Inserito nell’ambito di VisioniUrbane, progetto promosso dalla Regione Basilicata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, Maverick Campus si propone come un organismo di ricerca complementare ai centri di formazione e di ricerca istituzionali e privati. Il campus, che si svolge da settembre 2015 a giugno 2016 nello spazio pubblico materiale (i quattro Centri per la Creatività della Regione Basilicata) e in quello immateriale (Maverick Campus Internet Suite), pone al centro delle sue attività lo studio della relazione tra pratiche artistiche e pluridisciplinari, luogo, territorialità e sfera pubblica.
I partecipanti al campus, selezionati tramite bando pubblico fra artisti, architetti, urbanisti e curatori, attivi in ambiti disciplinari collegati alla sfera pubblica, nati o attivi sul territorio lucano sono: Massimiliano Bonomo, Donato Faruolo, Nicoletta Guglielmucci – Carmela Rinaldi come membri del collettivo “Sguardo Contemporaneo”, Federica Fierri, Alessandro Fusco. Il gruppo di ricerca costituito, per tutta la durata del campus sviluppa progetti dedicati ad un luogo scelto e allo spazio regionale ed extra-regionale (Info: http://maverick-campus.org/onair/category/partecipanti/).
Maverick Campus / Lab. #2
Il primo laboratorio che si è svolto a settembre 2015 con la partecipazione di Enrico Lunghi, Direttore “The Grand Duke Jean Museum of Modern Art” di Lussemburgo, si è focalizzato sul territorio come prodotto culturale e come forma di rappresentazione e sull’isolamento, l’astrazione e la connessione tra spazio e luogo al di là della cartografia. Ad accompagnare i lavori sono stati i contributi, tra gli altri, di Daniele Geminiani, artista e curatore del Padiglione di Haiti alla 54° Biennale d’Arte di Venezia; Francesco Marano, docente di Antropologia Visuale all’Università della Basilicata; Emil Mirazchiev, direttore di Art Today – Center for contemporary art di Plovdiv (Bulgaria), Paolo Verri, direttore di Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura.
Il secondo laboratorio di Maverick Campus si intitola Un’idea del Sud Italia…Preludio al ritratto di un territorio: il suono come strumento di indagine e trasmissione, e sarà tenuto da Anne-Lou Vicente e Raphaël Brunel, critici d’arte e curatori indipendenti, fondatori del progetto editoriale e della piattaforma “Volume – What You See Is What You Hear”, la prima rivista d’arte contemporanea, semestrale e bilingue, dedicata ai temi e alle istanze del suono, alle complesse relazioni tra forme visive e sonore sia nell’ambito artistico contemporaneo che storico.
Mentre il primo laboratorio è stato prevalentemente teorico, il secondo, che si terrà presso gli spazi del Centro per la creatività Tilt di Marconia di Pisticci (21-24 marzo), unirà la teoria alla pratica attraverso l’utilizzo del design acustico come medium di ricerca. Il laboratorio offrirà ai partecipanti l’occasione di acquisire nuovi strumenti e metodologie utili per l’indagine e lo sviluppo dei loro progetti in corso. A partire da materiali sonori eterogenei e in seguito a diversi momenti di lavorazione degli stessi si rivelerà, tra documentario e finzione, tra pratica individuale e pratica condivisa, il ritratto sensibile dei luoghi coinvolti nei progetti. La sessione laboratoriale aperta alla cittadinanza, oltre al gruppo di lavoro accoglierà ospiti locali e nazionali che con le loro esperienze e competenze arricchiranno la prospettiva progettuale interdisciplinare che caratterizza Maverick Campus, allo scopo di condividere con il pubblico lucano e non gli esiti del laboratorio come processo di ricerca e di progettazione. Tra gli ospiti invitati, interverranno: Riccardo Arena – artista, creatore di progetti indipendenti a lungo termine in diversi paesi del mondo i cui contenuti si delineano come una successione di eventi che nascono durante articolate investigazioni del territorio. Francesco Giannico – co-fondatore “AIPS-Archivio Italiano del Paesaggio Sonoro”.
