Con l’evento “Pane universale Matera capitale”, ideato dal poeta materano Roberto Linzalone, la città dei Sassi ha concluso in mattinata i festeggiamenti per i 20 anni di iscrizione nel Patrimonio Unesco e l’ingresso nella short list delle città candidate a capitale europea della cultura per il 2019. Protagonista dell’evento la forma di pane più grande che la città di Matera e forse tutta la Basilicata abbia mai conosciuto. E’ stata realizzata nel panificio di Giovanni e Massimo Cifarelli: lunga quattro metri e pezzo, la forma di pane è stata realizzata con 100 chilogrammi di farina per raggiungere un peso a fine cottura di 75 chilogrammi. Intorno alle 11 il pane di Matera viene appoggiato sopra un carretto per raggiungere il piazzale della parrocchia di Maria Santissima Annunziata, nel quartiere Piccianello. Il rito al quale si ispira questo evento è quello della Madonna della Bruna, accompagnata in processione sul carro trionfale. Anche in questo caso ci sono cavalieri e amazzoni a cavallo e a guidare il carretto è il generale dell’associazione dei Cavalieri, Angelo Raffaele Tataranni. Ci sono i rappresentanti del Comitato di Festeggiamenti della Bruna, guidati dal presidente Domenico Andrisani, mentre per il Comune di Matera sono presenti il sindaco Adduce e diversi componenti della giunta. Marta Ragozzino e Silvia Padula rappresentano la Soprintendenza ai i Beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata da Marta Ragozzino. In via del Corso spunta anche il senatore Di Maggio. Il carretto con il pane di Matera, simbolo di una tradizione nata negli antichi rioni Sassi e che viene trasferita alle nuove generazioni grazie alla nuova generazione di panificatori, sfila lungo il tradizionale percorso che conduce verso piazzetta Pascoli, toccando via Annunziatella, via XX Settembre, piazza Vittorio Veneto, via del Corso e via Ridola. Intorno a mezzogiorno l’assalto al pane, che ricorda lo strazzo del Carro della Bruna. La tradizione viene rispettata e c’è chi gusta il pane di Matera anche con un po’ di companatico offerto dagli organizzatori dell’evento. Paolo Verri, il direttore del Comitato Matera 2019 preferisce affidarsi ad un barattolo di nutella. Probabilmente non sa che i nostri nonni ci davano pane e zucchero. Altri tempi, un’altra Matera. Il sito vergogna nazionale è diventato patrimonio mondiale dell’Umanità e Matera oggi si candida a capitale europea della cultura nel 2019. E il pane di Matera rappresenta il simbolo che fa diventare popolare questa sfida ambiziosa.
Michele Capolupo.
La fotogallery dell’evento “Pane universale Matera capitale” (foto www.sassilive.it)
belli “quei” MANGIA PANE A TRADIMENTO!!
organizzazione da maestri, se si voleva un pezzo di pane dovevi litigare…….
Me vabbè, mo non è che è sempre colpa dell’organizzazione. Pure se uno non lo prendeva il pezzo di pane non è che moriva. Solo che a Matera si sa, quann jè frong…
Tito di Maggio dopo la batosta elettorale cerca anche lui una pagnotta per il futuro?
un plauso ai nostri bravi amministratori sempre presenti quando ce da mangiare
Si vede che sono materani tutti come i morti di fame quando è gratis!
Ma possibile che non riescano a capire le tradizioni e la volontà di alcuni artigiani
Nel pubblicizzare la nostra città
Dopo i successi dell’indimenticato maestro regista SERGIO LEONE oggi si gira a Matera ” PER UN PUGNO DI BRICIOLE” musiche del Maestro Ennio Morricone!!!!
nell’articolo c’è scritto : “la forma di pane è stata realizzata con 100 chilogrammi di farina per raggiungere un peso a fine cottura di 75 chilogrammi” com’è possibile? da 100kg di farina si ottengono circa 130kg di pane … e gli altri 55kg chi se li è mangiati XD
Ormai a Matera non si cerca più di avere un piatto di lenticchie, si è scesi a qualche briciola di pane. Sarà la crisi…
Quelli in foto, ovviamente!
Una bellissima iniziativa. Anche i “festeggiamenti”!
Il 9 dicembre del 1993 l’Unesco dichiarò “Patrimonio mondiale dell’umanità” i Sassi di Matera e l’altipiano murgiano (o murgico), che oggi è anche area protetta denominata Parco della Murgia materana delle Chiese rupestri. A Matera è stato organizzato un programma di celebrazioni che dura circa una settimana .
Io che sono una guida escursionistica chiedo al sindaco Salvatore Adduce perchè in questi festeggiamenti il Parco delle chiese rupestri è stato dimenticato? Ma anche loro sono patrimonio unesco infatti il riconoscimento è “Sassi e Altipiano Murgico”. E quindi? Come mai sindaco hai ignorato e cancellato il Parco dai festeggiamenti?
A Matera, qualsiasi evento si fa , esiste solo ed esclusivamente la cultura della critica e l’invidia,siamo un popolo apatico, ci dobbiamo vergognare.
Caro Timmy, non è vero ciò che dici. A Matera è tutto normale. C’è la quasi totalità dei materani che apprezza le cose buone che si fanno. Basta guardare nel caso del grande pane che è stato “strazzato”, esattamente come gli ideatori e organizzatori hanno voluto, tantissime persone hanno preso d’assalto il carro con il pane di 4 metri e mezzo e se lo sono diviso. Io stesso ho aiutato una anziana signora a procurarsi la mortadella. È stato tutto molto bello. Poi ci sono 7/8 “commentatori” su questo blog che demoliscono qualunque cosa. Intendiamoci, hanno tutto il diritto di farlo. Ma attenzione caro Timmy non farti impressionare….il 99,99999 per cento dei cittadini non sono per niente apatici e non si devono vergognare di nulla. Altri dovrebbero vergognarsi
Il materano che si deve vergognare è quello che prima fischia in piazza e poi vota quello che ha fischiato. E quelli che si accontentano di un pezzo di pane. C’è modo e modo di festeggiare e anche un certo stile.
