Le foto postate su facebook sono diventate in breve tempo virali e condivise con una denuncia prontamente raccolta dal Centro Studi Turistici Thalia. Le immagini mostrano una imponente scala in ferro, con una struttura particolarmente lunga e complessa, realizzata per raggiungere una torre recuperata che risale al 600. Siamo ad Acquafredda di Maratea su un tratto della SS 18 che porta a Sapri. Un autentico “”pugno nell’occhio”” che non ha alcun rispetto della visione mezzofiato che producono la torre e la costa tirrenica. In tanti, da tempo, avevano espresso giudizi positivi per l’intervento privato nel recupero di quella che era una torre di avvistamento che aveva urgente bisogno di interventi. Quello che il pubblico non era riuscito a fare ci ha pensato un privato. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che per collegare la torre con la strada di accesso sarebbe stato possibile ed autorizzato costruire la bruttura di una scala in ferro che risalta in grande evidenza dal litorale.Era sicuramente meglio permettere una scala in pietra naturale del posto. Tanti gli interrogativi che circolano su chi ha reso possibile questo scempio. Come sanno bene gli operatori turistici di Maratea, per molto meno scattano rigorosissimi controlli accompagnati da sanzioni penali e procedimenti giudiziari. Un albergatore della zona racconta che per aver usato ghiaia per il parcheggio antistante il proprio albergo ha subito un pesante “trattamento”. In questo caso invece pare che a chiudere uno o entrambi gli occhi siano stati in tanti che hanno la titolarità dei controlli: dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici-Paesistici, all’Anas, agli uffici del Comune di Maratea. Per quanti sono i custodi delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche che si godono dai tratti della costa marateota, da difendere a denti stretti, la situazione è intollerabile e merita un approfondimento di indagine. Il post più usato è “mi vergogno per una bruttura del genere”. Non mancano commenti preoccupati: “quante altre scale in ferro ci dobbiamo aspettare”. Il turismo post Covid a Maratea si consolida anche con la salvaguardia del paesaggio.
Dic 21