Ripartire dai territori, perché la cultura possa essere elemento di rinascita. Il Premio Letterario Basilicata, giunto alla 49^ edizione, ha avuto il merito di porre la regione al centro del panorama culturale non solo nazionale ma anche internazionale. In questo scenario si colloca l’ultima sezione che arricchisce il Premio, quella dedicata allo statista lucano Emilio Colombo, di cui quest’anno si festeggia il centenario della nascita.
Sono questi i temi sottolineati in una conferenza stampa, tenutasi presso la Regione, per presentare le novità dell’edizione 2020.
“Stiamo vivendo un anno particolarmente difficile – ha esordito il presidente del Premio, Santino Bonsera – pieno di incertezze da tanti punti di vista. Tuttavia, non abbiamo avuto alcun dubbio, ritendendo necessario dare un segnale forte di reazione e di resistenza etica ai pericoli di cedimenti della volontà di ripresa. La cultura, quella fondata sui valori, più vicina alle esigenze e ai bisogni dell’uomo moderno, è il più potente antidoto alla rassegnazione e all’abulia”.
Il premio, ha detto ancora Bonsera, così con il tempo si è ingrandito, e ha allargato il ventaglio ed è più articolato e più dinamico: così la “Narrativa” si associa ad opere che promuovono la cultura della parità di genere e delle pari opportunità; l’Economia Politica e Diritto dell’Economia si associano alla Storia, a sua volta declinata come storia e cultura lucana, e quella nazionale che si associa alla storia europea. A parte stanno altri due premi: quello dedicato alla Letteratura spirituale e alla Poesia religiosa, sezione proposta da Carlo Bo; l’altro, il Premio Città di Potenza, riservato a dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo presso la Università di Basilicata. Non inserita nella proposta programmatica del premio, ma ad essa collegata, è il concorso riservato agli studenti delle scuole superiori della Basilicata, cui si chiede di elaborare un saggio breve su tematiche proposte dalla presidenza del “Basilicata.
“E’ sempre più stringente l’esigenza di diffondere la cultura paritaria – ha detto invece la Consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi – per portare alla piena accettazione della donna nel suo ruolo sociale e lavorativo. L’annosa questione del divario di genere che, partendo dallo stereotipo, prosegue col pregiudizio e spesso confluisce nella discriminazione, è legata ad una mancata diffusa cultura paritaria. In questo contesto ben si inserisce la realizzazione della Sezione Speciale “Parità di genere” nell’ambito Premio Letterario Basilicata, che ho inteso promuovere a partire dal 2018″.
E’ intervenuto, poi, il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, che ha evidenziato che “il Premio è di buon auspicio per la ripartenza. La Provincia in questi anni si è impegnata per la valorizzazione del patrimonio librario e la nascita della Bibliomediateca, la cui inaugurazione è stata interrotta dall’epidemia di Covid. Molto importante è ricordare la figura di Emilio Colombo, motivo di orgoglio e di lustro per tutti i lucani”
La manifestazione sarà articolata in due giornate. Sabato 24 ottobre a Calvello nel Convento Santa Maria de Plano si svolgerà la premiazione della sezione di Saggistica storica lucana. Nei locali del Convento i “faenzari” faranno una dimostrazione dell’antica arte della lavorazione della ceramica. La mattina alle 10.30 sarà organizzato un convegno sull’impatto economico del Covid-19 in Basilicata e i piani di sviluppo per contrastarne gli effetti di media e lunga durata con la partecipazione del presidente della Svimez e responsabile della sezione di Economia politica e Diritto dell’Economia del “Basilicata”, Adriano Giannola.
Alle ore 18, invece, la cerimonia di consegna del Premio di Saggistica sarà preceduta da un ricordo di Emilio Colombo in occasione del Centenario della nascita. A parlare dello statista lucano sarà l’onorevole Vito De Filippo. Nel corso della serata vi sarà un saggio artistico – musicale dal titolo “L’Arpa di Viggiano e l’incontro con la canzone napoletana” a cura della scuola dell’Arpa viggianese e con la partecipazione straordinaria del mezzosoprano Gabriella Colecchia.
