Dopo l’annuncio che il Women’s fiction festival non si terrà nell’edizione 2016 in una nota il consigliere comunale Salvatore Adduce dichiara: “Di queto passo sarà abolita anche la festa di San’Eustachio”. Di seguito la nota integrale.
Matera continua a marciare speditamente al passo del gambero.
La pausa di un anno del Women’s fiction festival è solo l’ultimo dei tanti passi indietro che la città, capitale europea della cultura, sta facendo. Aumentano, dunque, le preoccupazioni per il 2019.
Qualche mese fa è stata cancellata, meglio dire abbattuta, la bella iniziativa che da 5 anni si svolgeva a Matera in coincidenza della Settimana Santa, “Mater Sacra”, che era diventata uno degli attrattori della città e della Basilicata. Adesso viene annunciata la soppressione (temporanea?) di uno degli eventi letterari più interessanti d’Italia, il Women’s Fiction Festival che negli anni si è guadagnato la stima delle più importanti case editrici e di grandi testate giornalistiche nazionali e internazionali, e soprattutto di scrittrici e scrittori di fama mondiale che grazie al Festival hanno scelto Matera anche per ambientare i loro romanzi.
Il Women’s Fiction Festival costituisce un caso unico nel panorama nazionale delle manifestazioni letterarie per l’originalità del modello.
E’ l’unico Festival in Europa dedicato alla narrativa di genere.
E’ l’unico Festival in Europa che vede lo svolgimento in contemporanea di un congresso internazionale dove si incrociano i bisogni delle scrittrici con quelli degli editori e degli agenti letterari e dove si studiano le nuove tendenze del mercato editoriale.
E’ l’unico luogo in Italia dove chi ha un manoscritto nel cassetto può presentarlo a case editrici ed agenzie letterarie creando occasioni formidabili di produzione e diffusione della cultura, e di lavoro.
E’ l’unico Festival letterario in Italia in cui i libri vengono presentati dagli autori non solo al pubblico adulto ma anche ai bambini ed ai ragazzi nelle scuole e nelle piazze.
E’ un Festival al quale i partecipanti al Congresso da tutto il mondo pagano una quota di iscrizione e tutte le spese di viaggio e soggiorno.
Insomma un vero e proprio esempio di iniziativa culturale coerente e per molti aspetti anticipatore del viaggio che Matera ha fatto per diventare capitale europea della cultura.
Gli organizzatori hanno deciso di sospendere per un anno il Festival per evitare un dimagrimento forzato della qualità e del suo posizionamento fra gli eventi letterari europei per consolidarlo, almeno questo è l’auspicio, nel 2017.
Io penso che sia un grave errore soprattutto in questo momento interrompere il Women’s Fiction Festival. In una delle regioni a più basso indice di lettura in Italia, è sbagliato sospendere una delle manifestazioni letterarie più importanti che ha tradotto la parola cultura in azioni concrete a larga divulgazione.
In Basilicata e a Matera si finanziano eventi che si consumano nell’arco di pochi minuti senza alcuna vera ricaduta sul fronte della produzione culturale e, soprattutto, senza nessun contributo alla crescita culturale dei cittadini. Per tenersi alla larga dall’“eventificio” bisogna fare molta attenzione a non dare spazio ai “compagnucci della parrocchietta”.
In questo senso spetta al Comune di Matera mantenere aperto il dialogo con tutti al fine di meglio programmare ed organizzare le tante iniziative divenute patrimonio non solo della città ma spesso dell’intero paese, e facendo una scelta finalizzata a sostenere quelle più adatte al percorso che Matera sta facendo.
In poco meno di un anno a Matera sono state finanziate una serie di iniziative di dubbio valore culturale e persino la Legge Regionale sullo spettacolo viene utilizzata per premiare i conoscenti più vicini. Urge una seria riflessione e discussione sulla programmazione culturale per evitare che lo sforzo fatto negli ultimi anni risulti vanificato.
Salvatore Adduce
Purtroppo è così! Si era capito subito dopo l’insediamento di questa amministrazione che, fare “cultura” è come avere la convinzione che all’equatore possa nevicare. Il loro interesse è solo quello di “occupare poltrone”, pensare a chi sarà il presidente della fondazione Matera2019, ad attendere indicazioni da Potenza, a siglare PATTI che erano già sottoscritti qualche tempo addietro, a pagare compensi stratosferici ad alcuni amministratori, ecc., ecc.
Sta di fatto che fino ad oggi non è stato fatto NULLA, sia per quanto concerne l’ordinaria attività amministrativa e, ancor meno riguardo agli “EVENTI” che dovrebbero essere contenuti nel progetto per portare Matera ad essere degna di arrivare al 2019. Mi sembra di assistere all’assalto al CARRO DELLA MADONNA DELLA BRUNA. Si lotta a chi deve prendersi il pezzo migliore. La torta vegetariana da spartirsi quella è.! Se poi si infila nel “piatto ricco” anche POTENZA e BARI andrà a finire come succede effettivamente il 2 Luglio, con il carro “stracciato” e la festa finita.
Questa amministrazione, fatta la dovuta esclusione di un assessore che realmente lavora, mi sembra paragonabile ad una TIGRE che in cattività che viene nutrita a base di “verdure”.
Il materano sta guardando, per ora, sapendo però che Matera è stata una delle prime città del sud ad insorgere nell’ultima guerra mondiale.
nino silecchia
Cari elettori di Matera, non eravate voi che fischiavate Adduce ogni volta che passava? Non eravate voi che volevate un sindaco materano come se gli altri fossero alieni? Non eravate voi a dire che a sinistra erano tutti ladri? ATTACATV O C…!!!!