Per la rubrica “La storia siamo noi” in esclusiva su SassiLive lo storico Nino Vinciguerra ricorda il il preside materano Emanuele Pizzilli. Di seguito la nota integrale.
Un personaggio che ha rappresentato in maniera eccellente il mondo della cultura materana è stato Emanuele Pizzilli. Un uomo a cui, per quello che è stato e per quanto ha fatto, la città dovrebbe essere grata quanto meno diffondendo la sua conoscenza alle giovani generazioni. Era nato a Matera il 12 luglio 1920 da Vincenzo, detto “Vcìnz u pjp” (Vincenzo il pupo perché era un bell’uomo, fondatore e primo presidente del Comitato per i festeggiamenti di Maria SS. della Bruna) e da Rosa Acito. Emanuele Pizzilli, che fu amico d’infanzia di Nicola Morelli (scultore materano), dopo essersi formato al Liceo Classico “Emanuele Duni” si iscrisse alla facoltà di lettere dell’università di Firenze dove, in quel periodo, insegnava filosofia Eustachio Paolo Lamanna (suo pro cugino). Dal 1942 al 1944 prestò servizio militare (suo commilitone era Emilio Colombo) ma, pur tra mille difficoltà e tanti sacrifici, non tralasciò gli studi. La Commissione Regionale Toscana gli conferì il riconoscimento di Patriota per il suo coraggio e per il valore dimostrato nel corso della seconda guerra mondiale. Emanuele Pizzilli fece parte anche del “Fronte della Gioventù” che si costituì a Firenze partecipando in prima linea alla lotta contro il nazifascismo ed ebbe l’onore del riconoscimento di “Partigiano”. Nel 1944 Pizzilli si laureò in Lettere e, tornato a Matera, insegnò nel Liceo Ginnasio “Duni” e nell’Istituto Magistrale “Tommaso Stigliani”. Fu un vero e proprio educatore e, tutt’oggi, i suoi sani principi sono punto di riferimento per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo e per chi ha avuto il piacere di immergersi nella sua mitezza. Rimase a lungo nella scuola e, per diversi anni, fu preside di varie scuole medie (sia a Matera che in provincia). Una sua passione fu il giornalismo; infatti, sin dal 1954, fece parte dell’Ordine dei Giornalisti come pubblicista. Scrisse sul quotidiano “Il Tempo” di cui fu Direttore Responsabile della Redazione di Matera e fu corrispondente del quotidiano politico, organo del Partito Liberale, “Risorgimento Liberale” (giornale diretto da Marco Pannunzio che fu tra i fondatori del rinato Partito Liberale e poi del Partito Radicale). Pizzilli fu anche corrispondente del quotidiano milanese “Il Giorno” (giornale voluto da Enrico Mattei) e del “Corriere Canadese”, quotidiano in lingua italiana fondato nel 1954. Inoltre, diresse il mensile dello Snals “Insieme” e collaborò con riviste ed emittenti radiotelevisive locali. Inoltre, fece parte della Sezione Materana della Deputazione di Storia Patria e fu nominato Commendatore della Repubblica. Emanuele Pizzilli è stato una figura eminente, di prestigio, garbatamente autorevole e soprattutto dall’alto profilo morale. Sempre coinvolto in prima persona nelle iniziative culturali, ha onorato Matera con i suoi scritti e con la sua vasta conoscenza della storia locale. “Il Preside”, come veniva comunemente e affettuosamente chiamato, morì improvvisamente il 23 febbraio 1997, compianto da amici e da tutte quelle persone che l’avevano apprezzato per le sue doti e per i suoi principi. Antonio Del Salvatore, Provveditore agli Studi, scrisse su “Insieme”: “Uomo di elevate qualità morali e di intelletto, con il supporto di una profonda cultura di estrazione umanistica, per le sue doti di probità e di altruismo, per la sua capacità d’apertura, di comprensione e di disponibilità verso tante contingenze umane, si è accreditato alla generale estimazione e all’affettuosa e rispettosa simpatia di quanti avevano occasione di incontrarsi con lui. Ha vissuto la sua esistenza con semplicità e senza infingimenti sulla dimensione di quei valori della sana tradizione che trovano convergenza nella sua coscienza morale e civile, sempre dedito al lavoro e alla famiglia”.
Nino Vinciguerra
Nelle foto Emanuele Pizzilli (foto Archivio Vinciguerra)