Saranno Dino Quaratino e Rocco Calandriello a rappresentare all’interno dell’Osservatorio regionale dello Spettacolo – organismo consultivo istituito dalla Regione Basilicata nell’ambito della legge n. 37 del 2014 – i soggetti iscritti nei due elenchi dell’Albo degli Operatori dello Spettacolo (approvato a fine giugno e composto da due sezioni: una dedicata agli operatori dello spettacolo riconosciuti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e l’altra agli operatori non riconosciuti). La designazione è avvenuta oggi a Potenza (con una votazione degli operatori presenti fra alcuni candidati) al termine di un incontro convocato da Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio regionale Sistemi culturali e turistici, ed al quale ha partecipato anche il governatore lucano, Marcello Pittella.
“Compito dell’Osservatorio – ha spiegato la Minardi nel corso della riunione – è quello di supportare la programmazione regionale nell’individuare gli asset strategici di medio-lungo termine del Piano triennale dello Spettacolo, oltre che monitorare i numeri di un mercato del lavoro che sempre più si orienta verso la creatività e l’investimento in cultura. Bisognerà valutare la coerenza dei diversi progetti con lo spirito di una programmazione che guarda al futuro, e condividere le condizioni più favorevoli per fare massa critica sul settore per costruire una reale risposta alla domanda di valorizzazione e di fruizione culturale regionale. Tutto questo per creare le condizioni affinché nasca una vera e propria impresa dello spettacolo. In questo momento – ha evidenziato la dirigente Minardi – siamo in una fase di partenza: ma il Piano triennale è particolarmente importante perché guarderà agli effetti di investimento ed occupazionali di medio e lungo termine e anche perché coinciderà con la programmazione di Matera Capitale europea della Cultura 2019”. Nel rispondere ad alcune domande degli operatori sui fondi a disposizione con la legge sullo spettacolo, che ad oggi ammontano a 500 mila euro, il presidente Pittella ha detto che “quella è stata la somma che abbiamo potuto individuare in una fase di partenza: adesso bisogna capire le reali esigenze ed i reali progetti, anche in base a quelli che saranno presentati entro il primo agosto, data ultima per accedere ai finanziamenti. Le risorse finanziarie non mi preoccupano: se capiremo che il meccanismo che implementa e fa crescere le imprese creative funziona, e che la qualità delle proposte è rilevante per le sfide occupazionali e di investimento sull’asset cultura, allora rimpingueremo la dotazione finanziaria”.