Tra pochi giorni Matera vivrà un periodo solenne che l’ha sempre coinvolta spiritualmente. Ma è anche un momento sociale e con sfumature profane. E’ il periodo pasquale con le processioni, le ritualità, le magiche atmosfere, le curiosità della tradizione popolare materana e l’imponenza della Settimana Santa. E’ il periodo più importante per la cristianità, la risurrezione, la vita che sovrasta la morte.
Dal 16 al 25 aprile 2014 l’Associazione MUV Matera intende ripercorrere tutto questo con una nuova iniziativa espositiva dal titolo “Matera, Pasqua e tradizioni” che sarà inaugurata mercoledì 16 aprile alle ore 20,00 presso il Circolo Culturale L’Atrio in Via San Biagio 27.
La nostra Pasqua sarà rievocata con le foto della raccolta di Nino Vinciguerra, dell’archivio Vincenzo Sarra e dai racconti in dialetto di Angelo Sarra.
La mostra sarà inoltre impreziosita da suggestivi acquerelli a tema di Tony Montemurro e sarà visitabile tutti i giorni dalle 19,30 alle 21,00.
Nino Vinciguerra, collezionista appassionato di storia materana, ha già condiviso il suo prezioso materiale in precedenti mostre anche extraregionali. Ha partecipato a incontri e trasmissioni televisive su storia e folklore della nostra città e nel 2005 ha pubblicato il libro “Da Largo Plebiscito a Piazza Vittorio Veneto” presentato in occasione della mostra di cartoline su Piazza Vittorio Veneto proprio presso il Circolo L’Atrio. Da una definizione di Domenico Bennardi del MUV: “La collezione di Nino Vinciguerra è davvero notevole, una delle più curate e ordinate che abbia mai visto da un punto di vista della conservazione. Molto ricca e variegata, non solo foto e cartoline ma anche carteggi, libri e documenti storici. Lo ringrazio per aver creato questa eccezionale raccolta, importante per la memoria storica della città di Matera. Nino non è tra quelli che custodisce in segreto la sua raccolta, ha deciso di offrire generosamente a tutti il proprio materiale condividendolo anche online, in linea con lo spirito con cui nasce il MUV”.
Vincenzo Sarra (Matera, 1915-1996) raccolse foto di Matera e delle famiglie lucane, creando un ricco archivio che, come ha scritto Antonio Giampietro in “Lucania luoghi e personaggi della sua storia”, consentiva ai ricercatori di ricostruire iconograficamente l’itinerario e il divenire della nostra terra. Commendatore dell’Ordinis Sancti Silvestri Papae, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, fu insignito della Croce di Cavaliere della Repubblica. Sarra aveva l’ambizioso progetto di realizzare un “Museo storico della fotografia”; desiderio concretizzato con il “MUV” (Museo Virtuale della Memoria Collettiva) dal nipote Domenico Bennardi che, con altrettanta passione, gestisce la raccolta del nonno.
Angelo Sarra è perito agrario e storico autodidatta, ha operato in qualità di funzionario presso l’ispettorato Provinciale per l’Agricoltura di Matera, il Consorzio dei Comuni non Montani del Materano, l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Basilicata e il Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Basilicata. Ha scritto, per la pubblicazione “Artigianato Matera” a cura di Franco Di Pede – Studio Arti Visive – Matera, il testo “u sp’rté-r (lo spartaio) le canne, i salici, i polloni”, Tipografica Matera (1997), è inoltre autore del prezioso Dialetto di Matera -dizionario- “na chèdd” di parole in disuso. E’ iscritto alla SIAE come autore di testi di parte letteraria, con il numero 488892. Ha costituito e diretto dall’anno 1080 il Gruppo Folk Matera ed ha inciso i long-playing (LP), di cui è autore di testi, “Canti Folkloristici Materani” volume 1° e 2°, anno 1983, 1984, contenente ventidue brani, depositati presso la SIAE. Ha pubblicato “Proverbi e Modi di Dire del Dialetto Materano” e “Soprannomi Materani” (2006) editi da Grafiche Paternoster Matera. Ha promosso, preparato e realizzato , in varie scuole due “cantabimbi” in vernacolo lucano con numerose manifestazioni in costumi tradizionali in canali televisivi regionali. Collabora con l’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, di cui è membro del Comitato Tecnico Scientifico, e con l’Associazione Onyx Jazz Club Matera come esperto e divulgatore di tradizioni popolari (lessico, gastronomia e costumi).
Tony Montemurro, eclettico artista naif saldamente radicato ai Sassi di Matera, città in cui vive e opera. Attraverso la sua arte, animata dalla potenza dei colori, dalla forza della sua lirica e dalla vitalità delle sue argille ha lottato contro la “cultura della dimenticanza” sin da quando le case dei Sassi vennero murate e la civiltà contadina cancellata dalla storia. Infatti, con le sue opere rivivono i vicinati e la coralità di un mondo di luci e di voci, usanze e tradizioni religiose che divulgano messaggi di valore spirituale e sociale. Ribattezzato il “pittore dell’antropologia figurativa”, Montemurro espone in Italia e nel mondo, in un continuo dialogo tra i Sassi ed i luoghi simbolo di altre culture. Ha ottenuto premi e riconoscimenti e le sue opere sono state pubblicate con ogni mezzo mediatico. Tra le numerosissime mostre e pubblicazioni, suggello delle sue qualità di artista è indubbiamente la vernissage inaugurata da Papa Giovanni Paolo II a Matera, il 27 aprile 1991.