Il Ministro della cultura Dario Franceschini è tornato a Matera per festeggiare i primi 30 giorni da capitale. Il 17 ottobre scorso la città dei Sassi è stata designata Matera a capitale europea della cultura per il 2019. Prima tappa in piazza Ridola con una breve sosta in piazzetta Pascoli per ammirare il panorama dei Sassi e poi visista alla Mostra per celebrare i 50 anni del film “Il Vangelo secondo Matteo” girato a Matera da Pier Paolo Pasolini. Quindi il trasferimento allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno per assistere al primo tempo di Italia-Danimarca under 21. Seconda tappa turistica per il Ministro in piazza Vittorio Veneto per scoprire una delle bellezze del nostro patrimonio, il Palombaro lungo, nel cuore del centro storico cittadino. Poi Franceschini è salito sul palco allestito presso la Prefettura e ha partecipato all’incontro pubblico condotto dalla giornalista materana Angela Mauro, attualmente impegnata nella redazione dell’Huffington Post. Presenti anche il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il vicesindaco di Siena, Fulvio Mancuso, e Nadia Carboni, project manager di Ravenna 2019. Tema della serata: il ruolo della cultura per far uscire l’Europa e l’Italia dalla crisi economica, e il programma di Italia 2019.
Dario Franceschini è stato fischiato allo stadio quando lo speaker ha annunciato la sua presenza in tribuna vip, confermando che non basta un titolo di capitale europea della cultura per cambiare in pochi giorni la mentalità delle nuove generazioni, evidentemente ancora troppo distanti dalla politica.
Nel corso del dibattito è stato trasmesso sul ledwall un originale ed esclusivo saluto del famoso regista israeliano Amos Gitai prodotto e gentilmente concesso dalla Lucana Film Commission e dal suo direttore, Paride Leporace. Nel breve filmato il regista ha citato Matera complimentandosi per il prezioso traguardo raggiunto.
Al termine del breve talk show, tradotto in tempo reale in LIS, la lingua dei segni italiana, dalla interprete lis professionista Marianna Flumero, spazio al progetto “Porta la tua scuola nel 2019” che ha visto impegnate un gran numero di scuole di tutta la Basilicata e, nell’ultima fase, 15 classi che, dopo aver effettuato un cammino con le industrie creative della Basilicata, hanno realizzato la mostra allestita nell’ex ospedale San Rocco, in piazza San Giovanni, che è ancora possibile visitare. Per l’occasione è salito sul palco l’imprenditore Pietro Di Leo che ha sostenuto questo progetto e che ha assegnato 4 premi ad altrettante scuole vincitrici. Si tratta di 4 lavagne luminose ad alto contenuto tecnologico. Le altre 11 classi hanno ricevuto un buono in libri di 200 euro assegnato dal Comitato Matera 2019.
La parte musicale con l’esecuzione del’Inno di Matera 2019 e dell’inno d’Italia è stata affidata all’Orchestra degli allievi del Conservatorio di musica materano intitolato a “Egidio Romualdo Duni”.
A seguire spazio a tre generi musicali differenti: la classica con Giuliana De Donno duo, jazz con il quartetto Onyx, lo ska dei Musica a manovella e la musica rock-elettronica dei Boost da Beat.
Michele Capolupo
La fotogallery della festa per Matera 2019 con il Ministro Franceschini (foto www.SassiLive.it)
Fuori i politici dal comitato Matera 2019. Se qualcuno pensa di giocarsi la propria candidatura per le prossime elezioni sfruttando meriti non suoi, si sbaglia di grosso. Il patrimonio naturale della città non può essere usato per la conquista di potere. Bene i fischi a Franceschini, ministro di un governo che porterà il paese a sbattere molto presto più di quanto non abbiano fatto i predecessori destrorsi e sinistrati di ogni categoria. L’unica salvezza è la democrazia diretta e partecipata. Il popolo deve autorganizzarsi, basta deleghe in bianco.
Ultimo disappunto, la mancanza di uno striscione contro le trivelle in Basilicata e contro i politici lucani sempre pronti a fare da tappetino alla politica nazionale per il proprio tornaconto.
Picas mi dispiace per te ma la nomina di città della cultura 2019 è una vittoria Politica, anche da noi si può fare buona politica, aver finalmente messo da parte le divisioni tra Matera Potenza Altamura per un obbiettivo comune è stata la.mossa vincente. Mi dispiace per te e i tuoi compagni capaci solo di contestare e fare casino ma siete perdenti, avete perso e continuerete a perdere. Politica non è una parola sporca è una grande parola e chi l’ha resa sporca ha le stesse responsabilità di gente come te che contesta a prescindere e magari avrebbe preferito che la città nominata fosse un’altra per poter fare bla, bla bla bla
Franceschini è stato applaudito in piazza e non fischiato. non so cosa sia successo allo stadio. Io ero in Piazza e ho sentito solo applausi per tutti i relatori presenti sul palco, compreso il ministro.
