Con il prossimo anno accademico a Matera prenderà il via la Scuola di Alta Formazione in conservazione e restauro dei beni culturali. Un progetto che giunge in dirittura di arrivo con l’apertura della prima sezione distaccata della principale scuola di restauro italiana del Mibact a Roma.
Oggi doppio appuntamento per presentare il risultato, frutto di un lavoro sinergico durato anni, il primo stamani a Potenza, nella Sala Verrastro della presidenza della Giunta, e questo pomeriggio alle 17 a Matera a Palazzo Lanfranchi.
All’iniziativa, presentata oggi in Regione dal presidente Marcello Pittella, ha partecipato il capo di Gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Giampaolo D’Andrea. Presenti anche il direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, Gisella Capponi, il direttore della Scuola di Alta formazione, Donatella Cavezzali, il vicedirettore Giovanna De Palma e la restauratrice Carla D’Angelo, oltre che il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
L’offerta formativa nella Capitale della Cultura 2019 sarà ospitata nell’Ex Convento di Santa Lucia Nova, in una superficie di 1500 mq recentemente ristrutturata dal Comune e attrezzata con laboratori scientifici e atelier di restauro tecnologici.
Due i percorsi formativi professionalizzanti: “Materiali lapidei e derivati, superfici decorate dell’architettura” e “Manufatti dipinti su rapporto ligneo e tessile”. E’ stato emanato il bando per 20 allievi, le domande scadono il 4 settembre.
“Ringrazio il presidente Pittella per l’occasione di presentare questo progetto partito nel 2006 – ha sottolineato la direttrice Capponi – che ha individuato Matera quale luogo ideale e che sottrae alla formazione di bottega la figura del restauratore per farlo diventare professionista di rispetto”.
Visibilmente emozionato il sindaco di Matera De Ruggieri. “E’ stata una lunga marcia fatta di caparbietà e di preveggenza – ha detto – questa operazione nasce nel 1984 quando insieme al caro Michele D’Elia si pensò di realizzare un grande complesso in Basilicata per le opere danneggiate dal terremoto. Grazie a un disegno corale istituzionale, oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo. La cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile e oggi celebriamo questo successo di valenza non solo nazionale. Il Comune farà la sua parte, come ha già fatto negli anni precedenti“.
Anche la Rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole ha sottolineato l’importanza del risultato raggiunto. L’Università di Basilicata investe e aprirà presso l’Istituto un dipartimento oltre che un grande campus nell’area Castello di Matera per le attività in unico sito attrezzato.
“Oggi è una giornata bellissima – ha sostenuto – per consolidare tutti gli studi sulle professionalità. Abbiamo investito sulla ricerca puntando in questo caso sulla chimica sulla fisica e sui laboratori, siamo pronti a collaborare nell’ambito di un’azione interdisciplinare che ritengo necessaria per mettere in rete molteplici competenze e diverse discipline”.
Anche il capo di Gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Giampaolo D’Andrea ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile quest’operazione.
“Matera non è più una città di turismo elitario, ma si appresta ad ospitare fino a un milione di visitatori entro il 2019. Oltre all’immenso patrimonio culturale e archeologico della regione, la rete dell’accoglienza turistica può fare sistema con le regioni vicine per la singolare continuità archeologica e architettonica. Ci sono in campo altre collaborazioni con i Paesi del Mediterraneo per formare nuovi profili professionali”.
“Oggi giunge a compimento – ha concluso Pittella – una straordinaria realizzazione e un’idea di regione che prova a recuperare attraverso una visione politica molto chiara quella posizione di centralità verso il Mediterraneo e i Balcani. Una regione consapevole della sua storia millenaria che intende dare contenuti a Matera 2019 con l’alta formazione e il restauro, attività legate alla mano dell’uomo e agli antichi mestieri coniugando anche l’innovazione”.
Mercoledì 29 luglio 2015 con un doppio appuntamento a Potenza e a Matera saranno illustrate le attività che verranno svolte nel primo anno accademico della Scuola di Alta Formazione in conservazione e restauro, in attuazione di una convenzione tra Ministero dei beni e delle attività culturali, Iscr, Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera, Fondazione Zatema.
