Si chiama Mathera ed è la nuova rivista trimestrale di storia e cultura del territorio, presentata in anteprima ai giornalisti nella sala dell’Episcopio della Curia Arcivescovile di Matera. All’incontro hanno partecipato il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e direttore responsabile della rivista Pasquale Doria e i due principali promotori di Mathera, Raffaele Paolicelli e Francesco Foschino. L’idea è di Raffaele Paolicelli, che il 4 marzo scorso ha chiesto a Francesco Foschino di trasferire su un supporto cartaceo tutte quelle informazioni che riguardano il nostro territorio con metodo scientifico. Per realizzare questo progetto editoriale è nata quindi l’ associazione Antros. La redazione è composta da 25 persone ma è aperta ovviamente ai contributi di tutti coloro che vorranno contribuire ai prossimi numeri di questa rivista che sarà disponibile in edicole ogni tre mesi. “Mathera”, la rivista di storia e cultura del territorio sarà presentata al pubblico domenica 24 settembre 2017, alle 18:30, nella sede dell’ex Ospedale di San Rocco. In quella occasione sarà possibile acquistare il primo numero o abbonarsi alla rivista “Mathera”.
Raffaele Paolicelli svela come è nata l’idea di questa rivista: “Ho proposto questo progetto a Francesco Foscino il 4 marzo scorso e lui è stato subito entusiasta. Ci siamo messi al lavoro e in sei mesi siamo riusciti a pubblicare il primo numero. E’ una rivista di studio e di storia del territorio che nasce dalla necessità di fornire un canale non solo alle guide turistiche ma a coloro che sono appassionati della storia di Matera e del nostro patrimonio culturale. Nel 2013 abbiamo scoperto insieme ad Angelo Fontana la chiesa rupestre di San Pietro de Morrone nella Civita e nel 2014, sempre nella Civita, un’altra chiesa rupestre che probabilmente è dedicata ai Santi Medici, Cosma e Damiano. Con l’associazione culturale Antros abbiamo deciso di mettere su carta tutti i contributi che sono arrivati in questi anni sul web e l’obiettivo è quello di proseguire su questa strada. L’80% dei contenuti saranno dedicati a Matera ma naturalmente guardiamo con interesse anche ai siti della vicina Puglia, perchè non ci sono confini tra noi e il territorio limitofo pugliese”.
“Ho pensato di chiamare questa rivista Mathera – ha spiegato Foschino – perchè si pensa che la città dei Sassi sia stata fondata dai coloni greci in arrivo da Metaponto ed Heraclea, l’antico nome di Policoro. Unendo parte dei nomi di queste due città sarebbe nata quindi Mathera, nome riportato anche in questa sala degli Stemmi e utilizzato da nobili per tantissimi anni proprio per richiamare l’origine magno-greca di Matera. E’ una leggenda ma è chiaro che questo nome per la rivista richiama la curiosità della ricerca storica. Perchè – è doveroso sottolinearlo – la ricerca scientifica è sempre in movimento”.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari di questo nuovo progetto editoriale
PRESENTAZIONE DI MATHERA, TRIMESTRALE DI STORIA E CULTURA DEL TERRITORIO
L’Associazione culturale Antros presenta il trimestrale di storia e cultura del territorio “Mathera”. Si tratta di una pubblicazione che privilegia materiale inedito sui temi di storia, arte, archeologia, antropologia, geografia e cultura nel senso più ampio del termine. Saggi, rubriche e articoli sono redatti con metodo scientifico e con voluto spirito divulgativo.
Il territorio di riferimento corrisponde alle regioni Basilicata e Puglia con un occhio privilegiato su Matera. Sono 25 i collaboratori che volontariamente contribuiscono alla redazione dei testi, alla loro impaginazione e alla realizzazione e scelta delle fotografie. Tutti sono accomunati da una esplicita passione per le vicende del territorio, inteso nel tempo e nello spazio che lo caratterizzano
Convinzione comune della redazione è che, da noi, i territori di una sedimentazione dai tempi lunghi non sono antitetici a quelli della quotidianità. Sono solo la loro naturale prosecuzione. Per queste ragioni, diciamo che in qualche modo Matera – perché è da qui che partiamo – così come tutto ciò che la circonda, è paragonabile a una sorta di enorme lascito costituito da molteplici materiali che il tempo ha lentamente sedimentato. Ma non è una vicenda immobile quella che ci interessa, meglio precisarlo.
In questo senso, l’obiettivo che si vuole perseguire fin dal primo momento è duplice. S’intende alimentare una maggiore e sana e consapevolezza e nutrire le radici comuni di una realtà che ha già subito notevoli e spesso distruttivi mutamenti, dolorose cancellazioni della memoria collettiva. E’ un’esigenza che sottolinea non tanto la mancanza di consapevolezza, quanto la inadeguatezza degli strumenti non sempre disponibili e non alla portata di tutti.
Il secondo obiettivo si propone quale alternativa a forme di cristallizzazione d’identità regressive e di andare sempre oltre la fissità dello sguardo nel passato. Il discorso vale soprattutto quando questo sguardo viene distolto dall’opportunità di misurarsi con il presente proiettato nel futuro. Due pilastri e una tensione civile senza cui questo sforzo editoriale sicuramente non avrebbe preso forma.
A livello d’informazioni pratiche, bisogna aggiungere che Mathera esce ogni tre mesi, per un totale di quattro numeri in un anno. Si è scelto di effettuare le uscite in corrispondenza delle date dei solstizi ed equinozi, pertanto il 21 settembre, 21 dicembre, 21 marzo e 21 giugno. Si troverà in vendita nelle librerie ed edicole selezionate di Puglia e Basilicata.
Dopo un anno dalla pubblicazione cartacea, tutti gli articoli pubblicati saranno disponibili online. Per un anno saranno esclusivamente disponibili in forma cartacea.
Aspetto fondamentale, Mathera non ha avuto e non ha alcun tipo di contributo pubblico, neanche in via indiretta. Le fonti di sostentamento sono rappresentate esclusivamente dagli sponsor, dagli abbonati e dalle vendite delle copie singole. Ogni lettore sarà il nostro finanziatore più necessario e ci confermerà la bontà della rivista acquistandola. È ai lettori che dedichiamo tutti i nostri sforzi.
La foto della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)