Il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, il due dicembre 2022 ha annunciato la decisione del Comitato intergovernativo UNESCO riunito a Rabat in Marocco di inserire il “Programma condiviso per la Salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali” elaborato da Aga, Associazione Giochi Antichi di Verona, “nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale” inserendo così per la prima volta l’Italia in questo registro.
Tale programma, frutto di anni di lavoro, è stato supportato da diverse comunità ludiche italiane e tra queste, unica nel sud Italia continentale, anche l’Associazione delle Torri Umane di Irsina (MT) che a partire dal 2008 ha aderito a questo progetto prima con la partecipazione al Tocatì – Festival internazionale dei giochi di strada organizzato da AGA e poi siglando nel 2014 un importante Protocollo di Intesa con la stessa AGA avente come scopo la realizzazione di misure di salvaguardia dei “Giochi tradizionali e delle espressioni ludiche delle comunità”. Da allora si sono susseguiti incontri e dibattiti, in ultimo quello di Venezia del febbraio 2020, che hanno portato alla realizzazione del dossier presentato poi all’UNESCO.
Nelle parole di Leonardo Zienna, presidente delle Torri Umane irsinesi si possono cogliere gli umori ed i futuri programmi dell’Associazione: “siamo veramente felici di questo importante riconoscimento che arriva non solo al Pizzicantò di Irsina ma credo coinvolga tutta la nostra regione in quanto la nostra Associazione fra quelle italiane è stata l’unica tra le associazioni culturali del sud Italia continentale, ad aderire al Protocollo di Intesa siglato con Aga ed avente lo scopo di realizzare un programma condiviso per la salvaguardia dei giochi antichi. Un programma multinazionale che ha coinvolto Italia, Belgio, Croazia, Cipro e Francia, e che rappresenta un importante traguardo collettivo per tutte le comunità interessate e le istituzioni coinvolte in questo strategico processo di salvaguardia.
Il riconoscimento dell’Unesco, arrivato pochi giorni fa, rappresenta una tappa nella vita della nostra Associazione che a partire dal 1998 ed al fine di recuperare, tutelare e salvaguardare il bene culturale immateriale del Pizzicantò, ha messo in atto diversi metodi e strategie che hanno fatto conoscere questa tradizione sia in Italia, ma anche all’estero in paesi come la Spagna o il Belgio. Portiamo a casa anche questo ambito riconoscimento pensando e lavorando già alle future iniziative da intraprendere per la sua valorizzazione come ad esempio l’esordio cinematografico del Pizzicantò che nel nuovo film di Rocco Papaleo Scordato in uscita nel Marzo del 2023, avrà un ruolo che non sarà quello di semplice comparsa”.