Il 16 dicembre scorso il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata Vincenzo Giuliano è stato insignito del premio speciale Mains 2020/2021 dedicato a Sefora Cardone, nell’ambito del premio Ande di Basilicata, con la seguente motivazione: “Vincenzo Giuliano dopo una lunga esperienza di Sindaco della città di Satriano, oltre che di Presidente dell’Anci di Basilicata, oggi è Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Basilicata. Svolge un lavoro preziosissimo con il quale si vogliono riconoscere tutti i diritti di bambine, bambini, ed adolescenti di ogni colore, religione ed etnia presenti sul territorio regionale. Un’attività attenta e puntuale, portata avanti anche attraverso intelligenti sinergie con il mondo dell’Associazionismo, con la Scuola, con le Famiglie. Iniziative di valore, quelle da Lui attuate e divulgate, che testimoniano un obiettivo alto ed importante a sostegno delle fasce delle giovanissime e dei giovanissimi lucani, che costituiscono la risorsa più preziosa, soprattutto in una regione come la Basilicata, che vede decrescere la sua popolazione.”
“Il Garante, nel ringraziare l’Ande e l’Associazione Sefora Cardone per questo riconoscimento, ha voluto condividere questo premio con tutte le Associazioni della Regione ed ha evidenziato l’importanza della collaborazione con le diverse associazioni per il suo lavoro di tutela dei diritti dei più piccoli”.
“Le associazioni, ha continuato nel suo intervento, lavorano sul territorio e vengono a contatto con bambini, famiglie, enti locali ed istituzioni. E sono costituite da cittadini che decidono di associarsi per far fronte comune, laddove un singolo individuo potrebbe non riuscire a fare la differenza. Ciascuna porta avanti la sua lotta per veder riconosciuti i propri diritti/interessi”.
“Spesso, ha concluso Giuliano, le associazioni diventano sostitute dello Stato e delle Istituzioni regionali, provinciali, comunali, scolastiche. La lenta macchina burocratica della politica, della scuola, della giustiziae spesso anche quella della sanità, si attivano sempre successivamente alle associazioni. Per questo dobbiamo definirle enti a servizio della comunità: possessori di un bene comune che dividono e condividono con il prossimo”.
Dic 24