Lunedì 28 dicembre 2015 alle ore 18 presso lo studio D’Imperio in Piazza Vittorio Veneto, 34 a Matera Lo scrittore, giornalista e regista Emanuele Pecoraro sarà a Matera il 28 dicembre per presentare il discusso cortometraggio sul femminicidio “Solitudini pericolose”, che ha segnato il suo esordio dietro la macchina da presa.
Nel corso della serata sarà inaugurata la mostra fotografica con immagini di set e di scena realizzata da Laura Camia.
“Solitudini pericolose”, scritto da Lorenzo De Luca, interpretato da Elisabetta Rocchetti (lanciata nel mondo della celluloide da Matteo Garrone ne “L’imbalsamatore” e apprezzata attrice ne “L’amore è eterno finchè dura” di Carlo Verdone e “Il cartaio” di Dario Argento) e Antonio De Matteo (ha lavorato nelle pellicole di Marco Bellocchio “Buongiorno notte” e “Bella addormentata”), con le musiche composte e dirette dal Maestro Marco Werba, la supervisione artistica di Laura Camia e la produzione di Pierfrancesco Campanella (tra le sue regie più famose “Bugie rosse” e “Cattive inclinazioni”) è un minifilm che tratta in maniera totalmente originale e fuori dagli schemi argomenti di forte impatto sociale come la solitudine, la spasmodica ricerca di comunicare tramite i social network, il femminicidio e le nevrosi alimentari. Inizialmente tacciato di estrema scabrosità e di istigazione alla perversione per la crudezza delle scene, e nonostante il primo nulla osta con divieto ai minori di 18 anni, in seguito derubricato ai 14, da parte della Commissione Censura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha ottenuto in pochi mesi molti consensi e numerosi premi.
Nel corso della serata verrà inoltre presentato il suo ultimo libro “Marco Ferreri, l’uomo contro”.
Si tratta di un saggio dedicato a un Maestro del cinema italiano, in assoluto uno degli autori più originali e dissacranti, che ha consegnato alla storia della celluloide una cospicua serie di capolavori assoluti, da “La donna scimmia” a “Dillinger è morto”. Di lui oggi, a quasi vent’ anni dalla sua scomparsa, ci si ricorda meno del dovuto ed anche quando era in vita non è mai stato fra i cineasti più “venerati”, considerato sia dal pubblico che dalla critica troppo eccentrico, caustico e poco indulgente verso ipocrisie, convenzioni e falsi moralismi.
Il giornalista e neo-regista Emanuele Pecoraro ha avuto l’idea di ricordarlo attraverso l’ideazione di un documentario a lui ispirato. In attesa che si creino le premesse produttive e distributive per realizzarlo, ha deciso di pubblicare questo volume, introdotto dal noto regista e produttore cinematografico Pierfrancesco Campanella e commentato dal Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vincenzo Cimino, nel quale spiega per filo e per segno come intende confezionare il suo progetto, dalla sceneggiatura al piano di produzione.
A corredo della ipotetica opera sono previsti vari spezzoni di 9 film tra i più significativi di Marco Ferreri, quali “La carrozzella”, “Il seme dell’uomo”, “La grande abbuffata”, “Non toccare la donna bianca”, “Ciao maschio”, “Chiedo asilo”, “Storie di ordinaria follia”, “I love you” e “La casa del sorriso”, che saranno inseriti in montaggio, insieme a varie interviste con protagonisti attori, tecnici, maestranze ed anche gente comune. Forse per ricordarci un’epoca vicina nel tempo ma antidiluviana nella memoria, in cui esisteva un cinema italiano corrosivo e “contro”, nel quale bastava anche un solo intellettuale dall’unghia affilata per grattare via le false certezze del modernismo, mostrandoci impietosamente la scimmia dietro l’uomo ed il nulla dietro la scimmia.
Perchè una cosa è certa: Ferreri fa parte del patrimonio culturale della nostra Nazione ed appartiene quindi a tutti noi. Anche se qualche volta fingiamo di dimenticarcene.
Emanuele Pecoraro è giornalista, scrittore e regista. Nel 2015 ha curato per Lithos il catalogo d’Arte “Mario D’Imperio” e pubblicato “Solitudini pericolose: il corto dello scandalo”, ispirato all’omonimo mini-film da lui diretto e prodotto da Pierfrancesco Campanella e, per l’appunto, “Marco Ferreri, l’uomo contro”.
Tra i vari riconoscimenti ricevuti: la “Medaglia d’argento” quale miglior regista esordiente consegnato da Giuliano Montaldo nel corso della prestigiosa manifestazione “Una vita per il Cinema 2014”, l’“Oscar dei Giovani” nell’ambito del “Premio Personalità Europea 2014”, il trofeo per il “Miglior Corto Horror” (“IveliseCineFestival 2015”), il secondo premio al “Torino Comics Horror Fest 2015” e la Targa speciale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti (2015) per l’impegno nella cinematografia e nella saggistica.
Il suo sito internet è www.emanuelepecoraro.it