La pancreatite acuta: altre cause . E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 111° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
L’alcol etilico, il comune alcol presente nel vino, birra, superalcolici, ecc., causa almeno il 30 % di pancreatiti nei paesi occidentali; contrariamente a quello che si pensa è responsabile di pancreatiti croniche solo nel 10 % dei casi. Si pensa che ciò avvenga per tossicità diretta dell’alcol sulle cellule pancreatiche o per precipitazione di proteine e calcificazioni nei condotti pancreatici che comportano quindi una pancreatite acuta per una stasi e quindi ipertensione a monte. Gli episodi di pancreatite acuta da alcol raramente sono severi, ma col ripetersi determinano una fibrosi del parenchima pancreatico sino a progredire verso una pancreatite cronica con insufficienza pancreatica.
Ci sono anche alcune sostanze tossiche che possono portare alla pancreatite acuta, tra queste ricordiamo l’alcol metilico, che, a volte può inquinare l’alcol etilico in quanto la differenza di temperatura di distillazione è di soli 2 gradi e ciò accade in particolare nella distillazione casalinga dell’alcol per la produzione di “grappe nostrane”. Infatti uno dei motivi per cui è vietato dalla legge la distillazione casalinga è anche questo. E’ da ricordare anche la potente neurotossicità dell’alcol metilico. Anche alcuni insetticidi organofosforici, molto usati in agricoltura, possono essere causa di pancreatite acuta. Infine il veleno dello scorpione detto Trinità determina pancreatite acuta per eccessiva stimolazione delle cellule pancreatiche. Il fumo aumenta il rischio di pancreatite acuta, oltre alla cronica, ma non ne è causa diretta.
I farmaci raramente provocano pancreatite acuta, ma ne sono una delle cause importanti. Più di 120 sono i farmaci implicati, ma spesso le segnalazioni sono solo aneddotiche. Fortunatamente queste pancreatiti da farmaci tendono ad essere lievi o medie e spesso regrediscono spontaneamente senza aver bisogno di cure, se non la sospensione del farmaco sospetto. I farmaci incriminati sono davvero tanti e alcuni di uso comune, ma non sto a menzionarli per non destare preoccupazioni negli utilizzatori, basta che si ribadisca il concetto che molto raramente sono causa di pancreatite acuta e che nella maggior parte dei casi sono forme lievi autolimitantesi.
Le malattie dismetaboliche, quali l’ipertrigliceridemia, sono, dopo la calcolosi biliare e l’alcol etilico la terza causa di pancreatite acuta, causando circa il 5% di pancreatiti acute per danno diretto sulle cellule pancreatiche.
I traumi sono altre cause di pancreatiti; ferite d’arma da fuoco o da taglio che colpiscono il pancreas causano delle pancreatiti acute, spesso, a causa dell’anatomia, coesistono danneggiamenti anche di altri organi vicini. Una causa frequente di pancreatite acuta può essere un trauma chiuso per compressione del pancreas sulla colonna vertebrale, tipico è il trauma causato dal volante negli incidenti stradali, ma lo sono anche colpi violenti alla parte superiore dell’addome indotti da altre cause che non provocano discontinuità dei tessuti cutanei e muscolari, per questo sono definiti traumi chiusi.
Una causa frequente di pancreatite acuta è una procedura gastroenterologica definita ERCP (Endoscopic Retrograd Cholangio Pancreatography) che viene utilizzata per la diagnosi (oggi non più) e la operatività endoscopica di alcune patologie biliari e pancreatiche. Delle semplici iperamilasemie asintomatiche e autoregredenti si registrano nel 35-70% delle ERCP eseguite. Quando si usava l’ERCP diagnostica (oggi sostituita dalla colangio-wirsung Risonanza Magnetica) si aveva una pancreatite acuta nel 5% dei casi. Nelle ERCP operative, come per l’asportazione di calcoli dal coledoco o l’inserimento di protesi biliari o pancreatiche il tasso di pancreatiti acute è del 7%. E’questo un argomento molto dibattuto dai gastroenterologi che praticano questo tipo di endoscopia interventistica, molto utile ma in cui è possibile questa grave complicazione. In genere ne sono colpiti i giovani, le donne, quando c’è una storia di pregresse pancreatiti acute, quando la bilirubina nel sangue è normale. Si può realizzare più frequentemente nei casi in cui si è iniettato il dotto di Wirsung, nelle incannulazioni difficili della papilla del Vater, che è un piccolo organo sfinteriale che regola l’emissione nel duodeno della bile e dei succhi pancreatici, oppure per motivi strettamente tecnici, quali la poca esperienza nell’eseguire tale metodica, il non uso di un filo guida nell’incannulazione della papilla, il non uso di uno stentdi protezione nel dotto pancreatico nelle sfinterotomie difficili. Il meccanismo per cui si viene ad avere una pancreatite acuta è l’aumento di pressione in tutto il sistema di canalicoli pancreatici determinato dall’iniezione del mezzo di contrasto o dall’edema dei tessuti della papilla del Vater secondari al trauma meccanico o dalla corrente elettrica del bisturi.
Alcuni gastroenterologi sostengono che una malformazione molto comune (5-10 % della popolazione sana), chiamata “Pancreas Divisum”, su cui non ci soffermiamo, può predisporre o addirittura essere causa di pancreatite acuta. Verosimilmente, se ci si trova di fronte ad una pancreatite acuta e c’è un pancreas divisum e sono state escluse tutte le altre cause, questo può esserne la causa.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it