Mercoledì 13 settembre 2023 in Piazza Andrea Costa in Largo Cattedrale a Irsina sarà protagonista dell’evento “Parole Storie Memorie, l’abbraccio del passato con il presente verso il futuro”.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Irsina e dal Comitato Feste Patronali S. Eufemia, è stata promossa dalla Famiglia Buonanno, la quale ha voluto ricordare il suo pater familias, il noto e stimato professore irsinese Antonio Buonanno.
Autore di diversi testi storici e di tradizione locale, il professore, dal grande animo e dal forte senso di appartenenza alla sua città natale, ha lasciato alla comunità irsinese, come sua ultima donazione, una pubblicazione dall’inestimabile valore, il “Vocabolario irsinese-italiano/italiano-irsinese”.
La conoscenza del Vocabolario è stata fortemente caldeggiata dall’Amministrazione Comunale quale strumento per diffondere nelle scuole di Irsina il dialetto locale, espressione delle radici, della storia, della cultura e dell’identità territoriale: è nato così, su iniziativa del Comune, il progetto “Impariamo il dialetto irsinese”.
Il progetto vede la preziosa collaborazione della Professoressa Patrizia Delpuente, Direttrice del Centro Internazionale di Dialettologia, impegnata da anni nella tutela delle lingue locali lucane, la quale ha contribuito alla nascita dell’unico atlante linguistico regionale esaustivo pubblicato in Italia, autorevole presenza nell’incontro del 13 settembre p.v.
L’evento, che si terrà alle porte della celebre festa in onore della patrona di Irsina, Santa Eufemia, sarà occasione di ritrovo del gruppo “Folk Montepelosano”, vedrà i bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Irsina esibirsi nei canti della tradizione popolare, accompagnati dal gruppo musicale “A S’tell”, con la rappresentazione danzante delle suggestive torri umani, “U p’zz’cantò”.
Interverranno, nella prima parte, il Sindaco, Nicola Massimo Morea, e Angelo Raffaele Favale, Sindaco dal 2010 al 2015, sostenitori da anni del prezioso contributo al patrimonio culturale irsinese fornito dal professore Buonanno.