Giovedì 25 luglio 2019 a Irsina con partenza dalla Valle degli Orti è in programma un evento per celebrare Luigi Di Gianni. L’evento proseguirà fino al Museo Civico Ianora e si concluderà in piazza Garibaldi.
Maestro di cinema e documentarista di ispirazione antropologica, tra i massimi autori europei, parte della cui opera è conservata presso la Fondazione dell’Università di Tubinga e presso la Cineteca di Bologna, nei mesi che hanno preceduto la sua scomparsa ha inteso compiere il suo ultimo atto d’amore verso la Basilicata, terra di cui era originario per discendenza paterna. Ha espresso cioè il desiderio che la sua eredità culturale, composta da alcune migliaia di testi insieme con gli arredi che componevano il suo studio (la scrivania, la libreria, il pianoforte, quadri, sculture, ecc.) trovasse nuova dimora proprio in Basilicata, dove ha realizzato decine di documentari – tra cui “Magia Lucana” – e in parte il lungometraggio di finzione “Il tempo dell’inizio”: con la precisa intenzione di ricostruire in terra lucana il suo luogo creativo, secondo la disposizione originaria conservata per oltre mezzo secolo nella sua casa romana.
Su suggerimento e con il fattivo contributo del suo amico e collaboratore Alessandro Turco, è stato individuato – quale depositario della sua memoria artistico-culturale – il Comune di Irsina che, pur non essendo una località direttamente collegata alla sua produzione filmica, si è dimostrato il più sensibile e attivo nell’accogliere fattivamente il desiderio del Maestro.
Nel corso di un evento in programma ideato e realizzato dallo stesso Alessandro Turco in omaggio a Luigi Di Gianni, sarà annunciata la nascita, nei prossimi mesi, del Centro Studi “Luigi Di Gianni”: che vedrà, unitamente alla ricomposizione del suo studio e alla fruibilità del materiale in esso contenuto, la realizzazione – come nelle intenzioni del Maestro – di una sala di proiezione e di un teatro di posa dove giovani registi lucani possano effettuare riprese di carattere formativo-sperimentale.
Il progetto del 25 luglio, presentato dall’Associazione Culturale “Pier Paolo Pasolini” di Matera, patrocinato e sostenuto dal Comune di Irsina e dal Gal Start 2020, è dedicato a “Luigi Di Gianni narratore del Silenzio del Sud”, come lo ha definito in un recente articolo il quotidiano “Il Manifesto”. Infatti, sarà proprio l’omaggio metaforico alle radici della cultura antropologica e del cattolicesimo pagano della civiltà contadina, che il maestro ha lungamente indagato, il riferimento dell’azione poetica che si inerpicherà dalla Valle degli Orti fino al borgo di Irsina: una processione di dodici asini, con al seguito giovani autori e registi, che – partendo appunto dalla Valle degli Orti e attraversando la mostra fotografica di Andrea Ulivi sul mondo del “Silenzio” dei monaci benedettini – concluderà il proprio percorso in piazza Garibaldi, davanti all’edificio che nei prossimi mesi ospiterà il Centro Studi “Luigi Di Gianni”. Qui, il Silenzio, custodito per tutto il pellegrinaggio dagli asini, sarà come consegnato al Maestro, e all’immagine che lo ritrae sul dorso di un asino, risalente alle riprese de “La Madonna del Pollino” (1971).
L’idea della processione degli asini nasce in omaggio al Maestro, alla sua affezione per i riti pagani e cristiani del nostro Paese, al suo amore per la civiltà contadina, per “gli ultimi e i vinti”, come spesso diceva, al suo sguardo ironico sulla realtà. L’asino rappresentava per il Maestro l’immagine di un’umiltà silenziosa di cui sognava il riscatto. Ed ecco che, da sempre sfruttato e visto come un “povero idiota”, in questa occasione, come nel celebre film di Robert Bresson “Au hasard Balthazar”, l’asino diventa protagonista e portatore di bene, come Luigi Di Gianni avrebbe voluto. Qui non sarà carico di fatica ma “carico di Silenzio”.
Al maestro Luigi Di Gianni, che è stato per anni presidente della Lucana Film Commission, sarà subito dopo dedicata una pubblica elegia a cui parteciperanno tra gli altri Lucio Di Gianni (regista, figlio di Luigi), Lidya Marchak (moglie del maestro), Salvatore Verde critico cinematografico e membro della “Lucana Film Commission”, Ferdinando Mirizzi docente di Antropologia Culturale dell’Università degli Studi della Basilicata.
Tiziana Bagatella, attrice di teatro, cinema e televisione, che annovera tra le sue collaborazioni, registi quali Bolognini, Zeffirelli e Albertazzi, sarà la presentatrice d’eccezione.
Per la circostanza, sarà presente ad Irsina anche il celebre soprano Raina Infantino, che intonerà un vecchio canto della tradizione musicale popolare siciliana, dedicato all’asino e cantato in anni passati da suo marito, Luigi Infantino, in molti teatri del mondo.