Pisticci piange la grave scomparsa, avvenuta nel giro di pochi giorni, di due suoi concittadini illustri e protagonisti della sua storia. Rocco Lofranco e Nicola Dolce, seppure in ambiti e contesti sociali, economici e politici diversi, lontano uno dall’altro, hanno sempre condiviso per un cinquantennio, la passione politica e sindacale, lottando per il conseguimento di migliori condizioni di vita. Rocco Lofranco, emigrato in giovanissima età in Canada, nel 1957,ha percorso tutte le principali tappe di una brillante carriera nel mondo politico e sindacale, collaborando con le personalità più importanti, fino a guidare la delegazione canadese a Pisticci nel 1975, con il primo ministro dell’Ontario Bill Davis. Rinunciando a più facili guadagni si è sempre messo al servizio degli italiani facendo approvare leggi molto favorevoli ai loro bisogni di emigrati, tra cui quella della concessione della pensione per coloro che facevano rientro in Italia. A livello sociale è stato presidente del Club Lucania, del Club Pisticci e delle Federazione Calcio Canadese. E’ stato in prima linea anche nella raccolta dei fondi necessari per soccorrere le popolazioni colpite dal sisma del 1980. Tre anni fa la sua ultima apparizione a Pisticci e Marconia, dove nella piazza Elettra, nel corso di una commovente cerimonia gli è stata attribuita l’alta onorificenza di cittadino illustre, dopo che già in Canada era stato acclamato il Lucano del Secolo. In quell’occasione fu presentato anche una biografia in suo onore, che intendeva riproporre anche in Terra Canadese, nonostante le sue non buone condizioni di salute, aggravate anche da uno spaventoso incidente automobilistico. Era considerato il grande amico dei contadini e dei lavoratori Nicola Dolce, che dalla natia Irsina si era trasferito a Pisticci nei primi anni ’60, dove aveva creato quasi dal nulla una organizzata sezione della Coltivatori Diretti. Fortemente impegnato in politica ha ricoperto importanti cariche amministrative di consigliere e assessore, rimanendo tuttavia sempre vicino alle loro problematiche lavorative e sindacali. In tale direzione era considerato una persona competente e capace, sempre pronto e disponibile, tale da meritare anche l’ammirazione dei suoi avversari che egli ha sempre rispettato come uomini e nelle loro idee, pur mantenendo sempre una linea coerente con sé stesso. Negli ultimi anni è stato membro attivo del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Tinchi e della Sezione del Centro Sociale Anziani di Pisticci. Ambedue lasciano un vuoto incolmabile, testimoni e attori di un’epoca storica ben precisa, ma anche un esempio da imitare per le nuove generazioni.