Grazie all’impegno ormai da anni della Pro-loco di Viggiano e con il patrocinio del Parco Nazionale Appennino Lucano, il Comitato UNPLI Basilicata e l’Azienda di Pomozione Turistica Basilicata con il contributo di “Antissa Edizioni” di Viggiano si è tenuta a Viggiano domenica 20 gennaio la cerimonia di premiazione del Concorso di Fotografia “Nonni di Basilicata”.
Raccogliere immagini dei più caratteristici e importanti personaggi dei paesi lucani; premiare le più interessanti raccolte fotografiche attestanti le peculiarità, la complessità e la storia dei centri lucani dal punto di vista culturale e antroplogico, questi gli obiettivi del concorso. Questa una edizione speciale sotto certi aspetti, caratterizzata “dall’immortalare” l’immagine dei nonni e nello specifico di Basilicata. Una risorsa indispensabile per la crescita culturale e affettiva dei giovani, sia anche come memoria storica del nostro territorio la loro importanza del ruolo di nonni all’interno delle famiglie e la società in generale, nonché a valorizzare la loro grande conoscenza la loro esperienza che possono trasmettere alle nuove generazioni. Prima della proclamazione dei vincitori, nel corso della serata dedicata anche alla giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, sono state lette alcune poesie in dialetto viggianese, e spiegati alcuni detti popolari e parole in disuso. Si è proceduto poi a decretate le foto vincitrici del concorso, tutte bellissime, difficile la scelta ha spiegato il Dott. Gaetano Caiazza presidente della Pro loco Viggiano, la Commissione giudicante, ha scelto comunque i sei finalisti, ma il verdetto finale è stato molto emozionante a tratti commovente, poiché per la prima volta in assoluto sono stati giudicati i sette autori tre dei quali al 2° posto ex aequo: De Marsico Lino di Pisticci; Rocco Scattino di Ferrandina; Luigi Pierre di Tramutola, terzo posto ex aequo per : Vincenzo Spina di Gallicchio. Edoardo Giuseppe Defina di Armento e Andre Colpietro. Di fatto è proprio vero ogni foto racchiude a se un ricordo da portare sempre nel cuore, che ci porta a riflettere su loro ruolo di educatori e testimoni in un ‘epoca di rilevanti cambiamenti sociali. Il Dottor Caiazza ha dato appuntamento per il prossimo anno chiudendo con una massima “Tutto passa, tutto va via per cui se puoi scatta sempre una fotografia”.