In piazza evidentemente c’era una platea molto accondiscendente a persone che non hanno nessun merito per il risultato raggiunto grazie al patrimonio già Unesco. Allo stadio invece c’era una vasta rappresentanza del popolo Lucano e il povero Franceschini è stato subissato di fischi al solo annuncio della sua presenza. Fossi in lei non mi straccerei le vesti per questa gentaglia che affamano i popoli per obbedire a logiche di un capitalismo finanziario che non riconosce nessuna Costituzione e nessuna sovranità popolare. Sono un materano che vive fuori e vedo che in città c’è poca criticità all’operato della classe dirigente che si spaccia di sinistra ma sono solo sinistri! Non farebbe male togliere dai propri occhi qualche fetta di prosciutto.
se vivi fuori, mi dispiace che non hai potuto sentire e vivere questa vittoria. ancora una volta ieri avevo i brividi a vedere il video della proclamazione. Lavoriamo tutti insieme per costruire un futuro.
Senza entrare nel merito di quanto dici, anche se il contrismo ed il disfattismo tout-court a me non sono mai piaciuti, permettimi di sottolineare un passaggio del tuo intervento che, francamente, mi lascia parecchio perplesso “In piazza evidentemente c’era una platea molto accondiscendente […] Allo stadio invece c’era una vasta rappresentanza del popolo Lucano”
Immagino quindi che la tua considerazione sia fatta sulla base di una valutazione reale e approfondita della gente che era in piazza e di chi era allo stadio, tutti meritevoli del massimo rispetto sia chiaro, non voglio in alcuna maniera svilire chi era allo stadio, ma a me sembra che tu accolga di buon grado i fischi e basta, da ovunque essi partano, fosse anche una platea di criminali incalliti.
Per il resto concordo con te sul rammarico che in piazza non ci fossero segnali del disappunto dei Lucani verso le politiche estrattive di questo governo nella nostra regione
Per sgombrare ogni dubbio, alla proclamazione di Matera Capitale ero a festeggiare anch’io in piazza. E vi assicuro che chi vive fuori gioisce molto di più di chi vive in città. Anche se la mia personale lontananza è quasi metaforica visto la distanza (Bari).Se uno vi indica la luna con il dito indice, non popete guardare la punta del dito. Sto cercando solo di mettere in guardia chi ha davvero avuto il merito di questo enorme risultato, compresi i miei concittadini, dalle liturgie trionfalistiche di tutti i rappresentanti politici. I sacramenti amministrati nel cielo della politica, spesso nascondono dietro la retorica dei festeggiamenti le violenze consumate sulla città e sui cittadini. E mentre ci si immedesima nella nobile fisionomia del cittadino sovrano, non ci si accorge di avere perso anche quel residuo di autonomia che risiedeva nella rappresentanza. Di esserne stati privati da leggi elettorali che escludono le posizioni “incompatibili”. Caro GIELLE, lei ha perfettamente inglobato dentro di se questa cultura. Non posso che prendere atto di questo suo oltranzismo che assomiglia molto a quello dei politici attuali, di vedere chi non la pensa uguale un vero e proprio nemico. Deve sapere, che la Politica per me, non è assolutamente “una cosa sporca” come dice lei. E non sono certamente io responsabile di grotteschi palcoscenici di cui i politici si rendono artefici. Non sono certamente io a rendere sempre più schiavo e privo di diritti fondamentali il cittadino. Non sono certamente io ad allontanare il 48% della popolazione dalle urne, ma mi rendo conto che questi argomenti richiederebbero una discussione più approfondita ed un’altra sede. Quindi, per me la Politica è una cosa talmente seria che mi accorgo che se non fosse per la ricchezza del nostro patrimonio naturale ed artistico nessuno si sarebbe accorto di Matera. Matera, che a tutt’oggi non ha nessuna area attrezzata per parcheggiare e non portare più nel centro cittadino le auto. Ci sono delle aree (vedi Mulino Padula e poi Barilla) che la politica pare le abbia date già nelle mani di cementificatori. Ma non voglio far polemica. Matera Capitale della Cultura spero sia davvero un’occasione per tutti e che i tecnici possano portare fino in fondo i loro programmi. Mi auguro solo che la cittadinanza non sia passiva e vigili affinchè questo territorio possa davvero fare il salto di qualità. Sono i cittadini che devono appropriarsi della Politica e non il contrario. Nel mio piccolo lo faccio, spero di non esserne buttato fuori dagli oltranzisti moderni.