Per la rubrica Matera Story riportiamo il contributo dello storico materano Gianni Maragno. Di seguito la sua segnalazione che riguarda un riconoscimento prestigioso assegnato al Commendatore materano Michele Gattini, fratello del più noto Giuseppe Gattini.
Molteplici sono stati nel corso del passato millennio i rapporti tra la Città di dei Sassi e Malta; essi sono riconducibili fondamentalmente al ruolo ed all’azione esercitati, in territorio materano, dall’Ordine Cavalleresco Gerosolimitano, che nell’isola segnata dalla predicazione di S. Paolo ha avuto – e continua ad avere – il fulcro di indirizzo e di governo per le numerose attività che svolge in tutto il mondo.
Oltre alle Chiese ed ai palazzi di Matera che recano in modo inconfondibile i segni della presenza continua dell’Ordine di Malta sono di notevole interesse le vicende che hanno visto protagonisti nei secoli passati esponenti dell’aristocrazia locale.
Nella continua attività di scandaglio e di ricerca di documenti storici relativi alla nostra città Gianni Maragno nell’ambito delle attività del suo Laboratorio Multimediale di Via delle Beccherie, ha rinvenuto una interessante testimonianza che mette in risalto l’attribuzione di un prestigioso riconoscimento dell’Ordine di Malta al Commendatore Michele Gattini, fratello del più conosciuto Conte Sen. Giuseppe Gattini.
A breve l’associazione dei lucani “Giustino Fortunato” di Napoli ha programmato una giornata seminariale dedicata al ruolo esercitato nel territorio materano dall’Ordine Cavalleresco di Malta e ai suoi più insigni esponenti provenienti dalla nostra Regione.
Si riporta fedelmente un resoconto di cronaca della stampa locale proprio di cento anni orsono relativo a questo conferimento.
Da: IL CORRIERE MATERANO ANNO1 N.5 del 21 giugno 1913
Nell’ordine di Malta il comm. Gattini Gran Priore
Con vivo piacere registriamo la notizia che ci giunge da Napoli che l’esimio Commendatore Michele Gattini, l’illustre fratello del nostro venerando Senatore Conte Giuseppe Gattini, è stato elevato al grado di Bali, ossia Capo del Gran Priorato di Napoli e Sicilia dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Il sacro militare Ordine di Malta chiamavasi dapprincipio Ordine Ospitaliero di S. Giovanni di Gerusalemme, ed è antica gloria non pure italiana, ma più propriamente napoletana. Alcuni negozianti d’Amalfi, infatti, ottennero nella prima metà del secolo XI dal Califfo d’Egitto il permesso di fabbricare due chiese presso il S. Sepolcro, a cui aggiunsero ospizi per pellegrini ed infermi.
Gerardo Tunc, che fu il primo priore dell’Ordine divenuto in breve assai numeroso e potente, prese parte alla Prima Crociata, e così i suoi successori che si chiamarono Gran Maestri a tutte le guerre successive contro i saraceni, musulmani o turchi che fossero, con grandissimo valore e con varia fortuna.
Di là passarono nel 1292 a S. Giovanni d’Acri, nel 1308 a Cipro, nell’anno seguente a Rodi e nel 1530 a Malta, lor concessa da Carlo V, che con atto eminentemente politico volle porre un baluardo formidabile tra le scorrerie de’ Turchi ed il bacino occidentale del Mediterraneo. La loro flotta fu emula di quelle di Venezia e di Genova, e de’ loro fasti son piene le storie e le cronache.
Non è a meravigliar quindi che pontefici e principi cristiani in ogni tempo e dapertutto facessero a gara a rimunerar l’Ordine di numerosi privilegi, sontuosi donativi e cospicui feudi; e nella nostra provincia avevano a Matera le commende di S. Spirito e di Picciano, nonché a Grassano, a Venosa ecc.
I cavalieri nobili o di giustizia solo potevano, com’anch’oggi, esser Bali, Gran Priori e Gran Maestri; i cavalieri di grazia venivano innalzati a tal grado pel loro valore.
A Matera sono stati provati di Malta i Firrao, i Gattini,i Malvinni, i Troiano ed i Venusio; e si ebbe la croce di grazia il poeta Tommaso Stigliano, da cui assunse il nome la nostra Scuola Normale.
Ma l’Ordine, che componevasi di 8 lingue o nazioni, è ridotto dopo la perdita di Malta nel 1798, a solo due, cioè Boemia e d’Italia, quella con uno e questa con tre Gran Priorati, ossia del Lombardo-Veneto, di Roma, e di Napoli e Sicilia. A quest’ultimo, ch’è il più importante per numero, reso vacante per la morte dell’eccellentissimo Balì Luigi Capece-Minutolo, principe di Ruoti, è stato con interessante votazione assunto il 15 maggio ultimo il Commendatore Gattini, che può dirsi il più anziano Cavaliere dell’Ordine, con venirne riconfermato il 29 istesso dal Gr. Magistero.
Non credasi però che quest’Ordine, di cui è insignito anche il nostro Re, e molti altri principi e Sovrani, abbia fatto del tutto il suo tempo: esso si rende anch’oggi utili e ben visto.
Oltre al grande ospedale di Tantor, ha a Napoli una sala con trenta letti aggregata agl’Incurabili, a tutte sue spese mantenuta,con medici, cappellani,inservienti e materiali propri; ed a Roma ha una sezione della Croce Rossa con treni-ospedali e tutto l’occorrente sanitario e di guerra, che ha fatto ottima prova nelle grandi manovre, ed ultimamente ha coadiuvato il Governo, con una nave-ospedale a Tripoli. La nomina adunque del Comm. Gattini a Gran Priore onora non solo la famiglia, ma anche il nostro paese.
Dove pertanto non da ieri si conosce e si apprezza l’altissima mente ed il nobilissimo cuore del Comm. Michele Gattini, il quale ai suoi meriti grandissimi unisce quello impareggiabile di una grande modestia. A cui non crediamo far torto, rendendo noto che, fra l’altro, l’egregio uomo non trascura di studiare la storia millenaria dell’importantissimo Ordine, di cui è vanto e decoro. Così egli ha dato per le stampe, da parecchio, un “Sunto storico” del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ovvero di Malta – Napoli, Tip. Di G.M. Priore, 1899, in-8°, dedicato a Sua Maestà il Re, allora Principe di Napoli e Bali Gran Croce dell’Ordine istesso; ed ha già compilate, lasciandole ancora inedite, altre due importanti monografie: a)Manuale del Cavaliere Gerosolimitano; – b) Ricerche storiche sui Priorati, Baliaggi e Commende del S.M.O. Gerosolimitano nelle provincie meridionali d’Italia, avanti la caduta di Malta.
All’illustre uomo giungano gradite, fra tante, le nostre congratulazioni.
Complimenti a Maragno per il lavoro che sta facendo. Se non sbaglio è lui che ha scritto il bellissimo libro sul Monaco Bianco.