Domenica 16 agosto 2015, a partire dalle ore 18.30, nell’ambito delle manifestazioni estive, per iniziativa della Pro Loco, in collaborazione con il MIG Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Atelier “Guido Strazza” – Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” e l’Amministrazione Comunale, a Castronuovo Sant’Andrea si ripeterà, come ormai consuetudine dal 1980, la Serata della Cultura, condotta da Mario Trufelli e dedicata alla cultura coniugata nei suoi diversi aspetti, senza mai dimenticare il territorio.
Interviste, letture di poesie, presentazioni di libri, video-proiezioni e grandi mostre, scandiranno le ore della serata che si svolgerà nel suggestivo scenario diPiazza Castello, da sempre luogo prediletto per tale iniziativa che, dalle lapidi apposte sulle pareti del Palazzo Marchesale che qui si affaccia, ancora fa riecheggiare le parole dei personaggi illustri (Leonardo Sinisgalli, Giovanni Pugliese Carratelli, Dino Ademesteanu, Albino Pierro, Manlio Rossi-Doria, Rocco Mazzarone) che nel corso degli anni hanno legato il paese alla realtà nazionale.
Dopo il ricordo di Carlo Levi, in occasione dei tre anniversari del 2015 (40 anni dalla morte, 70 dall’uscita diCristo si è fermato a Eboli, 80 dall’arrivo in Lucania, prima a Grassano e poi a Aliano), sarà la sorpresa di aver trovato un nuovo importante poeta lucano, in dialetto materano, a dare il “la” alla serata: Franco Palumbo (Matera 16 novembre 1930 – 30 settembre 2011). A quattro anni di distanza dalla sua scomparsa, le edizioni della Cometa pubblicano un libro importante, il canzoniere materano per eccellenza, U rispir du vicinonz, affidandolo alle cure di Francesco Bruni e Franco Vitelli che non solo pongono le basi per una sistemazione critica del dialetto della città dei Sassi ma mettono in evidenza le grandi qualità di Palumbo poeta. Giuseppe Palumbo, già impegnato in mattinata nel corso di fumetto promosso dal MIG, ci restituirà “il respiro del vicinato” facendoci ascoltare la voce del padre che recita le sue poesie.
La Lucania terra di scrittori avrà un altro momento importante nell’incontro con Gaetano Cappelli, che ritorna a Castronuovo Sant’Andrea, dopo la sua partecipazione, lo scorso 21 giugno, alla Notte bianca del libro e della letteratura organizzata dal MIG. Questa nuova occasione è dovuta all’uscita di una fantasia romantica: Le stanze dell’antico silenzio, pubblicato dalle Edizioni della Cometa. È il primo romanzo di Cappelli e risale al 1981. Fu scritto per Radio 1, quindi è un radiodramma in 12 puntate con tutte le connotazioni della novità e della curiosità. Tratto da L’innamorato della montagna, un racconto “fantastico” di Iginio Ugo Tarchetti, racconta la storia di Fiordalisa ed è ambientato in un paese della Basilicata, Picerno per l’esattezza, il paese natale di Beppe Salvia che proprio a Castronuovo ricevette il “Premio Sinisgalli per la giovane poesia”.
Al centro della serata Mario Trufelli ha posto l’intervista, supportata da documenti video, a Ettore Appella, direttore della sezione di Immunologia chimica del laboratorio di Biologia cellulare del centro per la ricerca sul cancro, dell’Istituto internazionale della salute di Bethesda nel Maryland. Il ricercatore, da tempo annoverato tra i dieci scienziati italiani più importanti del mondo per i rilevanti studi nella lotta contro le malattie tumorali, è originario di Castronuovo e ritornerà per l’occasione, dopo decenni di lontananza, nel paese che nel 1933 gli diede i natali. L’intervista di Trufelli che, nel 1977, inviato della trasmissione Rai “Check-up”, si recò a Chevy Chease per parlare con il ricercatore lucano impegnato da circa venti anni, in un laboratorio accanto a quello del famoso virologo Gaytusek premio Nobel per la ricerca scientifica nel ’76, nell’analisi delle sequenze di peptici o proteine ad una sensitività altissima, si soffermerà sulle frontiere poste dalla scienza all’insorgere di una così grave malattia, anche per le attuali problematiche scatenatesi in Val d’Agri.
Degno corollario della serata, le mostre tese a coniugare Europa e territorio: “Lo sguardo di Mario Cresci. 50 fotografie degli ultimi 50 anni”, “I grandi galleristi-editori del XX secolo: Carl Laszlo. Opere di Axelos, Beck, Béothy-Steiner, Billeter, Bohm, Buchholz, Chin, Fajò, Forbat, Gallina, Grutzke, Kolar, Kraft, Krieglstein, Kovacs, Leblanc, Ligeti, Lohse, Maatsch, Ring, Roccamonte, Schad, Schröder-Sonnenstern, Stange, Staudt, Tornquist, Ulrichs, Vasarely”, “L’incisione del Novecento in Lucania: Rocco Falciano. Opere dal 1958 al 1985” e “I grandi incisori del XX secolo: Luigi Bartolini. Opere dal 1914 al 1963” inaugurata lo scorso 18 luglio. Ognuna di queste mostre, ospitate nel MIG e nel Castello, verrà commentata da Giuseppe Appella, Marco Falciano, Maria Allegretti e Michela Castelluccio.
La serata avrà come commento musicale la Piccola Orchestra Stabile in un programma di canzoni da Satie a Poulenc.