Un gruppo ha lavorato per far realizzare una mappa della città ai bambini. Altri hanno provato a costruire una rete dei centri di ricerca scientifici della Basilicata ed a traferire in modo ludico ai più piccoli le loro attività. Un altro gruppo, invece, ha lavorato sui giochi del passato. Sono solo alcune delle numerose idee che sono state al centro del laboratorio organizzato negli spazi di UnMonastery dal Comitato Matera 2019 e dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. Per quattro giorni, e per dieci ore al giorno, le docenti olandesi della Waag Society di Amsterdam Helma Vanrijn e Astrid Roijlubsen hanno coinvolto i 15 partecipanti, da insegnanti a ricercatori scientifici, a esperti di comunicazione per elaborare progetti coinvolgendo direttamente gli utenti secondo il metodo cosiddetto “users as designers”.
Oggi la chiusura del corso in una conferenza stampa a cui hanno partecipato le docenti, i partecipanti e i rappresentanti del comitato Matera 2019 e dell’ambasciata.
“E’ stata un’esperienza molto interessante –ha detto Rossella Tarantino, project manager del comitato Matera 2019 – nata dalla intesa sottoscritta a Roma nella sede dell’ambasciata olandese. Abbiamo lanciato un avviso sulla piattaforma della community e subito sono arrivate tantissime adesioni. Questa iniziativa, infatti, ha suscitato molto interesse fra competenze diverse fra loro. Questi laboratori – ha concluso Tarantino – ci aiutano molto a fare in modo che Matera diventi sempre di più una città per i bambini”.
All’incontro con i giornalisti ha partecipato Bas Ernst, responsabile del settore Cultura e Turismo dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. “Per l’ambasciata – ha detto Ernst – è molto importante lavorare con Matera. Crediamo molto che la cultura e la creatività possono aiutarci a migliorare la società creando nuovi posti di lavoro. Vogliamo creare reti e connessioni fra operatori a livello internazionale. L’Italia è per l’olanda il quinto mercato. Credo che lavorare con le sei città inserite nella short list sia importante perché possono dare qualcosa in più all’Italia, all’Olanda e all’Europa. Questo progetto non finisce qui. Siamo già discutendo su nuove iniziative di collaborazione sia a Matera che in Olanda”.
Soddisfatte anche le docenti. “Siamo molto contente – ha detto Astrid Roijlubsen – di questa esperienza anche perché abbiamo trovato un ambiente straordinario e molto stimolante. Questi laboratori servono alla comunità che li ospita, ma anche al nostro istituto che in questo modo attraverso lo scambio relazionale accresce ulteriormente le proprie competenze”.
Diverse le testimonianze dei partecipanti raccolte durante la conferenza stampa.
Doreen Hagemeister, cittadina di origine tedesca vive con la famiglia a Matera da diversi anni: “Credo di poter parlare a nome di tutti. Questa iniziativa ci è molto piaciuta perché ci ha insegnato a coltivare un approccio diverso all’apprendimento e all’insegnamento”. Per Memi Di Troia “La cosa più bella è stata quella di conoscere tante persone che lavorano in ambiti diversi. Ieri ci siamo recati alla scuola Nicola Festa ed è stato sorprendente scoprire le tantissime idee dei bambini. Abbiamo creato un’altra piccola rete che si propone di allargarsi ad altre esperienze”.
A tirare le conclusioni è stato il direttore del comitato Matera 2019, Paolo Verri: “Questa è stata un’altra occasione per migliorare le nostre competenze di cittadini. Vogliamo costruire una cittadinanza europea attraverso uno scambio di esperienze e di competenze. Una contaminazione di saperi utile a chi la riceve , ma anche a chi la offre. Le tante richieste di partecipazione pervenute ci dimostrano che c’è molta voglia di Europa. Ora vogliamo trasferire questo laboratorio in altri centri della Basilicata perché siamo convinti che Matera cresce se cresce tutta la regione”.