Un doppio appuntamento – alle ore 9 a Potenza, nel palazzo della Regione Basilicata e nel pomeriggio alle 17 nel Palazzo Lanfranchi di Matera – è in programma il 28 luglio per annunciare l’apertura della sede distaccata della Città dei Sassi, della Scuola di Alta formazione e studio (Saf) dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (Iscr), e per presentare le attività che verranno svolte in autunno, nell’ambito del primo anno accademico. Il tutto, a conclusione di un percorso avviato nel 2006 dall’allora Ministero per i beni e le attività culturali, con il supporto degli enti locali lucani, fra cui Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera. All’incontro di Potenza è prevista la partecipazione del governatore lucano, Marcello Pittella e del capo di gabinetto del Mibact, Giampaolo D’Andrea, mentre in rappresentanza dell’Iscr saranno presenti il direttore Gisella Capponi, il direttore della Scuola di Alta formazione, Donatella Cavezzali, il vicedirettore Giovanna De Palma, la restauratrice Carla D’Angelo ed il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggeri. Nel successivo incontro previsto nel pomeriggio nella Città dei Sassi si entrerà nello specifico delle attività che verranno svolte nell’anno accademico 2015-2016 della Scuola di alta formazione della sezione dell’Iscr di Matera, alla quale potranno accedere 20 allievi selezionati sulla base di prove di accesso di tipo pratico, attitudinale e teorico. Interverranno il segretario regionale del Mibact per la Basilicata e Soprintendente al Polo museale della Basilicata, Marta Ragozzino, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ed i rappresentanti dell’Iscr, Gisella Capponi, Donatella Cavezzali, Giovanna De Palma e Carla D’Angelo.
La sede della Saf di Matera sarà ospitata all’interno dell’ex convento di Santa Lucia Nova ed avvierà le attività di alta formazione a partire dal prossimo anno accademico in attuazione di una convenzione tra il Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, l’Iscr, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Matera e la fondazione Zatema-Matera. In laboratori scientifici e di restauro altamente tecnologici, gli allevi della Saf di Matera, in piena continuità con le esperienze di formazione svolte nella sede di Roma dell’iscr, saranno impegnati in due percorsi di studio di cinque anni, articolati in 300 crediti formativi previsti dalla classe di Laurea magistrale in “Conservazione e restauro dei beni culturali”. Il primo percorso sarà dedicato a materiali lapidei, dipinti murali, stucchi e mosaici; il secondo al settore dei dipinti su legno e tela, scultura lignea policroma, all’arte contemporanea.
La Regione Basilicata contribuirà alle spese di gestione della sezione distaccata di Matera della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Iscr, e con la legge regionale n.8 del 30 aprile 2014 ha già disposto un primo finanziamento di 100 mila euro.
Cifarelli (PD) su Apertura Scuola del Restauro a Matera: premiato l’impegno collettivo.
“La sede distaccata di Matera della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro è ora realtà. È proprio vero che saper sognare è importante, così come lo è ancor di più lavorare perché i sogni si realizzino. La città di Matera ha imparato a sognare ed a saper realizzare i propri sogni. Lo ha fatto con il percorso che l’ha portata a diventare Capitale Europea della Cultura per il 2019 e, dentro quel percorso, lo ha fatto anche perché si realizzasse la Scuola del Restauro.
La Basilicata si giova di questo impegno e, con il contributo determinante della propria gestione ed attraverso il determinante sostegno, ne corrobora la tensione e l’attenzione.
I sogni si realizzano con l’impegno e la lungimiranza degli uomini. E quello della Scuola del Restauro ne è la conferma. Riconoscere a Michele D’Elia, a Raffaello De Ruggieri, a Nicola Buccico, a Vito De Filippo, a Gianpaolo D’Andrea, e, nella fase fondamentale della realizzazione, a Marta Ragozzino, Salvatore Adduce, Marcello Pittella, Gisella Capponi e lo staff della direzione lavori, Mario Maragno e Emanuele Lamacchia, che hanno guidato magistralmente le diverse imprese che hanno realizzato l’esemplare restauro del Convento di Santa Lucia.
Sono stato onorato di aver fatto parte della cabina di regia che dal Comune di Matera ha saputo superare tutti gli ostacoli, non ultimo il nodo scorsoio del patto di stabilità, perché questa importante opera fosse portata a compimento; così come con grande impeto ho stimolato il Presidente Pittella perché nelle leggi di stabilità regionale fossero inserite le prime risorse per garantire la gestione della Scuola.
Continuerò in questo politico impegno perché la Basilicata ed il futuro delle giovani generazioni vengono prima di ogni altra cosa”.