Il vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Galante, ha partecipato alla visita didattica presso il Consiglio regionale della Basilicata delle classi V degli Istituti comprensivi di Irsina e di Grumento all’interno del progetto Percorso di cittadinanza attiva, progetto pensato per le scuole di ogni ordine e grado del territorio regionale, definito ed innovato recependo le esigenze, i suggerimenti e dando risposta alle aspettative emerse nei tanti momenti di confronto con il mondo della scuola, al fine di creare reali opportunità per avvicinare i giovani studenti alle Istituzioni.
“L’obiettivo – ha sottolineato Galante ribadendo la bontà del progetto – è creare ed alimentare il rapporto con le nuove generazioni, mettendo a disposizione qualificati strumenti su tematiche quali diritti e doveri del cittadino, relazioni e processi decisionali per la collettività, ruolo ed attività dell’Ente Regione”.
Galante ha posto in rilievo come “l’incontro si sia rivelato un momento di dialogo diretto. Molte le domande e le curiosità dei giovani. Quesiti ai quali ho cercato di rispondere – sostiene il Vice presidente del Consiglio – con un approccio esaustivo e cercando di rinfrancare le tante curiosità emerse con puntualità e, soprattutto, cogliendo la giusta metodologia, usando un linguaggio vicino a quello dei giovani, unico modo questo, per avvicinarli realmente alla Istituzione, per troppo tempo per loro avulsa e lontana”.
“Con immenso piacere – ha aggiunto Galante – mi sono dovuto cimentare con quesiti oltremodo pregnanti e sintomatici di un interesse profondo: Come si fa a diventare Presidente della Regione? Con che scadenza si eleggono gli organi dell’amministrazione regionale? Chi può votare? Quanti sono i rappresentanti regionali? Ci sono donne in Consiglio regionale? Quali sono le funzioni del Consiglio e della Giunta? Quali le competenze principali del Consiglio? Chi è stato il primo Presidente della Regione Basilicata? Quando è stato istituito il primo Consiglio regionale? A questa fase più a carattere istituzionale – ha spiegato Galante – con i giovani evidentemente presi, nonostante il comune pensare, dal trasporto e coinvolgimento che ha rasentato la passione per argomenti ostici e spesso difficili da discernere anche per noi che viviamo quotidianamente nei cosiddetti ‘palazzi del potere’, ha fatto seguito l’attenzione per un altro fattore estremamente importante per la vita civile e lo stesso futuro, anche lavorativo, dei giovani intervenuti. Mi è stato chiesto, infatti: Ci sono iniziative che riguardano le scuole? E ancora: Ci sono in previsione interventi di ristrutturazione delle strade, dato che quelle interne versano in condizioni pietose? Come mai una regione con grossi giacimenti di petrolio, paesaggi naturali e un ricco patrimonio storico e culturale rimane una delle più povere da un punto di vista economico? Quali e quanti sono gli obiettivi raggiunti da questa consiliatura? Come abbattere la disoccupazione? A tali osservazioni che spesso divengono se non un atto di accusa, comunque un qualcosa molto vicino al rimprovero per non aver sempre dato seguito alle istanze ed alle esigenze della popolazione, non è stato facile trovare risposta. Sicuramente i problemi sul tappeto sono tanti, a partire dalla crisi generalizzata che ha colpito la nostra regione in maniera più pesante, ma ciò non basta a colmare la sete di sapere dei ragazzi che dimostrano di avere cognizione di causa in merito alla situazione della loro terra”.
“Quello che diviene indispensabile per instaurare un rapporto corretto con i giovani studenti – ha detto Galante – è guardarli negli occhi e usare la stessa spontaneità e linearità delle loro domande, con un linguaggio anche elementare, se si vuole, ma consono al tono di un interlocutore non estemporaneo e che chiede di conoscere un mondo forse nuovo, ma che comunque appartiene anche, e soprattutto, a loro. Occorre ricordare bene – ha sostenuto il Vice presidente del Consiglio – che è necessario soffermarsi sul concetto imprescindibile che i giovani rappresentano il futuro e, pertanto, ogni iniziativa politica deve mirare al soddisfacimento delle nuove generazioni. Questa consiliatura, con i pochi strumenti a disposizione, sta provando ad introdurre misure rivolte agli ‘ultimi’, a coloro i quali più degli altri vivono la condizione di grande precarietà e criticità non solo dal punto di vista economico. E’ nostro dovere – ha continuato Galante – favorire l’aggregazione, il rapporto tra le varie istituzioni della regione con la popolazione giovane, anche per evitare quella da più parti paventata, ma finora non risolta: l’emigrazione intellettuale”.
Al termine dell’incontro, la soddisfazione da parte del Vice presidente Galante “per avere risposto alle curiosità dei ragazzi, ma al tempo stesso per aver condiviso con loro i momenti di difficoltà che pure hanno caratterizzato il dialogo e, soprattutto, l’aver dovuto trovare insieme un barlume di verità per le questioni più difficili che caratterizzano sì la regione, ma una regione che, grazie ai giovani, deve guardare al di là dei propri confini ed entrate a far parte a tutti gli effetti quale protagonista di primo piano di un intero Paese e dell’Europa in senso ancora più largo”.
“Un incontro – ha concluso Galante – che ha visto, comunque, un bilancio positivo, sia dal punto di vista dei contenuti che dei numerosi spunti lanciati dai giovani ospiti, in una ottica di rapporto completo tra il mondo della scuola e l’istituzione Regione. Il bello è stato di aver toccato con mano, in modo diretto, situazioni davvero difficili e capire di doversi adoperare sempre più per cercare di mutare il modus vivendi di chi è costretto in uno stato di grande difficoltà e cerca, comunque, di cogliere in ogni caso quello che di buono la vita può e deve riservare ad una giovane”.