Al giornalista Rocco Brancati, scomparso nell’aprile del 2018, è dedicata l’iniziativa di giovedì 15 novembre in programma a Tursi nella Sala conferenze Benedetto XVI (ore 18.30) organizzata dal Centro Studi “Albino Pierro”, dal Comune di Tursi con il sostegno della Regione Basilicata e dell’APT.
”Conobbi Don Albino nel 1974, a Sasso di Castalda, durante un incontro con il poeta, organizzato nell’ambito delle iniziative per il premio giornalistico Don Giuseppe De Luca. Ho rivisto Pierro solo vent’anni dopo, nel 1992, a Potenza, in occasione del decennale dell’Università degli studi della Basilicata. Fino ad allora lo consideravo un poeta aristocratico, conosciuto solo a livello accademico, ma non ugualmente amato e conosciuto dalla gente comune. I suoi versi dialettali, dei quali non capivo il significato pieno, mi lasciavano spesso perplesso. Dopo l’intervista del 1992 nacque in me un interesse, oserei dire una passione intellettuale, verso questo sciamano, questo personaggio uscito dai calanchi, che riusciva a trasformare in parole le pietre antiche del suo paese, e mi ricordai di Ernesto De Martino, il grande etnologo, che parlando di lui lo identificava come l’archetipo di un mondo ancestrale”.
Questa la rievocazione di Rocco Brancati nel suo libro “Ritratto di un poeta: Albino Pierro” con sottotitolo “Intrigo a Stoccolma” (riferimento al Nobel mancato al centro di polemiche) uscito nel 1999 (318 pp.,RCE, Brienza), un lavoro che voleva essere “non un’opera di critica letteraria” ma che rappresentava “la memoria di un cronista”; un testo dall’agile lettura che riletto oggi risulta più che mai attuale ed in grado di introdurre il lettore nel mondo magico della poesia pierriana e della Lucania.
La stessa Maria Rita Pierro, in una esaustiva nota introduttiva evidenziò come la parte dedicata da Brancati al padre aiutasse “a conoscere il poeta, un uomo solitario che del suo mondo magico, immerso in una civiltà ormai scomparsa, è riuscito a conservare, con la poesia in tursitano, l’espressione più viva e significativa: la lingua, le parole, i suoni”.
Un interesse ed una passione quella di Brancati per Pierro che lo spinse alla realizzazione del cd-rom “Do you speak tursitano?”, del documentario VHS “Omaggio a Pierro” e alla realizzazione del sito internati http://www.memex.it/pierro oltre ai tanti diversi servizi giornalistici dedicati al poeta ed alla sua Tursi.
Lavori di grande interesse perché -come sottolinearono all’epoca diversi critici- è necessario non disperdere quel patrimonio di immagini e documenti sonori che in futuro potranno più della scrittura ricordarci uno dei più grandi poeti dell’ultimo secolo. Non a caso la poesia pierriana si prestava ad essere recitata e Pierro lo fece in tante occasioni interpretando da autentico “sciamano” i suoi versi che incantarono un altro grande (tra i tanti) come il siciliano Ignazio Buttitta che scrisse “A Pierro pueta lucano ca non finisci di mai metiri nta so terra e u pani u duna a tutti puru a mia stasera” (18 giugno 1973). Nel 2005, il Comune di Tursi, ha conferito a Rocco Brancati la cittadinanza onoraria mentre la sua “passione per Pierro” è proseguita negli anni successivi con la costituzione nel 2007 del Centro Studi “Albino Pierro” del quale è stato socio fondatore e nelle tante e diverse iniziative organizzate sino ad oggi.