 settembre presso la sede del Le Monacelle alle 20,00 andrà in scena la prima nazionale dello spettacolo teatrale “Storie di persone in viaggio” prodotto dal CSS Udine insieme a Fondazione Città della Pace ed ARCI Basilicata;
o il 22 settembre presso il Parco del Castello alle 21,00 concluderà la manifestazione la presentazione del brano “We are one” realizzato da Krikka Reggae insieme ai rifugiati accolti nei progetti di Arci Basilicata ed il concerto di Enzo Avitabile e i Bottari.
Le due manifestazioni, organizzate con il patrocinio del Comune di Matera, della Fondazione Matera-
Basilicata 2019, dell’Università di Basilicata e della Camera di Commercio di Basilicata animeranno piazze, auditorium e sale del centro storico di Matera mentre, nella serata del 20 settembre alle ore 19,00, è prevista l’inaugurazione a Potenza di una mostra di arte contemporanea a cura dell’Associazione Visioni Future presso la Pinacoteca Provinciale.
Il Summit europeo ebraico islamico
Dopo il “Coalition Buliding Workshop“ svoltosi ad Amsterdam nel 2018, il Muslim Jewish Leadeship Council (MJLC) ha scelto Matera come luogo dove organizzare il primo Summit Europeo ebraico islamico. MJCL, è stato fondato a Vienna nel 2016 da 14 leader religiosi con l’obiettivo di rinnovare in Europa una cultura del rispetto delle identità religiose, in particolare quella ebraica e musulmana, ponendo al centro il patrimonio fondamentale che le tradizioni religiose rappresentano per ogni società e civiltà.
Matera è stata scelta per il Summit Europeo ebraico islamico, su invito del Premio Nobel per la Pace e Presidente della Fondazione Città della Pace Betty Williams, in quanto Capitale Europea della Cultura 2019. La cultura è infatti la chiave di volta per sviluppare ogni dialogo tra diverse religioni nel rispetto delle tradizioni reciproche; per questo converranno a Matera più di 40 leader religiosi tra cui principali rabbini capo ed i leader dell’Islam d’Europa per partecipare all’Assemblea del MJLC.
Si intende con questa importante manifestazione mettere al centro dell’interesse dell’opinione pubblica europea il tema del dialogo multi-religioso che è l’unica reale garanzia per costruire una convivenza pacifica.
L’incontro interreligioso, promosso da MJLC, è organizzato in collaborazione con KAICIID (King Abdullah Bin Abdulaziz International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue), COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana), UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), la Fondazione Città della Pace e la Soc. Coop. Sociale MEST.
Si tratta di una manifestazione unica con un respiro europeo che intende costruire le basi per il dialogo tra due religioni, spesso messe in contrapposizione in modo strumentale, che in realtà nei secoli hanno sempre dialogato ed hanno a lungo convissuto in modo pacifico.
SUD Earth
SUD Earth è un progetto che parte dal principio che l’arte performativa sia uno strumento molto efficace per unire i popoli. Per questo sono proposti spettacoli di musica, danza e teatro che mettono assieme le culture di tutti i SUD del mondo con una mescolanza di lingue, costumi, colori, movimenti e stili.
L’iniziativa, che vede come capofila ARCI Basilicata e come partner l’Associazione Culturale Krikka, il
CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, l’ASD Rionero in Arte e la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, ha come obiettivo quello di “esportare” la cultura attraverso le persone permettendo di coinvolgere lo spettatore all’interno di una diversità culturale che arricchisce
Il progetto, cofinanziato dalla Regione Basilicata – FSC, prevede nei giorni del 19, 21 e 22 settembre spettacoli di danza, rappresentazioni teatrali e concerti che coinvolgono direttamente sia le persone del luogo, sia i rifugiati accolti nei progetti della Fondazione Città della pace e dei suoi partner.
Gli spettacoli, ambientati nel suggestivo contesto del centro storico di Matera, diventano quindi il momento empatico in cui sperimentare la possibilità di un mondo migliore caratterizzato dalla pacifica convivenza tra diverse culture, tradizioni e religioni.
Il 20 sera, a Potenza, presso la Pinacoteca Provinciale, è prevista infine la partecipazione del Premio
Nobel per la Pace Betty Williams all’ inaugurazione della mostra di 30 artisti contemporanei, tra cui Giuseppe Penone, Mona Hatoum, Michelangelo Pistoletto, Antony Gormley e molti altri, dal titolo “La potenza dell’arte contemporanea” organizzata dall’ Associazione Visione Future, in collaborazione con la Fondazione Città della Pace, e curata da Lorenzo Benedetti con l’intervento di Sam Keller e che prevede la partecipazione di alcuni tra i più importanti galleristi e collezionisti attivi nel circuito internazionale dell’arte contemporanea. Nel corso della manifestazione saranno donate alcune opere alla Fondazione Città della Pace per sostenere le sue attività a favore dei rifugiati.
Partner di progetto
L’evento Pax Mater è organizzato dalla Fondazione città della Pace e coinvolge un ampio partenariato (in corso di definizione) di seguito riportato:
Con il Patrocinio di:
– Città di Matera, Fondazione Matera Basilicata 2019, Camera di Commercio della Basilicata, Università di Basilicata Enti ed associazioni partner:
– Il Servizio Centrale – SIPROIMI
– Mibac,
– Regione Basilicata – FSC – Provincia di Potenza, – Fondazione “Le Monacelle”,
– Cooperativa Sociale Il Sicomoro,
– Soc. Coop. Sociale MEST,
– Associazione Tolbà,
– Associazione Visioni Future
– Associazione Amici della Fondazione.
Summit europeo ebraico islamico:
– Muslim Jewish Leaders Council (MJLC),
– KAICIID (King Abdullah Bin Abdulaziz Interantional Centre For Interreligious and Intercultural Dialogue), European COREIS (Comunità Religiosa Islamica Italiana),
– UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), SUD Earth:
– Arci Basilicata,
– Associazione Krikka,
– CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
– ASD Rionero in Arte