E’ stato Piero Gobetti, filosofo, antifascista, politico, scrittore, giornalista, fondatore del periodico “Energie nuove” e del settimanale “Rivoluzione liberale”, il protagonista del quinto incontro di “Radici Morali”, ciclo di webinar dedicato a personaggi del nostro Paese che hanno avuto, nel corso del secolo scorso, un grande significato nella trasmissione di valori, principi ed esperienze che hanno permesso di difendere e di rigenerare la nostra democrazia anche attorno a cause settoriali, a norme innovative, a battaglie di cambiamento.
Organizzato dall’Associazione Nitti, con l’attivo patrocinio della omonima Fondazione, il programma di educazione storico-civile è inserito nei percorsi di eccellenza del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata.
Aperto da Gianluca Tartaglia, direttore dell’Associazione Nitti, l’incontro è stato introdotto da Stefano Rolando, presidente della Fondazione dedicata allo statista lucano, che ha sottolineato i nessi della figura di Gobetti con le “Radici morali” e i rapporti del giovane antifascista e intellettuale torinese con la famiglia Nitti.
E’ toccato, invece, agli studenti Maurizio Maria Ceccio, Rossella Trezza, Carmine Zagaria e Lorena Vaccaro, tutti iscritti al corso magistrale in Storia e civiltà europee dell’Università degli Studi della Basilicata, animare il dibattito con una serie di domande, articolate e pertinenti, rivolte a Giovanni Vetritto dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vice direttore della rivista “Critica Liberale”.
“Ringrazio l’Associazione Nitti per aver voluto lanciare questa edizione di dialoghi sulle radici morali della nostra Repubblica, in una fase di profonda crisi della nostra democrazia, che solo a partire da salde basi etiche potrà ricostruirsi – ha affermato Giovanni Vetritto-. Particolarmente importante è l’aver coinvolto dei giovani ad interrogarci sulle figure più importanti del nostro Novecento, perché è solo dai giovani che possiamo attenderci una stagione più vitale per le nostre istituzioni.
È stato per me particolarmente significativo poter parlare ai giovani di un giovane come loro, Piero Gobetti, morto a 25 anni lasciandoci una mole di scritti ed edizioni stupefacente per una persona di quella età.
Gobetti è stato l’alfiere di un conflittualismo liberale pugnace e rivoluzionario, dal quale il liberalismo italiano ha tratto davvero troppo poco, fino a spegnersi negli anni più recenti, forse proprio per l’assenza di quello slancio morale di cui Gobetti è stato esempio luminoso e indimenticato ancora oggi.”
“Radici Morali” si concluderà il 17 aprile 2021 con un incontro su Sandro Pertini. Relatore Stefano Rolando, già collaboratore del presidente della Repubblica, e membro del comitato scientifico della Fondazione “Sandro Pertini”.