Il Consiglio provinciale approva lo statuto del Comitato promotore di Matera 2019
Il Consiglio provinciale di Matera ha approvato lo statuto del Comitato istituzionale promotore di “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
“La Provincia di Matera – ha dichiarato il presidente del Consiglio, Aldo Chietera – è stato il primo Ente a riconoscere le opportunità di sviluppo che un tale progetto avrebbe comportato per tutta la regione. Sin dall’inizio accolse con convinzione ed entusiasmo la proposta dell’Associazione “Matera2019” promotrice di quella che all’inizio sembrava un’idea troppo ambiziosa e che oggi si palesa come la chiave di volta della Basilicata. Da allora ha sempre portato avanti un dialogo con il mondo associativo e con quello istituzionale, convinta che una sfida di questa portata possa essere vinta solo se condivisa.”
“Tutti i consiglieri, insieme alla giunta e al presidente Stella, – ha proseguito Chietera – hanno sottolineato con forza la volontà di costruire un percorso che a partire dal prossimo 29 luglio, con la sottoscrizione dal notaio dello statuto che regolerà il funzionamento del Comitato istituzionale “Matera 2019”, assumerà una fisionomia ufficiale che ci guiderà nella costruzione del progetto di candidatura. Un ponte verso un futuro più generoso che dovrà ergersi su strategie efficaci e lungimiranti, non avremo una chance altrettanto importante.”
“La data di oggi – ha evidenziato il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella – conferma la volontà di questa Amministrazione di correre per la vittoria e il rilancio del territorio. Consapevoli della portata epocale che un traguardo del genere, se raggiunto, potrebbe comportare per i lucani. Non si tratta solo di visibilità internazionale, realizzazione di infrastrutture e creazione di un indotto culturale di notevole rilevanza, qui è in gioco la possibilità di riscattare la nostra autonomia e la nostra voglia di protagonismo. Non saremo scelti perché ne abbiamo bisogno, saremo scelti per il calibro delle nostre proposte. La competizione si giocherà sul terreno della meritocrazia, non avremo altre risorse che le nostre intelligenze e la nostra creatività. Se saremo capaci, uniti e originali sapremo sfruttare i nostri gap e trasformandoli in risorse avremo vinto una partita davvero unica. Dovremo sempre ricordarci che sarà indispensabile giocare con il cuore e con la testa coinvolgendo tutti i cittadini, tutte le comunità e tutti coloro per i quali scendiamo in campo armati di cultura e volontà.”