Il consiglio studenti dell’Unibas in una denuncia la mancata costituzione delle stanze google meet per permettere la visione della seduta di laurea del 14 e e 15 dicembre scorsi ai familiari e amici dei laureandi. Di seguito la nota integrale.
È sempre vero che in atenei di piccole dimensioni è più facile avere un totale ascolto delle esigenze studentesche e un pieno impegno per la risoluzione delle stesse? La risposta, purtroppo, non è affermativa ma cambia in relazione alle esigenze di cui si parla.
Quando si realizzano attività e progetti si racconta sempre l’UniBas come un microcosmo dove tutto funziona. Quando ci sono questioni spinose da risolvere, però, il microcosmo si frantuma in frasi di circostanza e rinvii istituzionali.
È questo il caso delle sedute di laurea in intimità di alcuni dipartimenti dell’ateneo. Attualmente, le normative in vigore dispongono una capienza massima per le aule e un contingentamento degli ingressi. Vi è però la possibilità di attivare stanze virtuali grazie alle quali parenti, amici, fidanzat*, ecc., possono assistere a uno dei momenti più significativi della carriera e della vita degli studenti. Anche in questo caso però si creano problemi spesso evitabili.
A nostro avviso, dopo 18 mesi di esperienza con la DaD, non è accettabile assistere all’impossibilità di garantire tale trasmissione audio-video. Il motivo? L’indisponibilità (momentanea) di una (una!) unità di personale tecnico!
Questo nonostante gli stessi docenti, secondo il regolamento della didattica interno (e vista l’esperienza), dovrebbero saper attivare questa modalità di trasmissione per lo svolgimento delle lezioni, in caso di quarantene e/o di positività tra gli studenti.
A ciò si aggiunge, come già accennato, il limite di due accompagnatori per candidato, regola comprensibile nel caso di aule con capienza ridotta e numero elevato di studenti laureandi.
Tuttavia non si spiega come l’Aula Magna di Ateneo (a cui si ricorre per le sedute di laurea) venga regolarmente utilizzata con la capienza massima di 172 posti solo per le lezioni o per la recente inaugurazione della facoltà di medicina, mentre dell’Università si vieta l’accesso di 5 persone per ciascun candidato durante le sedute di laurea in presenza (composte mediamente da 20 candidati). Sembra quasi che il virus si trasmetta in maniera diversa a seconda dello scopo per cui si utilizzano le aule.
Questo divieto, insieme a tante altre risposte forniteci che non stiamo qui ad elencare, offende il buonsenso e la disponibilità degli studenti UniBas, e noi siamo stanchi di aspettare.
Vogliamo la normalità che abbiamo aiutato a ricostruire.
Il consiglio studenti dell’Unibas