“La scrittura breve è uno spazzolino per il cervello”, scrive il giornalista Beppe Severgnini. Si tratta, in effetti, di una forma di scrittura che costringe all’essenzialità, all’omissione del superfluo. Eppure, nonostante questo, non si oppone allacreatività e non banalizza la lingua, anzi.”Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve”annotò una volta il filosofo Blaise Pascal.
Parte da queste premesse il percorso sulla microscrittura “How to blog”, ideato nel 2012 dal professor Pino Suriano, giornalista e blogger, e proposto quest’anno all’IIS Fermi di Policoro nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa (Pof). Gli alunni hanno potuto gratuitamente fruire di un percorso di scrittura breve creativa (narrativa, poetica o aforistica) associata a un utilizzo cosciente dei social network. L’idea di fondo è questa: “Visto che usiamo i social costantemente, perché non provare a farlo bene, curando stile, forma e qualità dei contenuti?Perché non imparare a scrivere per i social?”.
Sono venuti fuori interessanti testi, candidati per il concorso internazionale su “La brevità come strategia di scrittura: la creatività in 140 caratteri”, promosso dal Liceo Federico II di Altamura e giunto quest’anno alla quarta edizione.
Tra i circa 350 tweet giunti da tutta Europa, sono stati selezionati, per una menzione speciale, due dell’Istituto Fermi di Policoro. Sono quelli composti da Vincenzo Rinaldi e Giorgia Calone. I ragazzi dovevano produrre scritture brevi (nel limite dei 140 caratteri del social network Twitter) sul tema: “Acqua, vita e poesia”.
Rinaldi ha prodotto una scrittura aforistica: “Ciò che rende bello il deserto è il pozzo che nasconde”. Di taglio più poetico quella di Giorgia Calone, che ha associato l’acqua al tema del pianto e della nascita: “Lacrime solcano il viso/ urla di bimbo che nasce / pianto di donna senza sorriso/ ricordi di vita che piange”.
Gli alunni sono stati premiati lo scorso 6 aprile presso la sala consiliare di Altamura, alla presenza della dottoressa Giuseppina Lotito, Dirigente del Provveditorato agli Studi di Bari.
“Con il percorso di microscrittura del professor Pino Suriano e con quello di poesia della professoressa Mariangela Fiorenza – spiega il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino – stiamo sperimentando nuove strategia di scrittura. Il sapere umanistico non è solo conoscenza della produzione letteraria altrui, ma implicazione personale nella straordinaria avventura dello scrivere”.