Prevista anche la partecipazione della docente dell’Università degli Studi della Basilicata Patrizia Del Puente, che illustrerà le caratteristiche del dialetto di Calvello.
A cura della Cineteca lucana, vi sarà la proiezione di un documentario Incom 1952-11′, che rappresenta la capacità del popolo italiano, con ferite ancora aperte dalla guerra, di sapere reagire e con impegno realizzare proficue attività in tutte le branche della vita nazionale, segnando un grande passo nell’opera di rinascita e ricostruzione.
La consegna di tutti gli altri premi – Narrativa, Saggistica storica nazionale ed europea, Economia politica e Diritto dell’Economia Letteratura spirituale e Poesia religiosa – si terrà a Potenza nella cornice del Teatro Stabile il 25 ottobre.
“Ben prima di quel memorabile 2019, con Matera capitale europea della Cultura – ha affermato il sindaco di Calvello, Maria Anna Falvella – il Premio Letterario Basilicata aveva istituito con grande lungimiranza la sezione Saggistica in forma itinerante ospitandolo ogni anno in un nuovo Comune. Già sede del Premio nel 2013, Calvello ha aderito con entusiasmo alla proposta di ospitare nuovamente il Premio. Crediamo che il convegno promosso nella mattinata del 24 ottobre sarà una occasione importante di confronto su una tematica così attuale e strategica da cui siamo certi trarremo utili spunti per disegnare questo cammino di rinascita”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Cultura del Comune di Potenza, Stefania D’Ottavio. “Il Premio – ha detto – in questi anni non si è mai piegato alla mode e alla ideologie ma ha conservato il senso critico, che rende la cultura collante del territorio e traino di sviluppo”
Lucia Varasano, componente del Centro Studi Emilio Colombo, che da quest’anno ha iniziato la collaborazione con il Premio, ha sottolineato l’importanza della sinergia con il Circolo Silvio Spaventa Filippi per dare nuovo slancio ai valori fondanti dell’Europa e al ruolo di spicco di Emilio Colombo nel panorama nazionale e internazionale.
“Già da oggi bisogna mettere in campo – ha concluso il presidente della Regione, Vito Bardi, un programma straordinario in vista dei 50 anni del premio letterario Basilicata. Sarà un’opportunità per rafforzare e rilanciare questa iniziativa sul piano nazionale, ma anche per provare a riposizionare la nostra regione fra quelle con un migliore tasso di crescita sul fronte della lettura e della economia.
Ci sono dei momenti di difficoltà ma è giusto che si continui con le tradizioni, perché la nostra Basilicata ha anche fame di cultura, patrimonio intangibile ma visibile nei risultati, che è un modo straordinario per arricchire lo spirito di una persona e di un popolo”.
Premio Letterario Basilicata 2020, il messaggio del presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino.
49 anni, ormai maturo da tempo, il Premio Letterario Basilicata, resta sempre giovane e brillante come non mai.
Un segno dei tempi nuovi che affonda le radici in un passato fatto di storia e di storie che hanno incrociato, con i suoi autorevoli riconoscimenti, la storia della Basilicata e non solo.
Un segno di continua rinascita, come è accaduto all’indomani della tragedia del terremoto o attraversando i cambiamenti politici e sociali del nostro Paese e come sta accadendo oggi, dopo la tremenda pandemia che ha cambiato la vita e le abitudini di ognuno di noi, che mai ha fatto mutare la grande voglia di leggere e rileggere le testimonianze del nostro tempo e che il Premio in maniera autorevole ha saputo riconoscere.
Un motivo in più nell’esprimere il senso di condivisione della vostra manifestazione, arriva dalla entrata in attività della Bibliomediateca di Potenza, che la Provincia ha costruito guardando alla realizzazione di quel polo librario capace di intessere e costruire una rete di conoscenze e di agglutinazione culturale che ben si sposa con lo sforzo e le azioni che il Circolo “Silvio Spaventa Filippi” ha profuso in questi anni.
E se questo impegno ha prodotto risultati cosi importanti, il merito è anche vostro e vi va ufficialmente riconosciuto.
Un casa di libri, senza libri, sarebbe una casa vuota. E voi avete saputo riempirla in maniera autorevole e consapevole.