Antonio Graziadei – architetto, archeologo, presidente di “Paesaggi Meridiani” laboratorio di ricerca sul paesaggio.
Piergiuseppe Pontrandolfi – professore dell’Università degli Studi della Basilicata. Docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica svolge attività di ricerca sulle politiche urbane e territoriali e sulle nuove forme di governo del territorio, con particolare riferimento ai temi della programmazione negoziata.
Massimiliano Selvaggi – direttore “P.Stories” progetto di storytelling urbano e auto-narrazione territoriale.
A chiusura del Lab #2, mercoledì 23 marzo dalle ore 19 alle ore 20.30, Giovanni Lami, artista e musicista sperimentale che esplora i confini del paesaggio sonoro, della ricerca elettroacustica e dell’ecologia del suono, presenta il progetto BIAS in una performance pensata per Maverick Campus negli spazi del Centro per la Creatività TILT. BIAS è un progetto iniziato nel 2015 durante i programmi di residenze artistiche a cui Lami ha partecipato (Hotel Pupik in Austria, Syros in Grecia con Michael Pisaro e Deborah Stratman e Forte Marghera in Italia), ed è dedicato allo studio dei suoni prodotte dai materiali, dai supporti e dai dispositivi tecnici e tecnologici in rapporto al passare del tempo. Per diversi mesi e in diverse condizioni ambientali, Lami ha sepolto alcuni nastri magnetici, facendo sì che il materiale ferromagnetico di supporto ed il supporto plastico del nastro venissero degradati in modo totalmente imprevedibile ed irreversibile. Quei nastri poi sono stati “riciclati” e utilizzati su diversi registratori a bobina (principalmente un paio di Nagra IV-S/SJ), andando ad “appoggiare” tutto lo sviluppo del lavoro sull’aumento del rumore di fondo causato dalla degradazione degli agenti ambientali, inserendo nei lunghi loop di suoni dei registratori, dei nastri, di lamelle e di piccoli oggetti catturati da quattro microfoni, oltre piccoli frammenti di cori registrati in Grecia totalmente deformati. Il suono esito di questo processo di degradazione resta così in una zona grigia di indeterminazione e allo stesso tempo di confine sonoro, dove ogni piccolo evento colpisce ed influenza tutti gli altri in un cambiamento incessante. Il progetto BIAS sarà pubblicato in Aprile 2016 dall’etichetta musicale inglese Consumer Waste.
Maverick Campus / Cos’è
Il programma di Maverick Campus, diretto da Angelo Bianco, Giusy Checola e Roberto Martino è caratterizzato da una dimensione processuale, dialogica e produttiva che include l’osservazione; l’analisi; l’elaborazione teorica e pratica; il confronto dal vivo e on line con esperti, artisti e ricercatori di diverse discipline nazionali e internazionali; e la progettazione locale ed extraterritoriale. Il programma 2015-2016 di Maverick Campus, inoltre, intende riflettere sulla “qualità” della partecipazione del pubblico inteso come abitante, cittadino o visitatore, e dunque come fruitore, attivatore e co-creatore di processi di trasformazione spaziale, sociale e culturale nel territorio, argomento sempre più predominante delle politiche cittadine. Il programma completo del campus, composto da laboratori, conversazioni, screening video e incontri aperti al pubblico, è disponibile nello spazio web del Campus maverick-campus.org.
Partners:
MUDAM – The Grand Duke Jean Museum of Modern Art, Lussemburgo
VOLUME – What You See Is What You Hear, Parigi
“CECILIA” – Centro per la Creatività Tito-Potenza
UNIVERSITA’ DELLA BASILICATA – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: architettura, ambiente, patrimoni culturali dell’ Università degli Studi della Basilicata;
ARCHIVIAZIONI – Arte e progettazione nella sfera pubblica, Puglia e Basilicata
CREA – Centro di ricerca per agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Foggia
ART TODAY – Center for contemporary art / Plovdiv, Bulgaria
Maverick Campus / Info
date: dal 21 al 24 marzo 2016
sedi: Centro per la creatività TILT, V. Quattro Caselli / Marconia di Pisticci (MT)
orari: dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 17.30 alle ore 20.30