Attiva a Matera dal 2 febbraio 2015 l’UDU Bas, un nuovo soggetto associativo, attualmente l’unico, nell’ambito universitario della città di Matera. Ad annunciarlo sono Antonio Giulio Loforese e Pegah Moshir Pour, rispettivamente Presidente e Coordinatrice UDU Bas.
La denominazione dell’associazione è UDU Bas – Unione degli Universitari Basilicata. UDU Bas è fondata dagli stessi studenti dell’Università degli Studi della Basilicata, che ogni giorno devono sopportare disservizi e carenze. Di seguito la nota integrale.
Dall’analisi delle necessità verso una soluzione concreta, lunedì 2 febbraio 2015 nasce l’UDUBAS (Unione degli universitari della Basilicata), sindacato studentesco confederato con l’associazione UDU (Unione degli universitari), organizzazione democratica, antifascista, multietnica, ambientalista, antirazzista, autonoma, laica e apartitica, a difesa della Costituzione Italiana, come definito dall’Art. 2 dello Statuto di fondazione. L’associazione viene fondata nella città di Matera, nel contesto di riferimento culturale universitario, cui è necessario contribuire al fine di raggiungere, attraverso un nuovo processo di partecipazione studentesca, l’obiettivo di Matera Città Universitaria.
I fondatori dell’associazione sono gli stessi studenti che ogni giorno frequentano i luoghi accademici della Basilicata, affrontando problemi quotidiani derivati dalla mancanza di una visione strategica e
delle potenzialità nel breve, medio , lungo termine che l’università può offrire. L’UDU Bas denota, infatti, come, nel rapporto tra Regione, città e università, sia necessario ristabilire un dialogo fruttuoso senza il quale ogni tutela e garanzia per lo studente viene a mancare.
Investire nell’università, non può più essere solo uno slogan retorico, deve significare incrementare e migliorare servizi locali e regionali, trasporti, biblioteche, mense, aule studio, alloggi e strutture
sportive (C.U.S.), molto spesso inadeguate o carenti, in particolar modo nella sede materana.
Il diritto allo studio, inoltre, non può essere subordinato ai ritardi endemici della pubblica amministrazione, dei competenti uffici regionali e dell’azienda regionale dei diritti allo studio (ARDSU) , che nel 2015 si trova nella condizione di non poter ancora erogare le borse di studio dell’anno accademico 2013/14.
È necessario fornire, quanto prima, risposte concrete a problemi reali.