Martedì 19 novembre 2019 alle ore 17 nella sala conferenze della sede centrale della Cassa Rurale di Trento, in via Belenzani 12
sarà presentato al pubblico il libro “La genesi del monumento ad Alcide De Gasperi” a cura di Roberto Pancheri.
Interverranno il presidente della Cassa Rurale Giorgio Fracalossi, il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi
e gli autori del volume Paolo Domenico Malvinni, Roberto Pancheri e Filippo Radogna.
Saranno presenti il prof. Giampaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Matera, l’on. Vincenzo Viti, già assessore alla Cultura della Regione Basilicata, e il figlio dell’artista Ivo Winkler.Conclusa la presentazione del lavoro editoriale, seguirà il vernissage della mostra documentaria sulla genesi del monumento ad Alcide De Gasperi realizzato a Matera nel 1971. La mostra, allestita negli ambienti al piano terra della sede della Cassa Rurale di Trento in via Belenzani, rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2020.
Il libro è il punto di arrivo del lavoro di ricostruzione storicainiziato nel 2008 dal giornalista Filippo Radogna con l’aiuto del figlio dell’artista Ivo Winkler.
L’imponente statua dedicata dallo scultore Othmar Winkler ad Alcide De Gasperi e il profondo senso che la lega alla Città dei Sassi, dov’è ubicata, sono contenuti nel volume “Othmar Winkler a Matera. La genesi del monumento ad Alcide De Gasperi”, pubblicato dalla Cassa rurale di Trento. Il libro contiene tre saggi e prende le mosse da quello del giornalista e scrittore materano Filippo Radogna che, tra cronaca e storia, ricostruisce i due viaggi di De Gasperi a Matera, l’applicazione delle leggi di risanamento dei Sassi e l’inaugurazione del monumento il 5 dicembre del ‘71 da parte dell’allora presidente del Consiglio Emilio Colombo. Nel secondo saggio, lo storico dell’arte trentino Roberto Pancheri, curatore del testo, dopo una disamina sulla formazione artistica e sulle opere dello scultore altoatesino Othmar Winkler, analizza dettagliatamente le fasi di realizzazione del monumento. Nella terza parte, lo studioso di semiotica di Paolo Malvinni, di origini tricaricesi, che vive a Trento, partendo dalla statua svolge uno studio sui significati delle opere d’arte sui personaggi italiani, giungendo al telero “Lucania ‘61” che Carlo Levi dedicò al poeta Rocco Scotellaro. “Il bel volumecurato da Pancheri per la Cassa rurale di Trento –fa presente Radogna- in occasione dei venti anni dalla scomparsa di Winkler e nell’anno di Matera Capitale europea della cultura è il punto di arrivo del lavoro di ricostruzione storicache cominciai nel 2008 con l’aiuto del figlio dell’artista Ivo Winkler. E’ stato anche un modo per ricucire i fili della memoria e il rapporto fra Trento e Matera nel nome di De Gasperi, statista trentino che diede un apporto determinante alla rinascita civile di Matera”.
OthmarWinkler
E’stato uno dei massimi artisti del Novecento attivi in Trentino Alto Adige.
Dopo aver maturato esperienze formative a Roma, in Germania e in Norvegiasceglie di vivere e lavorare a Trentoche diventa la sua città d’elezione.
A metà degli anni Sessanta riceve, dai vertici nazionali della Democrazia Cristiana, l’incarico di realizzare una statua in bronzo di Alcide De Gasperi per la città di Matera.
Dopo un primo sopralluogo nella città dei Sassi, l’artista si mette al lavoro, elaborando nel suo studio di Trento un modello in creta di oltre 3 metri di altezza. Seguono diverse modifiche alla postura e al volto dell’effigiato. Nel luglio del 1966 la statua viene fusa in bronzo nella fonderia artistica Guastini di Gambellara (Vicenza).
Il monumento viene inaugurato il 5 dicembre del 1971 in via Nazionale e, oggi come ieri, rappresenta la gratitudine dei materani per il primo Presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, che fu anche il primo statista ad affrontare seriamente le questioni che affliggevano le popolazioni del Mezzogiorno.
Nella fotogallery la cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato ad Alcide De Gasperi a Matera e il giornalista e scrittore materano Filippo Radogna