È partita la macchina organizzativa dell’evento mondiale voluto da Papa Francesco per mettere al centro dell’attenzione i bambini e il loro futuro. Il sito del World Children’s Day – che è stato presentato ai giornalisti nella Sala Stampa del Vaticano il 2 febbraio, insieme al logo e al programma – è pronto a ricevere le iscrizioni, ma già da alcune settimane gli organizzatori stanno ricevendo adesioni e richieste dall’Italia e da tanti Paesi esteri, per partecipare alle due giornate che si svolgeranno a Roma il prossimo 25 e il 26 maggio e vedranno la partecipazione di Papa Francesco e di decine di migliaia di bambini e bambine provenienti dai cinque continenti, comprese aree di crisi, dove anche i più piccoli sono vittime della povertà, della violenza e della guerra.
C’è grande attesa per questo evento così pieno di significati, come ha dimostrato il numero di testate giornalistiche nazionali e internazionali che hanno seguito la presentazione. All’incontro, moderato dal Direttore della Sala Stampa Matteo Bruni erano presenti: il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Padre Enzo Fortunato, Coordinatore della Giornata Mondiale dei Bambini, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e Domenico Alagia, della Cooperativa Auxilium, che come per l’evento “I Bambini incontrano il Papa” del 6 novembre 2023, fa parte del comitato organizzatore. Proprio il successo di quella giornata storica ha ispirato Papa Francesco il quale, lo scorso 8 dicembre, dopo l’Angelus, ha annunciato la prima Giornata Mondiale dei Bambini, con queste parole: “L’iniziativa risponde alla domanda: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Come Gesù, vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro”.
Il cardinale Tolentino ha detto che Papa Francesco ha sorpreso ancora una volta con questo gesto di grande speranza: “La Prima Giornata Mondiale dei Bambini, che potrà essere vissuta anche nelle diocesi, somiglierà ad un seme che nasce, più che ad un albero cresciuto, ma ho grande fiducia negli organizzatori”. Marco Impagliazzo ha definito in tre parole l’evento: “Vita, futuro, gioia”. E ha aggiunto: “Che parlino i bambini, come è stato nell’incontro del 6 novembre. Abbiamo bisogno di ascoltare la loro voce, per preparare un futuro migliore”. Padre Enzo Fortunato è entrato nei dettagli dell’organizzazione delle due giornate e ha detto: “Chi più dei bambini può insegnarci a sognare la Pace? Ripartiamo da loro, dalla loro semplicità e dalla loro voglia di futuro, secondo il pensiero del Papa che ha scelto come motto della Giornata Mondiale dei Bambini questa frase del Nuovo Testamento: ‘Ecco io faccio nuove tutte le cose’”. Domenico Alagia ha ringraziato il Papa, il Dicastero per la Cultura, Padre Enzo e Sant’Egidio per la fiducia riposta nella cooperativa, che da sempre è impegnata nell’assistenza e nell’educazione dei minori: “Siamo felici di essere stati coinvolti e lavoriamo con grande entusiasmo alla realizzazione di questo straordinario evento voluto dal Papa, che può risvegliare le coscienze e offrire una prospettiva nuova a tutti”.
Era presente in Sala Stampa anche il fondatore della Cooperativa Auxilium Angelo Chiorazzo che, al termine, racconta: “Sarà una grande festa per decine di migliaia di bambini che verranno da tutto il Mondo, ma Papa Francesco, attraverso questa prima Giornata Mondiale, dà anche agli adulti una grande occasione, quella di pensare che è possibile un mondo migliore, dove ci sia pace, cura dell’ambiente e un vero sentimento di fraternità. Il Papa ci dice: fermiamoci ad ascoltare le domande semplici e dirette dei piccoli che chiedono pace e rispetto. E nella mia esperienza di cooperatore impegnato nel sociale ho imparato che di fronte ad un bambino che torna a sorridere ogni muro crolla”.