Al fine di individuare progetti comuni fra la provincia di Salerno, il comune di Sarno, e la città di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, su iniziativa dell’archeologa Chiara Prascina della Faber srl e in collaborazione con l’università degli studi della Basilicata si è tenuto oggi, in municipio, un incontro con Giuseppe Canfora, Sindaco di Sarno e Presidente della provincia di Salerno; Vincenzo Salerno, assessore alla Cultura del Comune di Sarno, Maria Bellomo, presidente commissione consiliare alla Cultura, Antonio Orza, portavoce del Sindaco, Salvatore Santorelli, staff del sindaco, Emilia Longobardi, della segreteria di Antonio Valiante, vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania. La delegazione è stata accolta dal sindaco, Salvatore Adduce, dalla Soprintendente ai Beni artistici e storici della Basilicata, Marta Ragozzino, dagli assessori comunali Pasquale Lionetti e Pasquina Bona, da Emmanuele Curti, dell’Università degli studi della Basilicata.
“Matera 2019 – ha detto Chiara Prascina – rappresenta la possibilità concreta per un rilancio delle terre del Mezzogiorno d’Italia e può diventare epicentro di sperimentazioni e di laboratori per affrontare in un’ottica attenta e più acuta le problematiche di queste terre: da Matera, città della vergogna e poi oggi del riscatto a Sarno, terra che sta lavorando per un forte affrancamento dalla devastazione ambientale della frana del 1998, al territorio di Salerno e alle sue ampie potenzialità e forti contrasti”.
Nel corso dell’incontro sono emerse interessanti relazioni fra due territori in movimento come la provincia di Salerno e quella di Matera.
“Se si considerano le diverse iniziative culturali che caratterizzano la Provincia di Salerno in questi anni si possono evidenziare alcuni appuntamenti ormai stabili (le manifestazioni musicali di Ravello, il festival internazionale del cinema per ragazzi di Giffoni ecc) accanto ad una ricchezza ambientale e paesaggistica che si esprime nella vasta superficie caratterizzata dalla presenza dei Parchi nazionale e Regionali (Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Parchi Regionali della Campania, Parco Letterario su Basile di Bracigliano)”.
Al termine della riunione si è deciso di costituire un gruppo di lavoro che lavorerà su diverse ipotesi progettuali fra cui la possibilità di scambiarsi esperienze e modelli di intervento sui parchi intesi come luoghi e contenitori di storie e identità territoriali tra Basilicata e Campania (dalla dea Mefite alle riforme della terra in Basilicata e in Campania in un quadro che tenga insieme la fragilità del territorio sarnese nocerino post frana el’ecosistema lucano devastato da un uso sconsiderato delle sue risorse naturali).
“E’ stata una riunione operativa molto utile – afferma il sindaco Adduce – finalizzata a costruire un ponte solido fra Matera, Sarno e la provincia di Salerno. L’idea è ora quella di individuare ulteriori aree geograficamente e culturalmente affini, come l’asse più meridiano costituito da Salerno, Pontecagnano, Eboli e poi l’area pestana a forte valenza archeologica e il Cilento, la zona dei Parchi su cui iniziare a ragionare in sinergia in modo da poter avviare una serie di riflessioni e azioni, come fatto per il progetto di Matera 2019, guardato sempre di più come a un modello sperimentale per lo sviluppo innovativo del Mezzogiorno”.
Nei prossimi giorni la Giunta comunale di Sarno approverà una delibera con la quale ratificherà il suo sostegno a Matera 2019. Infine, dalla discussione è emersa la necessità di lavorare sui temi della formazione e di individuare a Sarno imprese creative e culturali sul modello di Matera 2019.