La proposta avanzata nei mesi scorsi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni per unire in un gemellaggio la città di Matera, capitale europea della cultura 2019 e Mantova, capitale italiana della cultura 2016 entra nella fase operativa. Un investimento da 60 milioni di euro per rilanciare il turismo lombardo, perché “la Lombardia è famosa per essere un gigante economico, ma è anche la prima regione agricola d’Italia e un posto che vanta bellezze uniche al mondo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che, insieme all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mauro Parolini, e allo chef Gualtiero Marchesi, ha presentato ‘l’Anno del Turismo Lombardò e il progetto ‘Dall’Expo al Giubileò, con le cinque linee di intervento a sostegno del posizionamento e della promozione dell’offerta turistica lombarda.
L’anno del turismo prenderà il via dal 29 maggio: durante i 360 giorni, si alterneranno tante iniziative legate al Giubileo, la riscoperta delle ‘vie della Fedè, come la via Francigena o i Sacri Monti. Il progetto si integra ed è in continuità con l’esperienza dell’Esposizione universale del 2015.
“Expo è stata un’esperienza utile per noi di collaborazione e coordinamento fra tutte le città lombarde”, ha sottolineato il presidente. “Vogliamo proseguire su questa linea anche in materia di turismo. Abbiamo creato un marchio ‘in Lombardià, che serve proprio per dare un coordinamento a tutte le iniziative che verranno portate avanti dai singoli territori, che, da soli, farebbero fatica ad esercitare un’attività di promozione adeguata”. Un’importanza particolare, ha proseguito il presidente lombardo, verrà data “al collegamento fra Mantova, capitale italiana della cultura 2016, e Matera, capitale europea della Cultura 2019. Nelle prossime settimane – ha anticipato – andremo in Basilicata insieme al sindaco di Mantova, per stabilire un piano d’azione comune che valorizzi entrambe le città e segni anche una forte e leale collaborazione fra le nostre istituzioni: Nord e Sud
uniti in questo intento comune”.