La maniera pecoreccia della manifestazione è proporzionale al livello di questa città e di chi l’amministra.
Se ci sono dei commentatori che la pensano diversamente non si devono vergognare, anzi dovrebbero far ragionare chi prende tutto per buono. Se poi vengono catalogati come fascisti, ebbene a questo punto io lo sono.
Faccia la persona seria, se ci riesce.
Ottima l’iniziativa, l’organizzazione poteva essere migliore, sciagurato lo strappo del pane. Il pane di matera è simbolo della nostra cultura e affettandolo ed offrendolo a turisti che, dovevano essere stati meglio richiamati all’evento, avrebbero apprezzato la sua bontà. L’esperienza la si potrebbe ripetere per un’evento futuro da: penj , pmjdaur i iugghj d Matarj .
Ecco i soliti spilorci,tirchi e caproni materani che si ammazzano per strappare un pezzo di pane.Qui nessuno vuole capire che per vincere la candidatura a Matera 2019 i sassi non bastano,ci vogliono le buone maniere e l’educazione,che in questa città ormai è cosa rara!!!
Adduce se lo deve guadagnare il pane…
Non è degno di mangiare il nostro pane
Se i cittadini si devono vergognare caro Sindaco e’ per la Vs cattiva prepotenza e arroganza per gestire qualsiasi cosa riguardanti la cosa pubblica…se i cittadini reagiscono cosi’ ci sara’ pure il buon motivo…certo non e’ bello l’atteggiamento demolitore ma succede dapertutto i Italia…dovete entrare nei problemi della gente caro Sindaco e soprattutto non BARRICARVI come state facendo….il progetto di Matera 2019 indubbiamente sara’ un titolo di onorificienza per la Ns citta’ ma non coinvolge la citta’ assolutamente…solo ascoltando e collaborando qualcuno si avvicinera’ ma se al contrario continuate a fare di testa vostra arricchendo la vs casta e la Vs famiglia dei Vs futuri discepoli allora andra’ sempre peggio…
Sembrava lo sfascio del carro alla Bruna!!
L’iniziativa lodevole, i risultati meno; quando c’è da mangiare si è tutti in prima fila, se c’è da organizzare manifestazioni, eventi che promuovono i prodotti, il territorio , le nostre tradizioni, non c’è nessuno perchè c’è da rimboccarsi le maniche e non c’è il tornaconto economico.
A Matera fino ad ora si possono fare solo le manifestazioni culturali perchè sono più nobili e poi si mangia a scrocco!
Mai nessuno si deve vergognare se, nei limiti della legalità, sui blog o in piazza esprime pareri diversi, che in democrazia significa essere liberi di manifestare il proprio pensiero.
Casualmente ( pochissima pubblicità) ho assistito al festeggiamento dei 20 anni di Matera nell’Unesco. Va bene l’accostamento di questi festeggiamenti a quelli della Bruna, con il comune assalto…ma dalla cartapesta siamo passati al pane….spero che simbolicamente non arriviamo all’assalto ai forni…perchè a questo ci sta portando questo paese e anche i politici di questa regione danno il meglio per farci arrivare alla miseria. Al sindaco proporrei di coinvolgere di piu’ la comunità Materana ma non solo come spettatori, ma come parte attiva. Che il comune coinvolgesse persone per piccoli lavori a favore di eventi Matera 2019 cercando di creare un circolo virtuoso, dove la gente si senti davvero parte attiva….altrimenti sfilano sempre i soliti…perchè ricordo che Matera è di tutti….ma un pò di priorità ai Materani….e non solo quelli di adozione….la stima è il rispetto non si compra…..
Concordo totalmente. La cultura è di tutti, non solo di chi ha soldi per poter vedere teatro, concerti e compagnia bella.
Il pane si divide!!! Non ho visto un materano dividere il pane con gli altri.Sarebbe stato molto bello che chi fosse riuscito a prendere un pezzo di pane lo avesse diviso con le persone a lui vicine.Ho visto solo persone avide “strappare” pezzi di pane.
GRANDE PRESIDENTE COLUMELLA PORTACI IN EUROPA
secondo voi chi deve prendere la navetta dal 1 dicembre in poi verso l’aeroporto di Bari, sarà contento della riduzione del numero delle corse? anche questo concorre a capitale europea della cultura?? o piuttosto dell’ipocrisia e dell’isolamento?
sciatavin…sembra che nn avete visto mai il pane…che ridere))))
Volevo vedere se si pagava pure 20 centesimi…………………DESERTO TOTALE!!!!!. Voglio solo fare una mia osservazione dal punto di vista OCCHIO CLINICO!..In questa città noto molto spesso, che prevale l’arte del DISTRUGGERE..in tutti in sensi..distruggiamo il carro il 2 luglio….distruggiamo chi è al potere…assaliamo il pane….sgomitiamo per non fare la fila…chiediamo favoritismi….in ospedale…nei concorsi…nel lavoro… al discapito di chi meritocraticamente deve ottenere per diritto!!!!…e via dicendo…… Concludo dicendo che il vero problema siamo noi stessi è il nostro essere come coscienza: Chiudo con questa frase in latino: QUDQUID RECIPITUR AD MODUM RECIPIENTIS RECIPITUR………………….firmato BOSS LASSUS….